Il 31 luglio 2025 scade il termine per il pagamento della prima rata dovuta da coloro che sono stati riammessi alla definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (c.d. rottamazione-quater).
La legge prevede una tolleranza di 5 giorni, per cui il pagamento sarà considerato tempestivo fino al 5 agosto 2025.
Il pagamento della prima rata, oltre a costituire il presupposto indispensabile per mantenere i benefici della rottamazione, produce effetti immediati e favorevoli anche sotto il profilo esecutivo, come la sospensione di fermi amministrativi o l’estinzione di procedure esecutive già avviate. Ma andiamo con ordine.
La riammissione alla rottamazione-quater
La riapertura dei termini per l’adesione alla rottamazione‑quater è stata prevista dall’articolo 3‑bis del DL 202/2024, convertito nella Legge 15/2025.
Potevano richiederla soltanto i contribuenti che:
- avevano già presentato domanda originaria entro il 30 giugno 2023 (30 settembre per i residenti dei territori alluvionati);
- sono decaduti entro il 31 dicembre 2024 per mancato, ritardato (oltre i 5 giorni di tolleranza) o insufficiente pagamento delle rate.
La domanda di riammissione doveva essere presentata entro il 30 aprile 2025, e AdER ha inviato entro il 30 giugno 2025 la “Comunicazione delle somme dovute”, contenente il piano di pagamento aggiornato.
Scadenze principali:
- prima (o unica) rata 31 luglio 2025 (con tolleranza di 5 giorni, quindi fino al 5 agosto).
Rate successive degli anni 2026 e 2027 (se scelta rateizzazione fino a 10 rate):
- 30 novembre 2025;
- 28 febbraio;
- 31 maggio;
- 31 luglio;
- 30 novembre.
Il mancato pagamento anche solo di una rata o un versamento effettuato con ritardo superiore a 5 giorni comporta la decadenza automatica dai benefici della definizione: le somme versate restano acconti, e il debito torna interamente esigibile con sanzioni e interessi ordinari
Riammissione rottamazione-quater. I vantaggi dopo il pagamento della prima rata
Il versamento della prima rata non è solo un obbligo sostanziale per conservare l’accesso alla rottamazione, ma attiva anche una serie di effetti giuridici e pratici immediati.
Soprattutto sul fronte delle azioni esecutive e cautelari avviate dall’ente di riscossione.
Estinzione delle procedure esecutive avviate da ADER
Il pagamento della prima rata della riammissione alla pace fiscale comporta, infatti, l’estinzione automatica delle procedure esecutive già avviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, comprese quelle di pignoramento presso terzi.
Le somme eventualmente bloccate presso banche, datori di lavoro o altri soggetti terzi, purché non ancora assegnate al creditore, vengono svincolate e ritornano nella disponibilità del contribuente (cfr. risposta ADE n. 128/2020).
Stop alle esecuzioni dirette
In aggiunta, con il pagamento della prima (o unica) rata si blocca la prosecuzione di qualsiasi procedura esecutiva diretta avviata da ADER, che si estingue di diritto, salvo che non sia già intervenuto un primo incanto con esito positivo. Anche questo effetto è automatico e non richiede ulteriori adempimenti da parte del contribuente.
Eccezioni: esecuzioni promosse da terzi
Va chiarito, però, che la rottamazione non ha effetto sulle esecuzioni promosse da altri creditori privati, anche se all’interno di tali procedure è intervenuta l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In questi casi, la definizione agevolata non determina l’estinzione della procedura, come precisato nella risposta ADE n.
266/2020.
Fermi amministrativi e procedure immobiliari
Altro effetto importante è la sospensione dei fermi amministrativi già in essere: il contribuente può quindi tornare a utilizzare la propria auto o moto. Il fermo amministrativo sarà cancellato con il pagamento di tutte le rate della sanatoria.
Conclusione
Il 31 luglio (con tolleranza fino al 5 agosto) rappresenta una scadenza decisiva per i contribuenti riammessi alla rottamazione-quater.
Il pagamento puntuale della prima rata non solo consente di mantenere i benefici fiscali della definizione agevolata, ma garantisce anche l’estinzione di molte azioni esecutive in corso, con un impatto immediato sulla situazione patrimoniale del contribuente.
In tal modo abbiamo chiarito cosa succede dopo l’adesione alla rottamazione.
Riassumendo
- Scadenza della prima rata: I contribuenti riammessi alla rottamazione-quater devono pagare la prima (o unica) rata entro il 31 luglio 2025, con una tolleranza di 5 giorni fino al 5 agosto 2025.
- Base normativa: La riammissione è prevista dall’art. 3-bis del DL 202/2024, convertito nella Legge 15/2025, e riguarda chi è decaduto per inadempienza entro il 31 dicembre 2024.
- Decadenza per ritardo o omesso pagamento: Il mancato versamento della prima rata o il pagamento oltre la tolleranza comporta la perdita definitiva dei benefici fiscali della rottamazione.
- Effetti immediati del pagamento: Il versamento estingue le procedure esecutive già avviate da AdER, comprese quelle di pignoramento presso terzi, e sospende fermi amministrativi eventualmente in essere.
- Limiti oggettivi: La rottamazione non produce effetti sulle esecuzioni avviate da creditori terzi e non annulla misure già concluse, come le aste con esito positivo o l’assegnazione di somme pignorate.