Ecco a cosa servono le clausole di “lock-up” sulle azioni Vi sarà capitato di sentire parlare di clausola o accordo di “lock-up”, relativo al titolo emesso da una società in fase di IPO o quotazione in borsa. Vediamo di cosa si tratta. Quando ci si quota in borsa, parte del capitale azionario deve essere offerto dalla società agli investitori istituzionali e/o al pubblico indistinto. Una volta cedute, le azioni possono essere liberamente negoziate dai possessori con altri potenziali acquirenti.

Sulla base dell’ordinario meccanismo della domanda e dell’offerta, si avrà la formazione del prezzo. Per evitare oscillazioni anche repentine e specialmente una possibile caduta del valore di un titolo nelle settimane successive alla quotazione in borsa, i dirigenti possono impegnarsi a non emettere nuove azioni per un periodo prestabilito, mentre alcuni azionisti si vincolano a non cedere sul mercato almeno parte del loro pacchetto azionario.

Lock-up azioni, a cosa serve

In questo modo, il mercato può stare relativamente sereno sul fatto che per la prima fase successiva all’IPO, il prezzo del titolo non dovrebbe precipitare, perché non dovrebbe registrarsi un boom dell’offerta. Il “lock-up” è generalmente un impegno nato su basi volontarie, frutto della volontà egli stessi azionisti e manager di non vendere in tutto o in parte le azioni in loro possesso per un certo periodo di tempo. Tale clausola diventa, invece, obbligatoria, quando a richiederlo è Borsa Italiana, con riferimento alle società in attività per meno di 3 esercizi e relativamente alle azioni acquistate nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda. In questo caso, gli azionisti e/o i manager si vincolano a non cedere, offrire o costituire in pegno un quantitativo non inferiore all’80% del pacchetto di titoli ordinari posseduti e per un periodo di almeno un anno dalla data della quotazione.

     

Prezzo azioni sensibile a tali clausole

Poiché il “lock-up” influisce sui prezzi, è necessario che la società inserisca tale clausola nel prospetto informativo per comunicarla ai potenziali acquirenti. Quando esso è volontario, generalmente ha una durata variabile dai 3 ai 6 mesi, non certamente per periodi lunghi, anche se non è escluso che accada. Dunque, quando leggete nel prospetto informativo che le azioni sono vincolate a una clausola di “lock-up”, si tratta di un aspetto positivo per chi compra, perché potrà confidare su un’offerta di azioni limitate per il periodo di durata del vincolo, a sostegno dei prezzi. Per contro, potrebbe accadere che dopo la scadenza di tali clausole, le quotazioni del titolo subiscano un temporaneo tonfo, qualora i soci vincolati si precipitino immediatamente a sbarazzarsi delle azioni detenute.