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Oggi: 05 Dic, 2025

Nuova rottamazione cartelle: zero interessi sulle rate e 8 mesi di prolungamento per pagare

Cambia ancora il progetto sulla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, ecco come in base alle esternazioni di Claudio Durigon.
4 mesi fa
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Foto © Pixabay

Il piano per la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali si arricchisce di nuovi sviluppi. La proposta di legge presentata dalla Lega, depositata ormai da mesi in Senato, potrebbe diventare realtà attraverso il consueto iter: l’inserimento nel collegato alla Legge di Bilancio, ovvero nel cosiddetto Decreto Fiscale, il provvedimento che di norma reca il titolo “Misure urgenti in materia economica e fiscale”. Si tratta del contenitore normativo che, a ogni manovra finanziaria, affronta proprio queste tematiche.

La rottamazione quinquies potrebbe dunque nascere ufficialmente nell’ambito della prossima manovra di bilancio. La quinta versione della rottamazione delle cartelle, già nella proposta attuale, si presenta sensibilmente diversa rispetto alle precedenti.

Sono previsti maggiori vantaggi per i contribuenti, anche per correggere quelle rigidità che, in passato, hanno limitato il successo delle sanatorie, con risultati in termini di adesioni e incassi statali inferiori alle aspettative.

Ora, grazie alle dichiarazioni di un noto esponente del governo e della Lega, Claudio Durigon, emergono ulteriori dettagli sul progetto, che si preannuncia ancora più vantaggioso per i cittadini.

Come si è arrivati alla proposta di nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali

Perché la rottamazione quinquies è stata ideata in modo così diverso rispetto alle precedenti versioni? Le criticità delle vecchie sanatorie sono state numerose.

La maggior parte delle precedenti rottamazioni delle cartelle si è infatti rivelata un vero e proprio flop: poche adesioni da parte dei contribuenti potenzialmente interessati e, tra coloro che hanno aderito, molti hanno abbandonato il percorso dopo una o più rate versate, oppure non hanno mai iniziato i pagamenti.

Ma perché è accaduto tutto questo? Le motivazioni sono da ricercare in un meccanismo di rateizzazione poco sostenibile: rate trimestrali, interessi di dilazione elevati, maxi rate iniziali e soprattutto la decadenza immediata in caso di una sola rata non pagata, come avvenuto con la rottamazione quater.

Nonostante le precedenti rottamazioni prevedessero importanti sconti su sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e diritti di riscossione, il bilancio finale è stato deludente. Da qui nasce la necessità di una rottamazione quinquies strutturata su nuovi principi:

  • piani di pagamento più lunghi (anche se su base mensile);
  • eliminazione delle maxi rate iniziali;
  • riduzione dell’importo complessivo dovuto, calcolato al netto di sanzioni, interessi e aggi;
  • maggiore flessibilità nei termini di decadenza.

Ecco le indiscrezioni sulla nuova sanatoria delle cartelle esattoriali

La rottamazione quinquies, secondo quanto previsto dalla proposta attualmente depositata a Palazzo Madama, prevede un piano di rateizzazione in 120 mesi, pari a 10 anni di pagamenti mensili. Tutte le rate saranno di pari importo, senza maxi rate iniziali, come già sottolineato.

Gli interessi di dilazione verranno calcolati al tasso legale vigente e la decadenza scatterà solo in caso di otto rate saltate, anche non consecutive. Si tratta di un cambiamento radicale rispetto alla rottamazione quater, dove bastava una sola rata non pagata per perdere tutti i benefici. Inoltre, le rate erano trimestrali, con un massimo di 18 e due maxi rate iniziali pari al 20% dell’intero debito.

A questa impostazione si aggiunge oggi un’ulteriore novità, come dichiarato da Claudio Durigon, vicesegretario della Lega e sottosegretario al Ministero del Lavoro, durante la XVI edizione di Ponza d’Autore. Durigon ha confermato la ferma volontà del governo di procedere con la rottamazione quinquies, introducendo un’ulteriore misura favorevole:

  • azzeramento totale degli interessi, non solo quelli da ritardata iscrizione a ruolo, ma anche quelli di dilazione;
  • possibilità di saltare fino a 8 rate su 120 senza decadere dai benefici della sanatoria.

Si tratta di una vera e propria svolta normativa, che mira a rendere finalmente efficace e accessibile uno strumento finora fallace. E che potrebbe favorire una maggiore adesione da parte dei contribuenti.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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