un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (1 Viewer)

mototopo

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CARO BAZOLI, LA RESA DEI CONTI PER IL TUO PROTETTO SI AVVICINA: “LA CRISI ZALESKI INIZIA A EMERGERE NEI CONTI DELLE BANCHE ITALIANE"

Nella semestrale di Banca Intesa incagli per 800 milioni - “Le banche che hanno finanziato improvvidamente per i suoi acquisti di Borsa il raider franco-polacco ora non hanno più tempo di aspettare. Rischiano come per Intesa di perdere buona parte dei 2,4 miliardi di crediti in capo a Zaleski. Ecco perché sarà un autunno caldo, molto caldo”….

MERCATO LIBERO DENUNCIO' TUTTO QUESTO NEL 2008 SU QUESTO BLOG (ERA IL TEMPO DELLA GUERRA DI MERCATO LIBERO CONTRO MPS) CON UNA SERIE DI ARTICOLI MOLTO LUNGA E ATTENTA. MA NESSUN GIORNALISTA DEL SOLE 24 ORE ORGANO DI STATO, DISSE MAI NULLA.E' UNA VERGOGNA COME LE COSE FINISCANO SOTTO IL TAPPETO, SALVO POI FARLE RIEMERGERE SOLO QUANDO SI E' TROVATA UNA SOLUZIONE. ALLE BANCHE QUESTO E' CONCESSO ...A UN PRIVATO NO, E ENPURE A UNA PICCOLA E MEDIA IMPRESA CHE IN QUESTI ANI E' STATA COSTRETTA A CHIUDERE.MI FA SEMPRE PIU' SCHIFO QUESTA ITALIA DEI POTERI FORTI CHE NON DA NESSUN SPAZIO DI CRESCITA AL CITTADINO.LEGGETE QUESTO ARTICOLO SCRITTO OGGI DAL SOLE 24 ORE..QUANDO I BUOI SONO SCAPPATI..SI CHIUDE IL RECINTO...CHE SCHIFO..


Fabio Pavesi per Sole 24 Ore
Sarà un autunno rovente per il raider franco-polacco Romain Zaleski e la sua Tassara. E sarà il momento della verità del lungo connubio con le principali banche italiane. Un primo segno del precipitare della situazione è stato il passaggio degli 800 milioni di crediti di Intesa Sanpaolo da prestiti in ristrutturazione a
LEGGI IL SEGUITO CLICCANDO QUA SOTTO


prestiti incagliati. Vuol dire che per quei crediti netti (l'importo lordo è di 1,2 miliardi) il rischio che si tramutino in perdita per la banca è sempre meno remoto.
Bazoli Zaleski IL FINANZIERE ROMAIN ZALESKIPoi UniCredit, altro grande prestatore di denaro a Zaleski, ha manifestato tutto il suo disappunto sul percorso di riassetto. Il filo lungo che lega storicamente il finanziere alle banche è quindi sempre più sottile. Viene al nodo la politica scellerata di aver ricoperto di prestiti ingenti, circa 2,9 miliardi, un puro raider. Non un imprenditore ma uno speculatore di Borsa. Le attività della Tassara infatti sono fatte pressochè tutte da partecipazioni per 2,3 miliardi (bilancio 2011) su 2,7 miliardi di attivo. Il gioco perverso giocato dalla Tassara in tutti questi anni era questo.
Tu banca mi presti denaro e io con quel denaro compro le tue azioni. Il che pone Zaleski (e le banche) nel più classico conflitto d'interessi. Zaleski è contemporaneamente debitore e azionista delle banche. Con risultati devastanti. La crisi finanziaria con la caduta dei titoli in borsa ha prodotto il dissesto della Tassara. Dal 2008 infatti siamo al terzo gito di boa della ristrutturazione dei debiti.
Romain Zaleski Zaleski e moglie HeleneLe banche concedono tempo per la restituzione dei prestiti alzando un poco i tassi. La situazione già a fine del 2011 era esplosiva. La Tassara ha dovuto svalutare le partecipazioni e ha bruciato tutto il capitale finendo addirittura con patrimonio negativo per 430 milioni. Una situazione fallimentare. Il 2012 (il bilancio non è ancora disponibile) con il recupero delle quotazioni dei titoli e le operazioni Edison e la quotazione di Alior Bank potrebbe aver visto migliorare la situazione. Che resta però senza dubbio pesantissima.
Romain Zaleski Le Intesa Sanpaolo sono in pancia a Tassara a 3,59 euro di valore (oggi quotano 1,5 euro); le azioni Mps sono state pagate 1,49 euro (oggi 0,2 euro); le Ubi banca sono a bilancio per oltre i 12 euro contro prezzi di mercato di 3,4 euro. Alla fine il valore di mercato delle partecipazioni è poco più della metà rispetto ai 2 miliardi messi a bilancio. Ci vorrebbe un miracolo.
Cocchi e Zaleski Ovvero sia che i prezzi di Intesa; Mps, Ubi banca e Bpm si mettano a recuperare il 100-200% per mettere al riparo Tassara. Ma le banche che hanno finanziato improvvidamente per i suoi acquisti di Borsa il raider franco-polacco ora non hanno più tempo di aspettare. Rischiano come per Intesa di perdere buona parte dei 2,4 miliardi di crediti in capo a Zaleski. Ecco perchè sarà un autunno caldo, molto caldo.


