La legge di bilancio 2025 ha ritoccato il c.d. bonus Maroni, ossia l’incentivo per coloro che, nonostante raggiunti i requisiti per il pensionamento, decidono di restare al lavoro. Anzi, il beneficio è ribattezzato con la denominazione “bonus Giorgetti” (l’attuale Ministre del MEF).
La versione della manovra 2025 è sostanzialmente identica alla precedente, ma ne sono estesi i potenziali beneficiari. Inoltre, si è intervenuti anche sull’aspetto fiscale del bonus.
Bonus Giorgetti: più beneficiari rispetto al bonus Maroni
Per il 2024, il bonus Maroni (ora Giorgetti) era legato solo a Quota 103. Ossia al pensionamento anticipato per coloro che raggiungono 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Per la versione 2025, il beneficio non vale solo per chi raggiunge i requisiti per Quota 103, ma anche per coloro che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, ossia:
- 42 anni e 10 mesi di contributi, per gli uomini;
- 41 anni e 10 mesi di contributi, per le donne.
Come funziona
Il beneficio si concretizza nel fatto che, chi decide di non andare in pensione nonostante i requisiti per l’anticipata (Quota 103 o anticipata ordinaria), vedrà premiarsi in busta paga. La quota di contributi previdenziale IVS a carico del lavoratore non sarà trattenuta dal datore di lavoro ma resterà in busta paga. Ciò, si traduce in un cedolino paga più elevato. Il datore di lavoro, invece, continuerà a versare solo la quota a suo carico dei contributi IVS dovuti per il lavoratore.
Il bonus Giorgetti resta una facoltà. Il lavoratore può decidere di rimanere al lavoro e non optare per il beneficio.
Quale potrebbe essere la motivazione di questa scelta? Scegliendo il bonus, il montante contributivo del lavoratore si riduce.
Il che si traduce nella possibilità di un futuro assegno mensile di pensione più basso.
Ad ogni modo, chi vuole optare per l’applicazione del beneficio deve fare apposita domanda all’INPS. Tutte le istruzioni sul bonus Giorgetti sono nella Circolare INPS n. 102/2025.
Bonus Giorgetti: quando sarà pagato nel 2025
Altra differenza rispetto all’edizione bonus Maroni, il bonus Giorgetti è esentasse. In pratica la quota di contributi IVS che resta in busta paga non concorre a formare il reddito imponibile del lavoratore ai fini IRPEF.
Quando arriverà il primo pagamento del beneficio in busta paga per chi fa domanda?
Se le previsioni troveranno conferma, il primo pagamento dovrebbe avvenire dal cedolino di settembre 2025 per i lavoratori del settore privato. Ovvero dal cedolino pensione di novembre per i dipendenti del settore pubblico.
Secondo stime, a beneficiare del bonus Giorgetti nel 2025 dovrebbero essere circa 7.000 persone. Un numero che non sarebbe elevatissimo.
Riassumendo
- Il bonus Maroni è ribattezzato in bonus Giorgetti.
- La versione 2025 è legata sia a Quota 103 sia alla pensione anticipata ordinaria.
- Il beneficio consiste in un aumento della busta paga per chi nonostante i requisiti per la pensione (Quota 103 o anticipata ordinaria) decide di continuare a lavorare.
- Il bonus Giorgetti, a differenza del bonus Maroni, è esentasse.
- Per chi lo sceglie dovrebbe arrivare dal cedolino paga di settembre (per i dipendenti privati) ovvero dal cedolino paga di novembre (per i dipendenti pubblici).
