Si può risparmiare sui costi dei medicinali da banco? Purtroppo recenti statistiche dimostrano che la crisi economica ha spinto a rinunciare alle cure adeguate. Tra farmaci generici, farmacie online e parafarmacie in realtà le alternative non mancano. Ma è bene fare chiarezza e prestare sempre attenzione.

Tonino Aceti, coordinatore nazionale di Cittadinanza Attiva, ha confermato che, per difficoltà economiche, il 9,5% degli italiani arriva perfino a rinunciare alle cure mediche necessarie.

Farmaci generici: le alternative low cost alle medicine

Con i farmaci generici, detti anche equivalenti, secondo le associazioni dei consumatori si risparmia fino al 50%: la composizione e il principio attivo restano identici rispetto a quelli di marca più conosciuti ma il prezzo scende.

A brevetto scaduto infatti la formulazione diviene di pubblico dominio e questo permette alle case farmaceutiche di proporre alternative più economiche. Così in farmacia troviamo Nimesulide o il Sulidamor per alleviare i dolori piuttosto dell’Aulin, il Paracetamolo invece della Tachipirina, l’Omeprazolo come sostituto dell’Omeprazen per alcuni disturbi gastrici etc. Ma come sapere se di un farmaco esiste un generico? In realtà il farmacista è tenuto a farlo presente.

Parafarmacie e farmaci nei supermercati: si risparmia?

L’effetto maggiore della liberalizzazione dei farmaci da banco, tutto ciò che la farmacia può vendere senza la richiesta di ricetta medica, può essere comprato anche nelle parafarmacie e nei supermercati. Il più venduto in assoluto in questa categoria di farmaci è la Tachipirina (solo nel 2015 ne sono state acquistate 2 milioni e 550 mila di confezioni da 500mg), seguita da Rinazina (spray nasale), l’Enterogermina, il Moment e il Maalox. In questi punti vendita i prezzi sono in media il 25/30 % più bassi. Per questo motivo le associazioni di consumatori hanno chiesto di aprire questi canali di vendita anche ai farmaci di fascia C, proposta però non vista di buon occhio da Federfarma e farmacisti.

Farmaci online: sono sicuri?

Un’altra grande percentuale di pazienti acquista farmaci da banco su internet, soprattutto antinfiammatori e antidolorifici. Per riconoscere i siti autorizzati dal Ministero della Salute bisogna verificare il logo. E’ bene ribadire che per i farmaci con obbligo di ricetta medica la vendita su Internet rimane illegale.