ZALESKY - LA PORCATA DI BANCA INTESA E UNICREDIT VIENE A GALLA DOPO 5 ANNI !!! MERCATO LIBERO LO AVEVA DENUNCIATO ALLORA. MI FA SCHIFO QUESTA ITALIA E CONSIGLIO DI ANDARSENE
 

mototopo

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Ftse Mib. Il respiro regolare.

La lunga cavalcata del nostro indice.

di csifinanza, 14 agosto 2013, ore 12:34
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L’immagine del grafico del nostro indice è abbastanza eloquente e imprime una profondita di visione limpida e trasparente.
Dopo una cavalcata che ha avuto inizio con il setup della fine del mese di giugno il nostro indice ha inanellato una serie di sedute consecutive per tutto il mese di luglio e agosto portandolo in prossimita del primo ostacolo importante: la resistenza dinamica della canalizzazione nyse formata dai due massimi significativi decrescenti consecutivi.
Lo ZZN (zig zag nyse) ha un respiro regolare all’interno della canalizzazione inclinante di periodo.
Il PN (precursore nyse) è entrato in area di eccesso qualche giorno fa e puntualmente ha spinto l’indice ancora piu su giusto il tempo per testare la resistenza dinamica della t-line che unisce i massimi decrescenti di periodo.
Il nostro indice ha necessita di una pausa per capire la futura direzionalita da prendere. Seguiremo il suo andamento nelle prossime sedute.
Naturalmente chi ha aperto posizioni long alla fine di giugno si puo’ accontentare di ottime performance con relativi gain.
Tags: Ftse Mib, Precursore Nyse, Resistenza dinamica, Respiro, RSI, Trading Range, Zig Zag Nyse, ZZN









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mototopo

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By Ambrose Evans-Pritchard
5:39PM BST 13 Aug 2013
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29 Comments

Bank of America’s monthly survey of investors showed a dramatic rise in confidence in August, with a net 72pc expecting growth to accelerate over the next year. It is the highest in reading since 2009.

Almost everybody expects bond yields to rise as deflation fears evaporate, with just 3pc still worried about the risk of an economic relapse. Managers have slashed their bond allocation to a 28-month low.

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The survey is watched by veterans as a "contrarian indicator", tracking herd mentality at key moments. Michael Hartnett, the bank’s investment strategist, advised clients to take the opposite trade and buy US Treasury bonds.

The exuberant mood comes as margin debt on Wall Street hovers near $377bn, just below its all-time high and well above peaks before the dotcom crash and the Lehman crisis.

