Meglio alle fiamme che alla banca: imprenditore fallito brucia la casa pignorata impedendo così l’accesso dell’ufficiale giudiziario. Non è la prima volta che raccontiamo storie dell’Italia della disperazione, di chi arriva a gesti estremi per salvare l’ultima cosa che gli resta dopo aver perso quasi tutto. Questa volta siamo a residente a Azzano Mella, nel Bresciano. Non è solo una questione di beni materiali: quella villetta in via Bachelet conteneva i ricordi di una vita intera trascorsa insieme alla moglie, deceduta qualche anno fa.

Il fallimento della ditta era stato un colpo difficile da superare per Giuseppe: chi lo conosce racconta che vendette beni personali per riuscire a pagare gli operai, cosa che gli stava molto a cuore. Nell’incendio della casa pignorata provvidenziale è stato il tempestivo intervento del vicino che, accortosi delle fiamme, ha tirato l’uomo fuori dal seminterrato. Giuseppe, questo il nome dell’ex imprenditore protagonista di questa storia, aveva ancora in mano la tanica con il liquido infiammabile. Dopo l’incendio, ha telefonato con tono lucido alla banca e ha avvisato con fermezza: “Ecco, adesso potete venire a prendervi la casa”. Poi ha chiamato lui stesso icarabinieri: si è fatto trovare dagli agenti pronto, con il beauty e le cartelle cliniche preparate. L’ex imprenditore 68enne è stato infatti arrestato anche se ora si trova ricoverato per accertamenti ne