L’impresa familiare è quella in cui collaborano persone che fanno parte della famiglia come abbiamo spiegato in un precedente articolo: Quando conviene aprire un’impresa familiare?   Ma come si apre un’impresa familiare? Innanzitutto se ne deve dichiarare l’esistenza davanti ad un notaio tenendo presente che durante tutto l’arco di vita dell’impresa deve persistere il rapporto di collaborazione familiare.   Da tenere a mente che divorzio ed invalidità del matrimonio sono motivi di scioglimento dell’impresa familiare mentre la separazione, anche se legale, non fa venire meno il vincolo di famiglia.

  Con l’impresa familiare l’imprenditore dichiara di volersi avvalere della collaborazione dei propri familiari nello svolgimento della propria attività. I collaboratori familiari devono svolgere la propria attività senza vincolo di subordinazione e va specificato con quante quote si partecipa ricordando che il 51% deve restare all’imprenditore. L’impresa familiare non ha bisogno di un capitale sociale e il costo dell’atto di formalizzazione è quello tipico di qualsiasi atto notarile (1200/1500 euro a cui vanno aggiunte le spese di imposta di registro di 168 euro).   La costituzione di una ditta familiare può essere costituita contestualmente all’inizio dell’attività oppure può derivare anche da una ditta individuale già esistente. Per costituire una impresa familiare si può procedere o con un atto pubblico o con una scrittura privata autenticata. In entrambi i casi vanno indicati:

  • l’attività che si esercita</li