CNH Industrial SpA (CNHI) Cnh Industrial, book aperti (1 Viewer)

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È IN ARRIVO UNA CAMIONATA DI MULTE MILIARDARIE - L'UE PREPARA LA SANZIONE PIÙ PESANTE DI SEMPRE CONTRO I PRODUTTORI DI CAMION, ACCUSATI DI CARTELLO SUI PREZZI E DI AVER VIOLATO LE NORME SULLE EMISSIONI - 4 SOCIETÀ HANNO GIA' ACCANTONATO 2,4 MILIARDI. C'È ANCHE IVECO-FIAT
30 mag 12:39
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Il gruppo Man, che ha denunciato le presunte violazioni, non dovrebbe subire sanzioni, mentre Scania (gruppo Volkswagen) non ha al momento previsto accantonamenti. I comportamenti non regolamentari risalgono al periodo 1997-2011, ma sono anche più recenti...
 

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Bruxelles, multa record da tre miliardi di euro per il cartello dei camion
  • –dal nostro corrispondente Beda Romano
  • 18 luglio 2016

Bruxelles, multa record da tre miliardi di euro per il cartello dei camion

BRUXELLES – Ancora una volta la Commissione europea prende posizione contro un cartello. Questa volta a essere preso di mira è una intesa illegale durata 14 anni nel settore dei produttori di camion. A pagare una multa di oltre 2,9 miliardi di euro saranno cinque società: Man, Volvo/Renault, Iveco, Daimler e Daf.
La società Iveco, del gruppo Cnh Industrial, dovrà versare 494,606 milioni di euro, una multa relativamente bassa perché la società ha cooperato con Bruxelles.

«Si tratta di una ammenda record», ha detto in una conferenza stampa qui a Bruxelles la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. «I camion hanno un ruolo molto importante nell'economia europea. Il cartello che abbiamo scoperto è durato molto a lungo poiché è nato nel 1997 in un albergo del Lussemburgo». La decisione di oggi giunge dopo una lunga trafila iniziata nel 2011 quando l'esecutivo comunitario compì una ispezione nelle società coinvolte.


Produttori di camion, in arrivo la multa dei record dalla Ue
L'intesa illegale - gestita tra il 1997 e il 2011 «da alti dirigenti» secondo l'espressione dell'ex ministra delle Finanze danese - ha riguardato i prezzi alla produzione dei camion di media e grande capacità, oltre le sei tonnellate. A pagare la multa più elevata sarà Daimler (1 miliardo di euro), seguita da Daf (753 milioni) e da Volvo (670 milioni). Man non pagherà alcuna ammenda perché è stata la società a denunciare l'esistenza del cartello e ad aiutare la Commissione nell'indagine.

ANTITRUST UE, LE 10 MULTE PIU’ ALTE
 

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Cnh I.: utile netto adj 2* trim sale a 216 mln usd (141 mln 2* trim 15)


MILANO (MF-DJ)--Cnh Industrial ha registrato nel secondo trimestre un utile netto adjusted di 216 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 141 milioni di un anno fa.

Il gruppo controllato dalla Exor della famiglia Agnelli ha inoltre visto i ricavi calare del 2,9% a 6,753 miliardi con i ricavi delle Attività Industriali in flessione del 2,8% a 6,45 miliardi. L'utile netto si e' attestato a 129 milioni, in leggero aumento rispetto ai 122 milioni del pari periodo dell'anno scorso nonostante un ulteriore onere non deducibile fiscalmente di 49 milioni di dollari frutto della finalizzazione con la Commissione Europea della transazione in merito all'indagine sulla concorrenza per i veicoli commerciali.

L'utile operativo delle Attività Industriali è stato di 453 milioni, un incremento di 52 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2015, per un margine operativo in crescita di 1 punto percentuale al 7,0%.

"I nostri risultati del secondo trimestre sono stati solidi;

abbiamo continuato a dimostrare la nostra capacità di agire nel contesto del nostro esteso portafoglio geografico e di business, nonostante la grande disparità, e la continua debolezza, delle condizioni della domanda prevalente nel settore dei capital goods", ha affermato l'a.d. Richard Tobin. "La nostra capacità di incrementare l'utile operativo nel segmento delle Macchine per l'Agricoltura e il nostro trend di risultati in miglioramento nei Veicoli Commerciali rafforzano la nostra convinzione che i risultati del nostro piano di efficienza sul costo del prodotto e sulla qualità si stanno consolidando".

