Arrivano notizie contrastanti sulla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, che sarà denominata quinquies perché rappresenta la quinta versione della misura.
Da un lato, si sottolinea la bontà di un provvedimento che, al contrario delle precedenti edizioni, risulterebbe più vantaggioso: correttivo delle storture passate, garantirebbe i consueti sconti ma con maggiore flessibilità.
Dall’altro lato, però, emergono indiscrezioni secondo cui la platea dei beneficiari potrebbe essere limitata. Sarebbe la prima volta che una sanatoria di questo tipo non si applicherebbe indistintamente a tutti i contribuenti indebitati, ma solo a una parte di essi.
Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, non sarà per tutti
Un recente incontro tra due figure di spicco della Lega – il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti – ha messo in luce le intenzioni del partito riguardo alla nuova rottamazione quinquies.
Il piano prevede una sanatoria delle cartelle che eliminerebbe interessi, sanzioni e diritti di riscossione, concedendo ai contribuenti più tempo e rate più leggere. La proposta parla infatti di 120 rate mensili in 10 anni, tutte uguali e senza interessi, senza maxi anticipi (come invece avvenuto con la rottamazione quater, che prevedeva 2 maxi rate iniziali pari al 20% del debito in soli 30 giorni).
Inoltre, la nuova misura permetterebbe di saltare fino a 8 rate senza perdere il beneficio. Un cambiamento radicale se confrontato con la rottamazione quater, che prevedeva appena 18 rate trimestrali e la decadenza immediata in caso di mancato pagamento della prima scadenza.
Le novità della nuova rottamazione quinquies rispetto alle precedenti
La rottamazione quinquies si prospetta più favorevole della quater: rate più lunghe, più flessibili e senza interessi.
Tuttavia, emergono resistenze da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Le critiche riguardano due aspetti principali:
- il rischio che la misura venga percepita come un favore ai grandi evasori;
- l’impatto sui conti pubblici, poiché lo Stato dovrebbe rinunciare a crediti iscritti a bilancio, sebbene in gran parte di difficile riscossione.
Si cercano soluzioni per rendere selettiva la sanatoria
Una delle ipotesi in campo è quella di rendere la misura selettiva, escludendo alcune categorie di contribuenti.
Il viceministro all’Economia Maurizio Leo (FdI), ad esempio, ha proposto di escludere i recidivi. Ovvero coloro che hanno già aderito a precedenti rottamazioni ma sono decaduti dal beneficio per mancato pagamento delle rate.
Un’altra ipotesi, sostenuta da Forza Italia, riguarda l’esclusione dei contribuenti con cartelle di importo inferiore a 1.000 euro. Per questi soggetti si immagina una soluzione alternativa: meno rate, oppure un saldo e stralcio in un’unica soluzione, con pagamento immediato e scontato.