Val
Torniamo alla LIRA
“La maestra è troppo rigida”: e i genitori chiamano i carabinieri.
Se un tempo i genitori erano dalla parte degli insegnanti, anche di quelli più severi, adesso prendono sempre più le difese dei figli.
Come è accaduto a Bologna, dove un gruppo di papà e mamme di piccoli alunni della terza elementare di una scuola della periferia del capoluogo emiliano
ha chiamato i carabinieri per segnalare quello che loro definiscono un atteggiamento molto rigido di una maestra nei confronti dei loro figli.
I militari della stazione San Ruffillo sono intervenuti martedì in mattinata e hanno avviato indagini. In base a quanto riferisce l’agenzia Ansa,
già il giorno prima il rappresentante di classe aveva presentato al dirigente scolastico una lamentela in cui riferiva che i bambini venivano trattati malamente dall’insegnante,
con risposte ad alta voce, e che veniva loro negata ai piccoli la possibilità di andare in bagno durante le lezioni.
Martedì 27 settembre alcuni genitori sono entrati nella scuola, con una sorta di protesta, e quando i toni si sono alzati hanno chiamato il 112.
I carabinieri hanno giù iniziato a sentire alcune persone. Bisognerà vagliare i racconti dei minori per stabilire come siano andate effettivamente le cose
Se un tempo i genitori erano dalla parte degli insegnanti, anche di quelli più severi, adesso prendono sempre più le difese dei figli.
Come è accaduto a Bologna, dove un gruppo di papà e mamme di piccoli alunni della terza elementare di una scuola della periferia del capoluogo emiliano
ha chiamato i carabinieri per segnalare quello che loro definiscono un atteggiamento molto rigido di una maestra nei confronti dei loro figli.
I militari della stazione San Ruffillo sono intervenuti martedì in mattinata e hanno avviato indagini. In base a quanto riferisce l’agenzia Ansa,
già il giorno prima il rappresentante di classe aveva presentato al dirigente scolastico una lamentela in cui riferiva che i bambini venivano trattati malamente dall’insegnante,
con risposte ad alta voce, e che veniva loro negata ai piccoli la possibilità di andare in bagno durante le lezioni.
Martedì 27 settembre alcuni genitori sono entrati nella scuola, con una sorta di protesta, e quando i toni si sono alzati hanno chiamato il 112.
I carabinieri hanno giù iniziato a sentire alcune persone. Bisognerà vagliare i racconti dei minori per stabilire come siano andate effettivamente le cose