L'indebitamento netto industriale è stato di 2,1 miliardi al 30 giugno 2016, dopo il pagamento di dividendi agli azionisti per 0,2 miliardi ad aprile. Il miglioramento di 0,3 miliardi rispetto al 31 marzo 2016 è principalmente attribuibile a 0,6 miliardi di cash flow operativo generato dalle Attività Industriali nel secondo trimestre 2016. L'indebitamento totale, pari a 26,3 miliardi, è stato di 0,5 miliardi superiore rispetto al 31 marzo principalmente a seguito dell'emissione di nuove obbligazioni per 550 milioni di euro nel secondo trimestre, e in linea col 31 dicembre 2015.

Quanto all'intero 2016 Cnh Industrial conferma le guidance che prevedono ricavi netti per le Attivita Industriali tra 23 e 24 miliardi di dollari, con un margine operativo tra il 5,2% e il 5,8%, e un indebitamento netto industriale tra 1,5 e 1,8 miliardi escludendo il pagamento della multa alla Commissione Europea (circa 500 milioni).

com/mur

[email protected]

(END) Dow Jones Newswires

July 26, 2016 08:49 ET (12:49 GMT)
 

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Cnh I.: utile netto adj 2* trim sale a 216 mln usd (141 mln 2* trim 15)


MILANO (MF-DJ)--Cnh Industrial ha registrato nel secondo trimestre un utile netto adjusted di 216 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 141 milioni di un anno fa.

Il gruppo controllato dalla Exor della famiglia Agnelli ha inoltre visto i ricavi calare del 2,9% a 6,753 miliardi con i ricavi delle Attività Industriali in flessione del 2,8% a 6,45 miliardi. L'utile netto si e' attestato a 129 milioni, in leggero aumento rispetto ai 122 milioni del pari periodo dell'anno scorso nonostante un ulteriore onere non deducibile fiscalmente di 49 milioni di dollari frutto della finalizzazione con la Commissione Europea della transazione in merito all'indagine sulla concorrenza per i veicoli commerciali.

L'utile operativo delle Attività Industriali è stato di 453 milioni, un incremento di 52 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2015, per un margine operativo in crescita di 1 punto percentuale al 7,0%.

"I nostri risultati del secondo trimestre sono stati solidi;

abbiamo continuato a dimostrare la nostra capacità di agire nel contesto del nostro esteso portafoglio geografico e di business, nonostante la grande disparità, e la continua debolezza, delle condizioni della domanda prevalente nel settore dei capital goods", ha affermato l'a.d. Richard Tobin. "La nostra capacità di incrementare l'utile operativo nel segmento delle Macchine per l'Agricoltura e il nostro trend di risultati in miglioramento nei Veicoli Commerciali rafforzano la nostra convinzione che i risultati del nostro piano di efficienza sul costo del prodotto e sulla qualità si stanno consolidando".

L'indebitamento netto industriale è stato di 2,1 miliardi al 30 giugno 2016, dopo il pagamento di dividendi agli azionisti per 0,2 miliardi ad aprile. Il miglioramento di 0,3 miliardi rispetto al 31 marzo 2016 è principalmente attribuibile a 0,6 miliardi di cash flow operativo generato dalle Attività Industriali nel secondo trimestre 2016. L'indebitamento totale, pari a 26,3 miliardi, è stato di 0,5 miliardi superiore rispetto al 31 marzo principalmente a seguito dell'emissione di nuove obbligazioni per 550 milioni di euro nel secondo trimestre, e in linea col 31 dicembre 2015.

Quanto all'intero 2016 Cnh Industrial conferma le guidance che prevedono ricavi netti per le Attivita Industriali tra 23 e 24 miliardi di dollari, con un margine operativo tra il 5,2% e il 5,8%, e un indebitamento netto industriale tra 1,5 e 1,8 miliardi escludendo il pagamento della multa alla Commissione Europea (circa 500 milioni).

com/mur

[email protected]

(END) Dow Jones Newswires

July 26, 2016 08:49 ET (12:49 GMT)

NON HO CAPITO!
ma l'indebitamento è di 2,1 miliardi
o 26,3 miliardi
o è aumentato do 500 milioni


sti giornalisti dovrebbero imparare a scrivere in italiano comprensibile


e poi
se fa 129mlni*2 come utile netto ma poi deve versare 500mlni di multa.... non mi pare che ci sia nulla da festeggiare

aho
 

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sembra che questi sappiano scrivere meglio


CNH Industrial, i conti del primo semestre 2016

Azioni Italia | 26 lug 2016 - 14:56

CNH Industrial ha archiviato la prima metà dell’anno con una contrazione dei ricavi ma con un utile adjusted in salita. I risultati del trimestre sono stati migliori della attese. Confermate le stime sull’intero 2016.

