La soglia minima di contributi che un contribuente deve aver maturato per poter lasciare il lavoro è fissata a 20 anni. Tanti, per esempio, sono i contributi richiesti per la pensione di vecchiaia. E tanti sono anche quelli necessari per accedere alla pensione anticipata contributiva.
In generale, però, le possibilità di andare in pensione aumentano con carriere che superano i 30 anni di versamenti. Trenta anni di contributi, infatti, possiamo dire che non sono tantissimi, ma nemmeno pochissimi. Rappresentano comunque una carriera che oggi non tutti i contribuenti riescono a maturare, soprattutto a causa delle problematiche che caratterizzano il mondo del lavoro attuale.
Instabilità occupazionale, contratti discontinui e retribuzioni non sempre adeguate rendono difficile costruire un percorso lavorativo lungo, continuativo e tale da garantire una contribuzione valida ai fini pensionistici.
Eppure, oltre alle misure già citate, esistono anche possibilità di pensionamento anticipato per chi ha carriere inferiori ai 20 anni di contributi.
Pensioni con meno di 30 anni di contributi? Sono solo 3 le vie, e due sono di pensione anticipata
Per accedere alla pensione di vecchiaia bastano 20 anni di contributi versati, ma con alcune precisazioni. Se il lavoratore ha la sua prima iscrizione alla previdenza in data successiva al 31 dicembre 1995, è necessario che l’importo della pensione sia almeno pari all’assegno sociale. In questo caso, a 67 anni è possibile andare in pensione anche con una carriera contributiva inferiore ai 30 anni.
Una carriera sotto i 30 anni può essere sufficiente anche per accedere, sempre come contributivi puri, alla pensione anticipata a 64 anni. Si tratta della cosiddetta pensione anticipata contributiva, che richiede almeno 64 anni di età e almeno 20 anni di versamenti.
Tuttavia, non basta: è necessario che l’importo del trattamento pensionistico sia pari almeno a 3 volte l’assegno sociale per gli uomini e per le donne che non hanno mai avuto figli.
Per le donne che hanno avuto un figlio, la soglia si abbassa a 2,8 volte l’assegno sociale, mentre per chi ha avuto due o più figli il requisito scende ulteriormente a 2,6 volte l’assegno sociale.
Uscita anticipata? Poche speranze per chi ha meno di 30 anni di versamenti
Con 20 anni di contributi è possibile accedere anche alla pensione riservata agli invalidi specifici, ossia a coloro che sono stati riconosciuti invalidi per il lavoro svolto. In questo caso, possono andare in pensione a 56 anni le donne e a 61 anni gli uomini.
In sintesi, sono quindi tre le strade che permettono a chi ha meno di 30 anni di contributi di accedere comunque alla pensione. Tuttavia, solo in due di questi casi si può parlare di vera e propria pensione anticipata. Mentre nel primo caso si tratta della pensione di vecchiaia ordinaria, accessibile a tutti i contribuenti che rispettano i requisiti richiesti.