Breve guida a come chiudere la partita IVA, compilando il modello AA9/11 per le ditte individuali aperte prima del 2010 o d’ufficio da parte dell’Agenzia delle entrate o tramite Comunica, il software che permette di effettuare la singola comunicazione al Registro delle Imprese, contenente e informazioni fiscali, previdenziali e assicurative che fino ad oggi dovevano essere inviate ad enti diversi con differenti modalità.

Chiudere la partita IVA Comunica

La chiusura di una partita IVA, può comportare due situazioni:

  • la cessazione totale dell’attività economica, con il mantenimento dell’iscrizione della ditta/società nel Registro delle Imprese (ad esempio quando è in atto un processo di liquidazione)
  • la cancellazione della ditta/società dal Registro delle Imprese.

Soffermandoci sulla cancellazione dal Registro delle Imprese, per la chiusura della partita IVA è necessario:

  • compilare la modulistica informatica dell’Agenzia delle Entrate per la cessazione della partita IVA e allegare la pratica nell’applicativo ComUnica;
  • compilare la modulistica informatica del Registro delle Imprese e, se necessario, quella relativa alla gestione dipendenti dell’INPS, con FedraPlus, o programmi compatibili, e allegare la pratica nell’applicativo ComUnica.

 Chiudere la partita IVA con il modello AA9

Per quelle attività individuali e autonome avviate prima del 2010 la chiusura della aprtita IVA deve avvenire presentando all’agenzia delle entrate il modello AA9/11, entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’attività con le stesse modalità previste per l’inizio attività.

Vediamo come si compila:

  • QUADRO A: va barrata la casella 3 nel caso di DICHIARAZIONE DI CESSAZIONE ATTIVITÀ e va indicato il numero di partita IVA e la data di cessazione.
  • QUADRO B: vanno indicati i “dati identificativi” (ditta, cognome, nome), “indirizzo della sede estera del soggetto non residente” (nel caso di soggetto non residente indicare l’indirizzo completo nonché la città della sede dell’impresa individuale ovvero, per i lavoratori autonomi, l’ubicazione dello studio), “numero di identificazione IVA Stato estero” (il campo deve essere in ogni caso compilato dai soggetti esteri residenti in altro Stato membro dell’Unione Europea, indicando il numero di identificazione ai fini IVA attribuito dallo Stato di appartenenza ovvero altro numero identificativo attribuito), attività esercitata e luogo di esercizio (codice attività), regimi fiscali agevolati ( a scelta tra il “regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità previsto dall’art. 27, commi 1 e 2 del D.L. 6 luglio 2011, n. 98” e il “regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo previsto dall’art. 13 della L. 23 dicembre 2000, n. 388”)
  • QUADRO C-TITOLARE: il quadro deve essere compilato soltanto nei casi in cui il rappresentante sia un soggetto diverso dal contribuente, come ad esempio nel caso in cui l’impresa sia posta in fallimento o in amministrazione controllata, oppure nel caso in cui il titolare, essendo minore, inabilitato o interdetto, sia rappresentato da altra persona, ovvero nel caso di erede, ecc.
  • QUADRO D-RAPPRESENTANTE: il quadro deve essere compilato soltanto nei casi in cui il rappresentante sia un soggetto diverso dal contribuente, come ad esempio nel caso in cui l’impresa sia posta in fallimento o in amministrazione controllata, oppure nel caso in cui il titolare, essendo minore, inabilitato o interdetto, sia rappresentato da altra persona, ovvero nel caso di erede, ecc
  • QUADRO F- LUOGHI DI CONSERVAZIONE DELLE SCRITTURE CONTABILI.
  • QUADRO G- INFORMAZIONI INERENTI LE ATTIVITÀ ESERCITATE.

  APPROFONDISCI –Chiusura partita IVA: costi e sanzioni  

Chiudere la partita IVA inattiva

L’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo (172 euro).

Il contribuente che rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle Entrate entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione.
Ai contribuenti che