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“Investors have rarely been more levered than today,” said Deutsche Bank, warning that the spike in margin debt is a “red flag” and should be watched closely.
The bank described this form of debt as “a tool used by stock speculators to borrow money from brokerages to buy more stock than they could otherwise afford on their own. If the stock rises, they end up making far more money. If the stock crashes, the opposite materialises. This kind of speculation is highly alarming.”
The bank warned that forced sales of stocks can set off panic and a rush for exits, snowballing into a crash, as happened in 1929. It said the equity rally may have further legs but it cited “astonishing similarities” between the latest patterns and events preceding prior market crises.
Chart2_2642941c.jpg

Andrew Lapthorne from Societe Generale said the rush for leverage is a classic sign of a credit cycle near exhaustion. “Profits have been ticking along at stall speed just as in 2006 and 2007, and just like then people are resorting to leverage to squeeze out the last dime,” he said.
Mr Lapthorne said the new twist is that US profits have begun to stall as well, with cash flow growth falling from double-digit rates to zero.
He said the rise in margin debt is matched by leveraged excess across the system, with debt-driven buy-backs of corporate shares running at a $400bn annual rate. Leveraged buy-outs are back in vogue. Junk bond yields are near record lows.
“When everybody is jumping up and down and partying, that is the time to worry. Once the market turns nasty we could see a negative feedback loop. Debt is always a killer in the end,” he said.
Investors are betting the US Federal Reserve is about to taper bond purchases for healthy reasons, because the US economy is strong enough to stand on its own feet.
The counter-view is that the Fed is tightening for “unhealthy” reasons, because it has taken to heart warnings from the Bank of International Settlements about the dangers of excess leverage and a fresh asset bubble.
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“The Fed is really acting out of anxiety. They are trying to package this in cotton wool, telling us everything is alright, but we don’t think the US economy has reached escape velocity,” said Mr Lapthorne.
Bank of America said there has been a dramatic divergence between “Main Street” and “Wall Street”. While the US economy has grown by $1.3 trillion since 2009, the US stock market has added $12 trillion.
The bank said nominal GDP growth over the past four quarters has been the slowest ever recorded outside a recession. This would not normally be circumstances when the Fed took away the punchbowl and tightened credit.
While the eurozone appears to have stabilised, this falls short of recovery and is too little to stop the debt trajectories of southern Europe rising further. The worry is that investors have already pocketed the gains of a cyclical expansion that does not yet exist. “While tail risk is diminished, it is not dead. Expect the unexpected,” said Bank of America.





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mototopo

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COMUNICATO DEL COLLE: UN CAPOLAVORO ............


