La Spagna ha collocato sul mercato un titolo di stato a 50 anni. Seguendo le orme del Belgio che recentemente ha prezzato con successo titoli di questa lunghezza temporale, anche Madrid ha deciso di rifinanziarsi con una emissione a scadenza 2066. Sulla stessa via c’è anche l’Italia che ha allo studio un bond a 50 anni, ma per ora nulla è ancora stato pianificato dal Tesoro. L’interesse per le emissioni di lunghissimo periodo scaturisce principalmente dai fondi pensione e dai fondi assicurativi, alla caccia di rendimenti superiori allo zero e al contempo di avere in portafoglio titoli “investment grade”.

La Spagna gode infatti di rating BBB+ per Standard & Poo’rs e Fitch e Baa2 da parte di Moody’s.  

Obbligazioni Spagna tasso fisso 3,45% 2066

  Il titolo di stato spagnolo è stato collocato via sindacato da un pool di banche internazionali (Barclays, BNP Paribas, CaixaBank, Citigroup, Santander e Societe Generale) ed è stato acquistato soprattutto da Regno Unito, Germania, Giappone, Stati Uniti e Francia. L’obbligazione (codice ISIN ES00000128E2) è stata prezzata a 99 per un ammontare complessivo offerto pari a 3 miliardi di euro. Il bond è stato ammesso anche alle negoziazioni sul mercato telematico Mot di Borsa Italiana per importi minimi di 1.000 euro. In attesa che prendano il via gli scambi, sul mercato grigio Otc (over the counter) l’obbligazione Spagna 3,45% 2066 è già salita a 101,50 per un rendimento a scadenza del 3,39%. Il bond spagnolo stacca una cedola a tasso fisso del 3,45% il 30 luglio di ogni anno e il rimborso è previsto in unica soluzione a scadenza nel 2066.