CNH INDUSTRIAL, I CONTI ECONOMICI DEL PRIMO SEMESTRE 2016

CNH Industrial ha archiviato il primo semestre dell’anno con ricavi pari a 12,12 miliardi di dollari, in calo del 6,1% rispetto ai 12,92 miliardi della prima metà del 2015. Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 384 milioni di dollari dall’utile di 145 milioni della prima metà del 2015. Depurando i conti dalle componenti non ricorrenti il conto economico mostra un profitto di 217 milioni di dollari, in miglioramento dai 174 milioni dello stesso periodo del 2015.


CNH INDUSTRIAL, I CONTI ECONOMICI DEL SECONDO TRIMESTRE 2016

Nel secondo trimestre i ricavi consolidati sono stati pari a 6,75 miliardi di dollari, in calo del 2,9% rispetto al secondo trimestre 2015. Il consensus degli analisti prevedeva un giro d’affari pari a 6,4 miliardi di dollari. L’utile netto è stato pari, nel quarter, a 129 milioni di dollari, in salita dai 122 di 12 mesi prima. A livello adjusted l’utile sarebbe invece cresciuto a 216 milioni dai 141 dello stesso periodo del 2015.

CNH INDUSTRIAL, DEBITI A FINE GIUGNO 2016 L’indebitamento totale, a fine giugno, era pari a 26,3 miliardi di dollari. L’esposizione è stata di 0,5 miliardi di dollari superiore rispetto al 31 marzo 2016 principalmente a seguito dell’emissione di nuove obbligazioni per 550 milioni di euro nel secondo trimestre, e in linea col 31 dicembre 2015.

CNH INDUSTRIAL, I TARGET 2016

Il gruppo ha confermato che punta a chiudere il 2016 con ricavi netti delle attività industriali tra i 23 e i 24 miliardi di dollari e con un margine operativo delle Attività Industriali tra il 5,2% e il 5,8%. A fine 2016 l’indebitamento netto industriale è previsto tra gli 1,5 e gli 1,8 miliardi di dollari escludendo il pagamento di 500 milioni di dollari previsto alla Commissione Europea,
Leggi tutto: CNH Industrial, i conti del primo semestre 2016
 

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Tecnologia
L'incursione di Apple nell'automotive è iniziata: depositato brevetto dedicato agli autoarticolati
di Emiliano Ragoni @EmilianoRagoni [email protected] 10.08.2016 17:31 CEST
L'incursione di Apple nell'automotive è iniziata: depositato brevetto dedicato agli autoarticolati

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Insegna Apple posizionata sopra ad un Apple Store
REUTERS/Andrew Kelly

L'era dell'automotive targata Apple è iniziata? Sì, almeno a giudicare dal brevetto che è stato concesso all'azienda di Cupertino. Tuttavia non si tratta di un brevetto relativo ad un'auto elettrica ma ad un autoarticolato, ossia un mezzo dotato di un giunto basculante permanente o semi-permanente che consente al veicolo di sterzare in maniera più netta. Rientrano nella categoria di autoarticolati camion con rimorchio, tram, veicoli militari e gli ormai estinti autobus snodati, in passato molto popolari a Londra. In particolare, il brevetto descrive i dettagli del dispositivo di sterzo di un autoarticolato.

Archiviato a luglio 2015, il brevetto è stato concesso il 9 agosto 2016. Anche se si pensa che si tratta del primo brevetto di Apple relativo ad un veicolo -ad esclusione di Apple Car Play- la strada è ancora lunga per assimilarlo all'Apple Car, conosciuta sotto il nome di Project Titan.

A cosa serve il brevetto depositato da Apple?