Il comunicato appena diffuso da Re Giorgio Napolitano è un capolavoro di luciferina furbizia (clicca per leggere). Provo a “sottotitolarlo” a beneficio dei “non udenti”. Prima di glossare il testo, è indispensabile delineare il quadro generale che fa da cornice a questo ennesimo intervento irrituale del nostro amatissimo Presidente della Repubblica, senza tralasciare, contestualmente, una rapida valutazione “psicologica” che condiziona di sicuro i principali protagonisti dell’intera tragicomica vicenda. Come sanno oramai pure le pietre, Napolitano è garante presso i potentati europei del progressivo svuotamento del benessere nazionale. Il progetto neoschiavista che si nasconde dietro la stantia retorica sulla ineluttabilità dei “sacrifici indispensabili”, avanza spedito ad ogni latitudine proprio in virtù della presenza di figure come Napolitano. Perfetto archetipo del finto garante degli interessi nazionali che fornisce in realtà un contributo indispensabile per il definitivo affermarsi di pulsioni malsane elaborate da una pervicace ma lucida ala massonica di stampo reazionario attualmente egemone in questa Europa matrigna e a trazione germanica. Per seminare impunemente terrore, miseria e morte, oltre al totale controllo di media asserviti e manovrabili, è necessario creare un clima consociativo che, in nome di una provvidenziale ed infinita emergenza, realizzi oscenità altrimenti non permesse. In Italia come in Grecia, quindi, le “larghe intese” costituiscono una precondizione indispensabile per perpetuare un vero e proprio crimine sul piano storico. Fatta questa doverosa premessa, analizziamo ora il caso Italia. Nel Belpaese, da oltre un ventennio, il quadro politico è condizionato dalla presenza ingombrante di Silvio Berlusconi, figura ossequiosa e subalterna rispetto all’oligarchia massonica globale, non per nulla inginocchiatosi senza fiatare di fronte a chi nel 2011 gli ordinò perentoriamente di lasciare il posto al massone oligarchico (nonché fratello maggiore) Mario Monti. Gli assassini che dominano la Ue avevano scelto di affondare il coltello nella carne viva del popolo italiano e, avveduti e sapienti come sempre, decisero di affidare il lavoro sporco ad un “killer” professorale e serioso come il bocconiano. L’unico che poteva disintegrare intere categorie di lavoratori senza attirarsi gli strali di sindacati troppo stupidi o corrotti per difendere gli interessi degli associati. All’indomani del voto elettorale, nonostante il primo cerchio massonico reazionario considerasse già definitivamente archiviata la figura del Biscione, dalle urne è uscito un risultato sorprendente: Monti e il Pd, veri baluardi e fedeli esecutori del piano neonazista cucinato dalla tecnocrazia reazionaria continentale, si scoprono tristemente privi dei numeri indispensabili per formare un governo che continui, per la responsabilità, a chiedere il sangue dei nostri ceti medi e proletari. A questo punto, cari amici miei, non ci voleva un genio per capire che la massoneria reazionaria avrebbe concentrato tutta la sua forza di fuoco per estromettere dal gioco politico Silvio Berlusconi, plebeo rumoroso e fastidioso, permessosi di svelare in campagna elettorale alcune verità (tipo i limiti delle politiche dell’austerità) in grado di squarciare parte di quel velo di Maya che impedisce al popolo di comprendere il perché degli eventi. Scrivevo il 28 febbraio del 2013, all’indomani del risultato sancito dalle urne (clicca per leggere): “…gli occulti padroni del vapore, hanno dovuto registrare la straordinaria capacità di tenuta di un Berlusconi temerario, capace cioè di ribellarsi ai massimi esponenti del neonazismo tecnocratico europeo per conservare in Italia una posizione contrattuale di ricatto. L’insubordinazione plateale di Berlusconi Silvio, che ha avuto l’ardire di spiegare agli italiani le vere finalità insite nelle politiche di cieca austerità, non sono affatto passate inosservate nelle stanze del potere che contano. Prevedo perciò, da qui a breve, una straordinaria e crescente offensiva, preparata ai massimi livelli, finalizzata al rapido e forzato pensionamento dell’ex protagonista delle cene eleganti. In una fase come questa l’uscita di scena di Berlusconi è indispensabile agli occhi del sistema per ottenere due risultati correttamente individuati come prioritari: 1) vendicare il gravissimo affronto subito in campagna elettorale da parte dell’ex servo inopinatamente ribellatosi; 2) favorire le condizioni migliori per permettere la rapida formazione di un governo consociativo e di larghe intese che riproponga una alleanza Pdl- Pd. Le altre ipotesi, quella di sciogliere immediatamente le camere o di “normalizzare” il movimento di Grillo all’interno di una alleanza di scopo, semplicemente non esistono in natura (il tempo si prenderà la briga di avallare o smentire questa mia previsione…). Le cose sono poi andate esattamente come avevo anticipato. Ma, tranquillizzatevi, non ho dovuto scomodare nessun oracolo per leggere il futuro. Il potere nascosto che determina gli eventi mascherandoli dietro una saggia sensazione di “mera causalità” è tanto preciso e meticoloso quanto banale e prevedibile. E’ come una partita a scacchi: alle condizioni date esiste sempre una mossa che oggettivamente appare la più logica e razionale. Il comunicato odierno di Napolitano va letto in questa ottica: invita Berlusconi a farsi da parte (obiettivo primario della massoneria reazionaria) per favorire la “normalizzazione” di un Pdl che continui fedelmente a rispondere agli input infernali provenienti da Bruxelles e Francoforte. Napolitano gioca con Berlusconi al gatto col topo. Il Presidente rieletto chiede continui passi indietro ad un Cavaliere spaventato dalla prospettiva di finire in gabbia. Napolitano, in estrema sintesi, disarma Berlusconi molto lentamente prima di abbandonarlo definitivamente al suo triste destino. Per mandare in pellicceria una vecchia volpe come Silvio, Napolitano utilizza perciò con sulfurea sapienza le debolezze intime del suo interlocutore, terrorizzato sul piano personale e desideroso di trovare un terminale “autorevole” verso il quale fare affluire le sue legittime paure. Le stesse che Napolitano cavalca con tatto per finirlo. La proposta indecente contenuta nel comunicato presidenziale è chiarissima: “Caro Silvio”, manda a dire l’arzillo Presidente Napolitano, “non fare casino, accetta la sentenza e chiedimi formalmente la grazia (riconoscendoti così di fatto colpevole). In cambio, ti prometto che non varcherai la soglia di un penitenziario (“la normativa vigente esclude che Silvio Berlusconi debba espiare in carcere la pena detentiva irrogatagli e sancisce precise alternative”). Avvia poi con calma una successione morbida alla guida di un partito che, legittimamente, ti riconosce ancora oggi quale unico e insostituibile leader (“E mentre toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l’ulteriore svolgimento – nei modi che risulteranno legittimamente possibili – della funzione di guida finora a lui attribuita”). Dimostrati ragionevole perché, come sempre, alla fine tutto s’aggiusta”. Un tranello, non c’è che dire, costruito e dissimulato con invidiabile freddezza ed efficacia.
Francesco Maria Toscano
13/08/2013
 
