Trading, l'approccio corretto? (1 Viewer)

Buongiorno a tutti, sono nuovo sul forum e mi presento: mi chiamo matteo e sono un ragazzo di 20 anni.. sono sempre stato affascinato dal capire il funzionamento di un mercato, capire come e se fosse possibile trasformare 1 euro in tasca in 100 euro.. queste sono domande che mi tormentano più o meno da una vita, credo sia una sorta di vocazione, e come tale ho già fatto le mie prime esperienze con le altrettante perdite: ho studiato e cercato di comprendere il mondo delle scommesse sportive (e si, ovviamente ci ho anche perso dei soldi), convincendomi ma non spiegandomi come il banco riesca in qualche modo a vincere sempre. L'unico strumento che abbiamo noi comuni mortali è quello di avere un capitale, cercare di preparare un "piano d'azione" sul campo preparandoci un money management affidabile e beh, anche tanta abilità e fortuna. Girando sul web mi sono imbattuto sul trading, sono sincero ho pensato subito fosse uno stupido specchietto per allodole ma ho capito che dietro c'era un mondo che è quello dei grafici, di riassumere un mercato a carta e penna e studiarne l'andamento, al fine di prevedere dove quel dato movimento di mercato arriverà e per quanto durerà. Come margini di profitto ho visto molte lamentele secondo cui nel mondo del trading si punta 100, e se tutto va bene si guadagna 60-70, partendo quindi per principio in una posizione di svantaggio. Personalmente ritengo il profitto da trading molto più vantaggioso rispetto ad una scommessa sportiva in quanto un mercato si muove sempre per un valido motivo a differenza di una partita tra esseri umani, che come tale lascia sempre la possibilità che tutto cambi in una manciata di secondi, e per chi ha scommesso in questo ambito sa di cosa parlo. Ora, sono giovane ed ammetto la mia totale ignoranza dell'argomento, o quantomeno sono ancora alle prime armi. Ho iniziato a conoscere il mondo del mercato finanziario grazie ad un libro, "Analisi tecnica dei mercati finanziari" di John J. Murphy, che ritengo personalmente un capolavoro per la chiarezza e la vastità di argomenti trattati, un'infarinatura iniziale notevole. Passata l'infarinatura, vorrei concentrarmi precisamente sulle tecniche e gli approcci da adottare su un mercato molto più veloce e dinamico sui 30-90 secondi oppure in generale in intraday, che lettura mi consigliate? E la mia seconda richiesta è una vostra piccola riflessione su questo mondo, le vostre esperienze in breve e magari se avete qualche consiglio da darmi che apprezzerei moltissimo. Grazie per l'attenzione
 

aldiladellaldiqua

THE REAL MATRIX is ECONOMIC
mi ricordi me venti anni fa, se potessi tornare indietro, anche con tutta la preparazione/esperienza/conoscenza che ho ora, non sono certo che ri-inizierei l'avventura
 

aldiladellaldiqua

THE REAL MATRIX is ECONOMIC
In borsa non c'è nessuno omone cattivo, solo che
Entri troppo presto o troppo tardi
Esci idem
Hai investito poco o troppo
Hai diversificato quando concentrare e viceversa
Ti aspetti un mercato da bolla ed invece si rivela razionale, e viceversa

Aggiungici il tempo per capire, ed il relativo costo in termini economici e di tempo

Il libro che hai citato è di at, come si suol dire aria fritta, per il resto ti imbatterai in vie che non sono vie, ecc ecc ecc

Cmq sei in una zona del forum molto tecnica, ed io sono l'ultimo che può aiutarti, in bocca al lupo eventualmente
 
Ti ringrazio per la risposta. Effettivamente in borsa non è poi tanto diverso da una scommessa, filosoficamente si potrebbe obiettare dicendo che sia una "previsione" ma in sostanza si investe un capitale al buio, "scommettendo" che la propria visione del mercato sia corretta. Capisco il tuo punto di vista perché anche nelle scommesse sportive il succo rimane uguale: ci sono giocate che azzecchi dopo 5 minuti di riflessione ed altre che spendi ore ed ore per poi sbagliarle, è frustrante ma secondo me il mercato non va visto dal lato umano ed emotivo, questo a mio avviso è l'unicoaggio (so che voi sapete di cosa parlo) che il book ha nei nostri confronti, che porta a giocate sconsiderate con un capitale sbagliato, portando tutto il lavoro in perdita e demoralizzando l'analista. Personalmente ritengo l'investire "poco" o "troppo" come una visione errata del mercato: non importa che si vinca 1 euro o 5 euro, l'importante è che il money management sia scrupolosamente seguito e che ogni puntata sia ben ragionata, il profitto la vedo più come una conseguenza piuttosto che un obbiettivo da seguire ossessivamente. Entrare troppo tardi o troppo presto nel mercato è sicuramente la sfida più grande dell'analista, quasi più importante di fare una giusta previsione, e chissà probabilmente mi ci vorranno anni per capire come, quando e dove muovermi, ma per questo cercavo proprio consiglio in questo forum per proseguire i miei studi
 
La questione laurea è una cosa che riprenderò a tempo debito, probabilmente conseguirò una laurea in economia però nel frattempo ho anche letto che il trading è parzialmente scollegato ad una qualifica, certo se ho i 5 anni in economia è tutto più semplice ma non è un requisito minimo per fare trading. Ripropongo la domanda: letture consigliate?
 

GiuliaP

The Dark Side
La questione laurea è una cosa che riprenderò a tempo debito, probabilmente conseguirò una laurea in economia però nel frattempo ho anche letto che il trading è parzialmente scollegato ad una qualifica, certo se ho i 5 anni in economia è tutto più semplice ma non è un requisito minimo per fare trading. Ripropongo la domanda: letture consigliate?

Comincerei da qui:

Sistema formale - Wikipedia

In bocca al lupo! :bye:
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
La Bibbia. Eviti come la peste letture sul money management che sono cazz.ate galattiche. A meno che non voglia aiutare l'autore, sia chiaro.
 

Roberto.M

Forumer storico
mi ricordi me venti anni fa, se potessi tornare indietro, anche con tutta la preparazione/esperienza/conoscenza che ho ora, non sono certo che ri-inizierei l'avventura


In realtà bisognerebbe poter tornare a determinati tempi con la consapevolezza di oggi. Sarebbe come vincere a qualche gioco per puro cu-lo e poi...


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