Il brevetto depositato da Apple mostra un sistema in grado di proteggere da neve e ghiaccio il meccanismo dello sterzo di un autoarticolato. Questo brevetto dovrebbe quindi essere in grado di migliorare l'affidabilità di un sistema di sterzo di un articolato utilizzato in condizioni ambientali difficili, ossia in mezzo a neve e ghiaccio. Il sistema brevettato da apple diffonde aria calda attraverso il meccanismo che unisce le due metà dell'autoarticolato, riducendo così il rischio di danni causati da neve e da ghiaccio.

schema-del-brevetto-depositato-da-apple.png
Schema del brevetto depositato da Apple patentlyapple


Analizzando il brevetto si può evincere che si tratta di una soluzione che Apple implementerà su veicoli utilizzati all'interno delle proprie fabbriche, quindi una soluzione lontana da qualcosa che può essere accostata al Project Titan.

Cosa sappiamo del Project Titan?

Secondo diverse fonti l'ex dirigente di Apple, Bob Mansfield, che ha lavorato sotto Steve Jobs contribuendo alla creazione di Macbook Air, iPad e iMac, ha assunto la posizione di capo dello sviluppo della prima auto elettrica della società. Quindi il Project Titan ha conosciuto una decisa sterzata.

Project Titan potrebbe essere un qualcosa di diverso da un'auto elettrica a guida autonoma. In effetti l'investimento di un miliardo di dollari nella cinese Didi Chuxing, definita come la “Uber della Cina”, fa pensare ad un interesse anche nel settore dei servizi esclusivi di mobilità, che potrebbero variare dai sistemi di intrattenimento, alla tecnologia integrata a bordo, da vendere ai costruttori top.

Diverse fonti inoltre sostengono che l'azienda di Cupertino avrebbe assunto l'ex BlackBerry, Dan Dodge, risorsa che si occupava dello sviluppo del software automotive, per dedicarsi dello sviluppo della tecnologia dedicata all'automobile a guida autonoma.

Analizzando tutte le acquisizioni di Apple, si può ipotizzare lo sviluppo congiunto di servizi (software) e di hardware (veicolo elettrico). Insomma nei prossimi mesi ne vedremo sicuramente delle belle.

LEGGI ANCHE: Apple si butta sul nuovo business dell'automotive: la guida autonoma
LEGGI ANCHE: Tesla ancora "vittima" del marketing? Model S con Autopilot coinvolta in un incidente in Cina


Emiliano Ragoni
Tech Editor
Classe 1979, etrusco di nascita e di origine. Biologo ad alto grado di insaturazione e collezionista di lauree (oltre a quella in biologia posseggo altre due lauree; una...Continua a leggere
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Caterpillar lancia l'ennesimo warning
Il Messaggero - ‎3 ore fa‎




(Teleborsa) - In difficoltà Caterpillar che è stata costretta ha lanciare il suo terzo warning del 2016. Il colosso USA delle macchine movimento terra ha tagliato le stime su utile e fatturato, indicando per il 2016 un profitto pari a 2,35 dollari o a ...
 

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Cnh acquista Kongskilde Agriculture, conti senza sorprese
Cnh Industrial ha registrato ricavi consolidati pari a 5,749 mld di dollari nel terzo trimestre, in calo dell'1,7% ma in linea alle attese degli analisti. L'utile netto adjusted è cresciuto del 79% a 68 mln. Confermati i target 2016, debito compreso. Acquistate le attività di produzione macchinari per fienagione e preparazione del terreno di Kongskilde Industries


di Francesca Gerosa



Cnh acquista Kongskilde Agriculture, conti senza sorprese - MilanoFinanza.it
Conti senza sorprese per Cnh Industrial che acquista la danese Kongskilde Agriculture. La società ha registrato ricavi consolidati pari a 5,749 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in calo dell'1,7% rispetto al terzo trimestre del 2015, ma in linea alle attese degli analisti. Anche i ricavi di vendita netti delle attività industriali sono scesi dell'1,6% a 5,461 miliardi di dollari. In questo caso sono risultati sotto i 5,6 miliardi attesi dagli analisti.

L'utile netto è stato pari a 39 milioni di dollari, ma comprende un onere di 38 milioni di dollari (24 milioni di dollari al netto delle imposte) relativo al riacquisto di una parte del prestito obbligazionario di Case New Holland Industrial con cedola al 7,875% e scadenza nel 2017. Invece l'utile netto adjusted è stato pari a 68 milioni di dollari nel trimestre, in aumento del 79% rispetto al terzo trimestre del 2015.