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mototopo

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FRATTALUTTWAK


Era appena accaduto che già se ne parlava su twitter.
E quando leggerete queste righe ne avrete sentito parlare già un bel pò.
Luttwak ha detto che il governo italiano attuale può durare "anche mille anni" se, grosso modo, rinuncia al fiscal compact, al pareggio di bilancio, ricomincia a sostenere la domanda e se, necessario, esce dall'euro. Altrimenti, non ha senso che duri nemmeno una settimana.
Più o meno questo il concetto. Che, in termini generali, aveva preannunziato fin dal 1996, in verità.
Tralascio il contesto (c'era l'imbarazzante Gomes, convinto assertore dell'incrollabilità dello slogan "castacorruzioedebitopubblicobrutto" che faceva il "sufficiente ironico" e non vado oltre).
La cosa che fa piacere è che siamo in piena ipotesi frattalica: Luttwak è uno che non si (ci) risparmia la brutalità e il linguaggio diretto di chi viene per comandare, cosciente della forza che lo sostiene.
Esprime ciò che conviene agli USA senza mediazioni e con perentorietà.
Poco male, perchè, dato che siamo nella conferma frattalica, stavolta è ciò che conviene anche a noi.
Se son rose fioriranno ed allora a Luttwak seguiranno posizioni più ufficiali e concrete, e non è detto che, informalmente, non siano già in corso.
Adesso, con maggior chiarezza, si sta profilando il momento che precede il 25 luglio e l'8 settembre, cioè del rapido dissolvimento del regime del PUD€ e della sussidiarietà dell'Italia alla Germania.
Per riavere la democrazia non basta; occorre anche una sufficiente espressione di Resistenza che legittimi poi una classe di persone legittimata a sedersi in una nuova e vera Costituente, auspicabilmente di restauro della Costituzione del '48. Affinchè vigili, come abbiamo detto fin dall'inizio, perchè "tutto questo non si ripeta più".
Questo è ciò che già avevamo scritto il 3 dicembre 2012, nel post frattalico primigenio.

