L’INPS ufficializza e spiega l’importante novità riguardante la domanda per l’accesso al bonus asilo nido. Una misura ormai consolidata da diversi anni. Il contributo che copre la retta per la frequenza dell’asilo dei figli nei primi 36 mesi di vita, quindi da 0 a 3 anni.
L’importo del beneficio varia in funzione dell’ISEE minorenne. Ma non solo. Bisogna guardare anche alla data di nascita del bambino.
Bonus asilo nido: importi per fascia ISEE
Andando nel dettaglio dell’importo spettante per il bonus asilo nido, le attuali regole prevedono che occorre distinguere a seconda che il bambino sia nato prima o dopo il 1° gennaio 2024.
In dettaglio, se trattasi di figli nati prima del 1° gennaio 2024, il bonus è pari a:
- 3.000 euro (con 10 rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro), in caso di ISEE minorenne fino a 25.000,99 euro;
- 2.500 euro (con 10 rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) laddove l’ISEE risulti compreso tra 25.001 e 40.000 euro;
- 1.500 euro (con 10 rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) in assenza di ISEE o con un ISEE minorenni difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.
Se, invece, il figlio è nato dal 1° gennaio 2024, il bonus nido è pari a:
- 3.600 euro (ossia, 10 rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), in caso di ISEE fino a 40.000 euro;
- 1.500 euro (ossia, 10 rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro), in assenza di ISEE o con un ISEE minorenni difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.
Dalla domanda annuale alla domanda triennale
Per ottenete il bonus asilo nido, il genitore deve fare domanda all’INPS (telematica) anche tramite patronato.
Una domanda da ripetere ogni anno. E qui entra in gioco la novità. Secondo quanto previsto dall’art. 6-bis, comma 2, del DL n. 95/2025, le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2026 produrranno effetti per l’anno solare di riferimento e per gli anni successivi fino al mese di agosto dell’anno del compimento dei 3 anni di età del bambino, fermo restando la permanenza degli altri requisiti.
Pertanto, ad esempio, per una domanda presentata nel 2026, con riferimento ad un bambino di 1 anno di età, questa produrrà effetti per il 2026, 2027 e 2028 (al massimo fino al mese di agosto). Nel Messaggio sulla novità del bonus nido (Messaggio n. 123/2025) l’INPS spiega comunque che, anche se non va ripetuta la domanda, negli anni solari successivi a quello di presentazione della richiesta, il richiedente deve accedere al servizio per prenotare le risorse finanziarie relative al nuovo anno.
Prenotazione annuale delle risorse per non perdere il bonus asilo nido
Nonostante la domanda non debba più essere ripetuta, dunque, resta un passaggio obbligatorio: ogni anno, il genitore dovrà comunque accedere al servizio INPS per prenotare i fondi destinati al nuovo periodo. Questo passaggio è fondamentale perché consente all’Istituto di gestire correttamente la distribuzione delle risorse disponibili.
Di fatto, quindi, la richiesta diventa pluriennale, ma il beneficiario deve confermare annualmente l’utilizzo delle somme. È un meccanismo che bilancia semplificazione e controllo, garantendo da un lato meno incombenze burocratiche, dall’altro una gestione più ordinata dei fondi pubblici.
Riassumendo
- L’INPS aggiorna le regole per il bonus asilo nido, 0-3 anni.
- Importo variabile in base all’ISEE e alla data di nascita del figlio.
- Nati prima del 1° gennaio 2024: bonus da 1.500 a 3.000 euro.
- Nati dal 1° gennaio 2024: bonus da 1.500 a 3.600 euro.
- Dal 2026, la domanda ha effetto pluriennale fino ai 3 anni del bambino.
- Ogni anno serve prenotare le risorse per confermare il beneficio.