Con la recente pubblicazione della Circolare n. 105 del 27 giugno 2025, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha illustrato in dettaglio le istruzioni utili per la corretta compilazione del Quadro RR del modello “Redditi 2025-PF”. Tale quadro è riservato ai contribuenti soggetti agli obblighi previdenziali derivanti dall’iscrizione alle Gestioni speciali degli artigiani, dei commercianti, nonché alla Gestione separata. Il documento è riferito ai contributi relativi al periodo d’imposta 2024 e include anche le disposizioni per il calcolo degli acconti dovuti per l’anno successivo.
Contributi INPS: il quadro RR del modello dichiarativo
Il Quadro RR rappresenta una sezione fondamentale della dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi obbligati al versamento dei contributi previdenziali in misura fissa e variabile, in base alla tipologia di attività esercitata.
Le istruzioni INPS si rivolgono dunque a:
- Artigiani e commercianti iscritti alle rispettive Gestioni speciali;
- Professionisti privi di una cassa previdenziale autonoma, soggetti alla Gestione separata INPS.
La circolare mira a fornire un supporto tecnico nella determinazione corretta delle basi imponibili e degli importi dovuti, nonché a integrare le nuove disposizioni normative legate al regime del concordato preventivo biennale (CPB).
La base imponibile per il calcolo dei contributi
Uno dei punti centrali affrontati dall’INPS riguarda la definizione della base imponibile, elemento chiave per determinare l’ammontare dei contributi previdenziali da versare. Per gli iscritti alle Gestioni speciali (artigiani e commercianti), la base imponibile si ottiene considerando il reddito d’impresa conseguito nell’anno di riferimento, al netto delle eventuali perdite pregresse e tenendo conto delle deduzioni spettanti per legge.
Nel caso della Gestione separata, invece, la base imponibile si calcola sul reddito derivante da lavoro autonomo professionale, al netto delle spese documentate, come previsto dalla normativa fiscale vigente.
La circolare sottolinea inoltre che, per tutti i soggetti interessati, i contributi dovuti includono una quota fissa annuale (per artigiani e commercianti) e una quota variabile calcolata sull’eccedenza rispetto al minimale di reddito stabilito annualmente.
Implicazioni del concordato preventivo biennale
Particolare attenzione è riservata a chi ha aderito al meccanismo del concordato preventivo biennale, introdotto per stabilizzare il reddito imponibile su base predefinita. L’INPS chiarisce che il reddito concordato fiscalmente è valido anche per il calcolo dei contributi previdenziali, costituendo dunque la base imponibile di riferimento, salvo specifica rinuncia.
Ciò significa che i soggetti aderenti al CPB non devono effettuare ulteriori verifiche o ricalcoli sulla base del reddito effettivo, a meno che questo non risulti più elevato rispetto a quello concordato. In tal caso, è facoltà del contribuente versare i contributi sulla base del reddito reale, con l’obiettivo di migliorare la propria posizione assicurativa e pensionistica.
Opzione per il versamento contributi INPS su base effettiva
Un punto di rilievo della Circolare INPS riguarda la possibilità di optare per la contribuzione basata sul reddito effettivo, qualora questo superi quello concordato. Tale opzione risponde a logiche previdenziali e consente al contribuente di migliorare l’anzianità contributiva e l’importo della pensione futura.
L’INPS specifica che la scelta deve essere coerente con le finalità dichiarative e che non è automatica: il contribuente deve esercitarla esplicitamente al momento della presentazione del modello Redditi. Questo aspetto assume particolare rilevanza per i professionisti e gli autonomi che registrano andamenti reddituali superiori alle medie previste dal concordato.
Acconti per l’anno d’imposta successivo
Oltre ai contributi dovuti per il 2024, il modello Redditi 2025 prevede anche il calcolo degli acconti relativi al 2025. Questi vengono stimati sulla base dell’imponibile dell’anno precedente, salvo diversa opzione del contribuente in presenza di redditi presunti inferiori.
L’INPS invita i contribuenti a prestare particolare attenzione a questo aspetto. Ciò in quanto l’omesso o insufficiente versamento degli acconti può comportare l’applicazione di sanzioni e interessi.
Riassumendo
- L’INPS fornisce istruzioni per compilare il Quadro RR del modello Redditi 2025.
- La base imponibile varia tra artigiani, commercianti e professionisti in Gestione separata.
- Il reddito concordato nel CPB vale anche per calcolare i contributi previdenziali.
- Si può scegliere di versare contributi sul reddito effettivo se più elevato.
- La compilazione del Quadro RR richiede attenzione a reddito, acconti e aliquote applicabili.
- Gli acconti 2025 vanno calcolati sull’imponibile 2024, salvo opzione diversa.