Ma occorre fare attenzione, perchè nulla è scontato.
Forze enormi, espresse dai recessi più profondi dello strapotere oligarchico del capitalismo che non accetta controlli. E che tenderà sempre a creare dei nuovi "stati di necessità" impadronendosi dell'azione dei governi affinchè impongano ai cittadini la sua volontà programmata.
In questo post avevo avvertito del pericolo: e dobbiamo affrontare la realtà nei termini in cui si prospetta e non in quelli ideali di una "liberazione" utopistica:
""Sto cominciando a maturare la convinzione che, in assenza di stalinismo alle porte, è impossibile replicare la stagione keynesiana-costituzionale post 1943.
Al massimo si potrà recuperare la flessibilità del cambio e una certa limitata cooperazione delle BC (sempre nei limiti dell'interesse bancario nazionale).
E sarebbe già tanto.
La democrazia redistributiva pluriclasse probabilmente è già morta, nel momento in cui è caduto il muro di Berlino (o giù di lì): senza una forza contraria e simmetricamente minacciosa i capitalisti si riprendono tutto il maltolto (secondo loro). E siccome il capitalismo si sviluppa per oligopoli sempre più grandi e transnazionali, non vedo come si possa trovare una forza capace di neutralizzare il loro dominio, in presenza delle loro strategie di manipolazione dell'informazione
."

Per questo, in quello stesso post, avevo mostrato le diversità di condizioni storico-economiche, umane e culturali, rispetto al contesto della II guerrra mondiale e, nel finale, abbozzato le linee pratiche di una democrazia oggi possibile:
Per compatibilità con l'ipotesi frattalica, aggiornata alla situazione mondiale attuale, direi che l'uscita da (questa) depressione-conflitto europeo sarà attuata seguendo il modello USA del momento. In questo sta l'analogia ripetitiva della Storia. Il tempo delle rivendicazioni di democrazia pluriclasse e della eguaglianza sostanziale è finito.
Quindi, è tanto più importante cogliere i segnali e l'evoluzione USA. Dalle nuove politiche Obamiane di sostegno alla ricerca e al reinsediamento manifatturiero, al moderato ritorno alla spesa sociale, al conflitto "finale" coi tea-party/Wall street, con la riedizione della repressione finanziaria e la riseparazione tra merchant e banche commerciali.Più tost che nient l'è megl' più tost.
L'alternativa è Cina=Europa (con meno prospettive). "
A dittatura euro-tedesca, per di più.

E questo avevamo detto nel primo post del blog sulle ragioni che ne hanno giustificato la nascita:
"...nell'intento di costruire il più possibile insieme una "mappa" per una nuova Costituente, tracciata nella consapevolezza e nella piena libertà di partecipazione del più grande numero possibile di persone, interessate alla "liberazione" della Costituzione del '48 dalle catene che, tristemente, sembrano, ora più che mai, vincolarla. E a noi i "vincoli" alla democrazia, specie se "esterni", non piacciono".
Teniamoci in contatto: potremmo avere bisogno di..."noi".



Pubblicato da Quarantotto a 08:00
 

mototopo

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NEL SOLITO SILENZIO STAMPA, NUOVE REGOLE EU PER I RISPARMIATORI. TIMORI ANCHE PER RISPARMI SOTTO I 100MILA EURO.

Se la banca fa bancarotta anche i suoi clienti avranno grandi problemi. L'attuale proposta EU dice che i clienti possono ritirare un max da 100 a 200 euro al giorno, se la banca fallisce. Questo stato puo' durare fino a 3 settimane. Chiunque stia programmando un acquisto maggiore deve pensarci per tempo, per avere il suo denaro.


Ecco i tre gentlemen che hanno progettato le regole per l'Unione Bancaria,
che sarà valida per i conti risparmio di ogni europeo:
Herman Van Rompuy (che nessuno ha eletto),
Dalia Grybauskaite (scelta dal 68.21 percento dei Lituani),
José Manuel Barroso (vedasi Van Rompuy).


