Il dollaro americano si sta rafforzando. Ormai è abbastanza evidente e i segnali che giungono dagli Stati Uniti non lasciano spazio a dubbi su un prossimo rialzo dei tassi d’interesse. La recente pubblicazione delle minute della Fed ha messo in luce un dibattito all’interno del Board su un rialzo dei tassi anticipato rispetto al previsto. In ogni caso, un eventuale cambiamento sulla tempistica del rialzo del costo del denaro dipenderà dalla pubblicazione dei prossimi dati. La Fed giudica i progressi già realizzati verso gli obiettivi di politica monetaria “sufficienti a richiedere un passo relativamente rapido verso la riduzione dello stimolo monetario.

In questo senso, è bene che gli investitori comincino a prendere maggiore posizione sulle obbligazioni in dollari per sfruttare.   Obbligazioni Microsoft Corporation in dollari rendono il 3%   [fumettoforumright]Fra i bond che offrono le massime garanzie di sicurezza e al contempo la possibilità di investimento con piccoli tagli, segnaliamo Microsoft. Il gigante americano dell’informatica gode del massimo grado di affidabilità (rating AAA per le agenzie internazionali) e ha un taglio minimo di negoziazione per i suoi bond che è di 2.000 dollari con multipli aggiuntivi di 1.000. Per l’investitore retail si tratta di una valida alternativa ai titoli di stato italiani in euro, oltre che di una oculata possibilità di diversificazione. L’obbligazione da un miliardo di dollari Microsoft Corp. 2.375% 2023 (US594918AT18) è acquistabile a 96,50 e offre un rendimento a scadenza di poco inferiore al 3%. Ancora più redditizio, invece, il bond trentennale da 500 milioni Microsoft Corp. 3,75% 2043 (US594918AU80) che quota 92,10 e rende il 4,25% a scadenza. Entrambe le obbligazioni staccano una cedola fissa ogni sei mesi e sono callable. Le quotazioni erano scese un anno fa – osservano gli analisti – per via dell’impatto derivante dall’acquisizione di Nokia, ma ora si stanno riprendendo e i rendimenti si stanno contraendo.   Microsoft, aumenta il fatturato ma cala l’utile nel quarto trimestre   Microsoft ha concluso il quarto trimestre 2014 con una flessione dell’utile netto del 7,1% a/a a 4,61 miliardi di dollari (0,55 usd per azione) dai 4,97 miliardi (0,59 usd per azione) di un anno fa, colpita dall’impatto dell’acquisto della divisione cellulari di Nokia.
I ricavi legati alle vendite di dispositivi mobili della società finlandese si sono attestati a 1,99 miliardi usd e la perdita operativa a 692 milioni. Il fatturato commerciale totale ha visto un incremento dell’11% a/a 13,48 miliardi di dollari. Nel complesso i ricavi sono cresciuti del 18% a/a a 23,38 miliardi, mentre il margine lordo è calato al 67,5% dal 71,8%. Gli analisti interpellati da Thomson Reuters avevano previsto un Eps di 0,6 usd e ricavi per 23 miliardi. La pubblicazione dei conti segue il recente annuncio da parte dell’amministratore delegato Satya Nadella del taglio di 18.000 posti di lavoro, pari al 14% della forza lavoro globale, entro la fine dell’anno prossimo, con l’obbiettivo di semplificare le attività e allineare alla strategia di gruppo le attivita’ della neo-acquisita Nokia Devices and Services.