PUNTO 1 - Libia, Nato: Gheddafi è agli sgoccioli
Reuters - 30/05/2011 15:14:48
(cambia dateline, aggiorna con visita presidente Sud Africa, dettagli)
TRIPOLI, 30 maggio (Reuters) - La campagna militare della Nato in Libia sta centrando i suoi obiettivi e il potere di Muammar Gheddafi è ormai vicino alla fine. Lo ha detto oggi il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, mentre intanto a Tripoli è arrivato il presidente sudafricano Jacob Zuma, nel tentativo di mettere a punto un accordo di pace col Colonnello.
"Le nostre operazioni in Libia stanno raggiungendo gli obiettivi... Abbiamo ridotto in modo significativo la capacità di Gheddafi di uccidere la sua gente", ha detto Rasmussen durante un forum della Nato a Varna.
"Il regno del terrore di Gheddafi sta giungendo al termine. E' sempre di più isolato in patria e all'estero. Anche quelli che erano più vicini a lui se ne stanno andando, fanno defezione o stanno disertando".
A Tripoli Zuma è stato ricevuto da una serie di dignitari del regime, ma non dallo stesso Gheddafi, che non si vede dall'11 maggio scorso, quando la tv libica trasmise le immagini di suo incontro con leader tribali.
Il presidente del Sud Africa ha camminato sul tappeto rosso all'aeroporto della capitale libica accompagnato da una banda e da un coro di ragazzini che cantavano: "Vogliamo Gheddafi" in inglese sotto uno sventolio di bandiere libiche e tra l'esibizione di ritratti del leader.
La visita di Zuma è la seconda dall'inizio del conflitto. Il viaggio precedente ha segnato scarsi progressi, perché Gheddafi rifiutò di cedere il potere, condizione minima per i ribelli per discutere di un'eventuale tregua.
Intanto gli aerei Nato hanno intensificato gli attacchi, e il complesso di Bab al-Aziziyah, nel centro della Capitale, è stato nuovamente colpito.
Ieri la Gran Bretagna ha annunciato di aver aggiunto all'arsenale dei propri aerei in Libia bombe del tipo "bunker- busting", che possono colpire in profondità, affermando che sono un messaggio per Gheddafi, affinché lasci immediatamente il potere.
Gheddafi per parte sua ha sempre negato di voler colpire civili, affermando che le proprie forze sono obbligate ad agire per contenere bande criminali e militanti di al Qaeda, e che l'intervento Nato è un atto di aggressione coloniale