Alla totale insaputa del pubblico, la EU fa passi concreti nel caso si verificasse un fallimento bancario. Alcune settimane fa, in un weekend ( qui ), è stato deciso di procedere al salvataggio delle banche; i risparmiatori oltre i 100.000 euro e gli azionisti e i titolari di bonds dovranno partecipare con un tributo obbligatorio al salvataggio bancario
(qui ).
Ora la presidenza lituana ha presentato i primi dettagli concreti su come sarà un salvataggio bancario, che sarà estremamente spiacevole anche per quei risparmiatori che in sicurezza credono, grazie alla assicurazione sul deposito, che riguarderà solo i "ricchi", ovvero gli investitori con piu' di 100mila euro.

La proposta lituana indica che se una banca va in bancarotta, anche i piccoli risparmiatori non potranno avere immediatamente il loro denaro. Essi dovranno invece attendere fino a 4 settimane - 20 giorni lavorativi - ed arrangiarsi solo per le piccole necessità: potranno infatti prelevare da 100 a 200 euro al giorno - non di piu'.
Il Consiglio EU sotto la direzione di un presidente eletto da nessuno in Europa, alias Herman Van Rompuy, aveva originariamente proposto di far attendere i risparmiatori 4 settimane prima che avessero il loro denaro.

Il Parlamento trovo' questa scadenza un po' troppo lunga e richiese che i depositi al di sotto dei 100.000 euro venissero pagati entro 5 giorni.

Poichè pero' tecnicamente tutto questo non è possibile - nessuna banca dispone di cosi tanto denaro reale- il compromesso dovrà essere questo: 20 giorni di attesa, in cui è possibile prelevare con bancomat, quotidianamente, dai 100 ai max 200 euro.


Ci si dovrà preoccupare di 3 settimane, come cita il giornale della Borsa, fino al 2020 , perchè gli ispettori nazionali semmai giungano a pensare se la faccenda non possa andare piu' velocemente. Nel caso in cui gli ispettori facessero attenzione agli investitori o reclutassero gli stessi principalmente da Russi armati, allora potrà andare piu' velocemente: dapprima 15 poi 10 e nel 2023 finalmente 7 giorni lavorativi



Questo sviluppo di fatto significa che anche per un risparmiatore che si affidasse oggi ciecamente a cio' che dicono Angela Merkel e Wolfgang Schäuble, ovvero che depositi al di sotto dei 100mila euro sono sicuri, dovrà pietire per avere i suoi risparmi. Se volete veramente avere tra le mani il vostro denaro, oppure ne avete bisogno per acquisti maggiori oppure avete una attività, che di solito ha delle uscite quotidiane ben maggiori di 100 euro, allora sarà bene che riflettiate su come poter disporre del vostro denaro se la banca finisce in bancarotta.



Il piano attuale indica che nel caso di un crollo bancario, nessuno potrà fare affidamento sulle affermazioni dello stato. Piuttosto verranno pronunciate "condizioni eccezionali", che faranno si, che anche i risparmiatori che in banca hanno meno di 100mila euro, dovranno contribuire con un tributo obbligatorio.

Il governatore della banca centrale lituana, Vitas Vasiliauskas, ha detto alla Reuters, di rendersi conto che le elezioni federali tedesche "potranno ritardare un po' il processo" , ma che l'"Unione Bancaria è una super-priorità della EU"


Non c'è unione invece sulla questione dell'importo che le banche dovrebbero pagare come sicurezza sui depositi. Qui la EU è in conflitto sprattutto su chi deve calcolare il rischio, rappresentato dalle singole banche e sulla cui entità si deve definire un importo.

Per i funzionari c'è stata una acutizzazione notevole nel documento mostrato: l'importo „dovrebbe“ definirsi in funzione del rischio, mentre in passato si diceva „puo'“ essere calcolato secondo il rischio. Che l'importo non "debba" essere calcolato in funzoine del rischio, come penserebbe ogni mente sana, dipende anche dal fatto che i governi nazionali in futuro dovrebbero essere esclusi dal calcolo del rischio.