E se l'utile operativo delle attività industriali è risultato stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a 248 milioni di dollari, come previsto dagli analisti, con un margine operativo del 4,5%, l'indebitamento netto industriale è aumentato, in linea con le attese degli analisti, a 2,7 miliardi di dollari, 0,5 miliardi di dollari in più rispetto al 30 giugno di quest'anno a causa delle stagionalità, nell'ambito del ciclo di produzione, di fenomeni non legati al magazzino e ai loro impatti sul capitale di funzionamento netto.

L'indebitamento totale, pari a 26,3 miliardi di dollari, è in linea col 30 giugno 2016 e col 31 dicembre 2015. Inoltre al 30 settembre la liquidità disponibile è cresciuta di 0,1 miliardi rispetto a giugno di quest'anno a 8,9 miliardi di dollari (-0,4 miliardi di dollari rispetto al 31 dicembre 2015). A fine anno l'indebitamento netto industriale è visto tra 2 e 2,3 miliardi di dollari (ovvero 1,5 e 1,8 miliardi di dollari escludendo il pagamento di 0,5 miliardi di dollari alla Commissione europea). Cnh Industrial ha anche confermato gli altri obiettivi per il 2016: ricavi netti delle attività industriali tra 23 e 24 miliardi di dollari con un margine operativo delle attività industriali tra 5,2% e 5,8%.

"I nostri risultati del terzo trimestre sono stati in linea con le nostre attese", ha commentato il ceo, Richard Tobin. "Nonostante la difficile condizione della domanda nel nostro business delle macchine per l'agricoltura, nel trimestre siamo stati in grado di aumentare, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, il nostro margine operativo nel segmento grazie a misure proattive di controllo dei costi e al miglioramento della domanda di macchinari in America Latina. I nostri veicoli commerciali continuano a guadagnare quote di mercato in Europa poiché i lanci dei nostri nuovi veicoli continuano a rafforzarsi nel mercato".

In effetti, l'utile operativo delle macchine per l'agricoltura è stato pari a 155 milioni di dollari nel terzo trimestre (137 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2015) grazie ai migliori prezzi netti e alla riduzione nel costo dei materiali, parzialmente compensati da volumi inferiori, con il conseguente effetto sul livello di assorbimento dei costi fissi, e da un mix prodotto sfavorevole nelle aree Nafta ed Emea. Il margine operativo è cresciuto di 1 punto percentuale al 6,6%.

Invece l'utile operativo dei veicoli commerciali ha raggiunto quota 64 milioni di dollari nel terzo trimestre (60 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2015), con un margine operativo pari al 3%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015 alla luce dei prezzi favorevoli e delle efficienze produttive nei veicoli commerciali e negli autobus nell'area Emea, parzialmente compensati da volumi inferiori nel business dei veicoli speciali. In America Latina, le condizioni di mercato hanno continuato a essere difficili soprattutto in Brasile. Mentre nell'area Apac, l'utile operativo è migliorato principalmente per effetto di migliori prezzi netti.

"Abbiamo avuto alcuni sviluppi molto positivi nel trimestre", ha proseguito Richard Tobin. "Abbiamo dimostrato il nostro impegno nello sviluppo tecnologico e nell'agricoltura di precisione con il nostro concept di trattore autonomo al farm progress nel mese di agosto. Stiamo gestendo efficacemente i nostri business in condizioni di mercato difficili riducendo i nostri costi di struttura, mantenendo le posizioni forti delle nostre quote di mercato e mettendoci nella condizione di trarre pieno vantaggio dalle opportunità che si presentano"

Oggi Cnh ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione delle attività di produzione macchinari per fienagione e preparazione del terreno di Kongskilde Industries, di proprietà del gruppo danese Dansk Landbrugs Grovvareselskab (Dlg A.m.b.A). Queste attività riguardano lo sviluppo, la produzione e la vendita di soluzioni per applicazioni agricole nei segmenti: preparazione del terreno, semina, fienagione e foraggio attraverso svariati marchi, tra cui Kongskilde, Overum e JF. Non è trapelato nulla sul prezzo d'acquisto.

L'acquisizione prevede un trasferimento di asset relativi alle attività di Kongskilde Industries nei segmenti: preparazione del terreno, semina, fienagione e foraggio. A livello di infrastrutture produttive, queste attività comprendono due stabilimenti in Europa (in Polonia e Svezia). A seguito dell'accordo con Dlg A.m.b.A., New Holland Agriculture, brand internazionale di macchinari agricoli di Cnh Industrial , potrà ampliare considerevolmente il proprio portafoglio prodotti, rafforzando la propria posizione nell'offerta di macchinari nei segmenti preparazione del terreno, semina, fienagione e foraggio.

New Holland è al vertice nel settore dei macchinari per la fienagione da quando, nel 1940, ha lanciato sul mercato statunitense la rivoluzionaria pressa con caricatore e legatori automatici. "Siamo orgogliosi di accogliere in Cnh Industrial prodotti e marchi dal successo consolidato, quali Kongskilde, Overum e JF. La nostra intenzione è di valorizzare questo eccezionale patrimonio di brand, aumentando considerevolmente il loro potenziale di accesso al mercato grazie alle sinergie della nostra rete di distribuzione globale", ha dichiarato Richard Tobin, ceo di Cnh Industrial .

Grazie a questo accordo, New Holland potrà offrire ai propri clienti in tutto il mondo una gamma di soluzioni ancora più completa e innovativa, per rispondere a qualsiasi esigenza nel campo della preparazione del terreno, della semina e della fienagione e foraggio. A Piazza Affari al momento il titolo Cnh Industrial cede lo 0,28% a 7,085 euro, in ripresa però dal minimo intraday a quota 7,03 euro. Questa mattina, quindi prima dei conti, gli analisti di Banca Akros hanno confermato il rating accumulate e il target price a 7,50 euro sull'azione. Invece Banca Imi hold con un prezzo obiettivo a 7,1 euro e Kepler Cheuvreux reduce con un target price a 5,40 dollari.
 

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Caterpillar un’opportunità di Short
Marco Magnani
Caterpillar un’opportunità di Short | Wall Street Italia

Caterpillar un’opportunità di Short …
Facciamo una veloce analisi sul titolo Caterpillar in quanto a breve dovrebbe esserci una buona opportunità di Short, decisamente interessante.

Partiamo dai numeri dell’azienda che sono sempre di fondamentale importanza e difficilmente tradiscono , possiamo notare come la società dal 2012 ad oggi ha registrato un calo sotto tutti i punti di vista.
Calano fatturato, ebit, utile netto e mezzi propri, inoltre come ovvio che sia in questo contesto calano tutti gli indici di redditività che hanno un trend preoccupante negli ultimo quattro/cinque anni.
Con questa situazione il mercato non può continuare a spingere al rialzo il titolo che comincia ad essere scomodo nei portafogli degli istituzionali che sperano nelle promesse di Trump
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Nonostante la situazione della società il titolo in borsa ha continuato a salire ma facciamo attenzione a cosa sta succedendo.
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Si può notare come il titolo sia in una fase laterale di distribuzione, ormai da tempo, esattamente sulla fascia Sell rispetto al suo Fair Value, che si attesta a circa 68 dollari per Azione secondo la nostra valutazione.
Il titolo è al momento sopravvalutato quindi di oltre il 25% ed è in una fase di fine distribuzione, potrebbe crollare da un momento all’ altro.


A supporto dell’analisi fondamentale anche l’analisi tecnica, si può notare il ciclo Annuale in corso, ha ormai fatto il suo massimo ed è già orientato al ribasso.
Il canale di distribuzione dovrebbe quindi essere presto rotto al ribasso.
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Il Dna del titolo, rappresentativo del ciclo Economico, delinea che anche la svolta sul tale ciclo è avvenuta sull’ultimo massimo dei prezzi.

La distribuzione risulta dunque essere un’inversione di lungo periodo, la rottura del canale darà il via ad una accelerazione al ribasso repentina.
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Considerata l’armonia tra analisi tecnica e fondamentale del titolo sarà molto interessante

posizionarsi Short nel lungo periodo.

Il migliore timing di ingresso, al momento attuale, sarà l’incrocio delle medie mobili cicliche del ciclo Annuale .

Tale ingresso Short sarebbe relazionato a sfruttare tutta la parte di ribasso del titolo, sul ciclo Economico.

Il primo target ribassista dovrebbe essere in area prezzo 65 dollari ad Azione, un target decisamente interessante… ed il ribasso non dovrebbe finire li.



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