Le banche vogliono regolare tra sè i rischi e lasciar definire il tutto alla EBA - ente di ispezione delle banche europee-, una istituzione che la belga Dexia , in un "test sullo stress" solo alcuni mesi fa prima del suo spettacolare crollo, aveva definito come istituto particolarmente affidabile.


I piani della EU per i primi crolli delle banche europee nel secolo dei derivati e delle turbo-speculazioni procedono...perchè il crollo diventi, soprattutto per i piccoli risparmiatori ed azionisti un test esistenziale per lo stress.

Questo perchè 3 settimane a battere i denti, soprattutto per i cittadini piu’ anziani, che hanno tutti i loro risparmi nelle banche, diventi d’obbligo. Il crollo di una banca per i risparmiatori è un processo altamente demoralizzante- secondo la proposta EU i risparmiatori dovranno aspettare solo settimanalmente, prima di rendersi conto se potranno o meno rivedere il loro denaro

La Eu vuole definire i dettagli piu’ importanti dell’Unione Bancaria entro questo anno
Si fa dura per i risparmiatori e, come sappiamo… non solo per quelli ricchi

 

emacoach

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NEL SOLITO SILENZIO STAMPA, NUOVE REGOLE EU PER I RISPARMIATORI. TIMORI ANCHE PER RISPARMI SOTTO I 100MILA EURO.

Se la banca fa bancarotta anche i suoi clienti avranno grandi problemi. L'attuale proposta EU dice che i clienti possono ritirare un max da 100 a 200 euro al giorno, se la banca fallisce. Questo stato puo' durare fino a 3 settimane. Chiunque stia programmando un acquisto maggiore deve pensarci per tempo, per avere il suo denaro.


Ecco i tre gentlemen che hanno progettato le regole per l'Unione Bancaria,
che sarà valida per i conti risparmio di ogni europeo:
Herman Van Rompuy (che nessuno ha eletto),
Dalia Grybauskaite (scelta dal 68.21 percento dei Lituani),
José Manuel Barroso (vedasi Van Rompuy).


Alla totale insaputa del pubblico, la EU fa passi concreti nel caso si verificasse un fallimento bancario. Alcune settimane fa, in un weekend ( qui ), è stato deciso di procedere al salvataggio delle banche; i risparmiatori oltre i 100.000 euro e gli azionisti e i titolari di bonds dovranno partecipare con un tributo obbligatorio al salvataggio bancario
(qui ).
Ora la presidenza lituana ha presentato i primi dettagli concreti su come sarà un salvataggio bancario, che sarà estremamente spiacevole anche per quei risparmiatori che in sicurezza credono, grazie alla assicurazione sul deposito, che riguarderà solo i "ricchi", ovvero gli investitori con piu' di 100mila euro.

La proposta lituana indica che se una banca va in bancarotta, anche i piccoli risparmiatori non potranno avere immediatamente il loro denaro. Essi dovranno invece attendere fino a 4 settimane - 20 giorni lavorativi - ed arrangiarsi solo per le piccole necessità: potranno infatti prelevare da 100 a 200 euro al giorno - non di piu'.
Il Consiglio EU sotto la direzione di un presidente eletto da nessuno in Europa, alias Herman Van Rompuy, aveva originariamente proposto di far attendere i risparmiatori 4 settimane prima che avessero il loro denaro.

Il Parlamento trovo' questa scadenza un po' troppo lunga e richiese che i depositi al di sotto dei 100.000 euro venissero pagati entro 5 giorni.

Poichè pero' tecnicamente tutto questo non è possibile - nessuna banca dispone di cosi tanto denaro reale- il compromesso dovrà essere questo: 20 giorni di attesa, in cui è possibile prelevare con bancomat, quotidianamente, dai 100 ai max 200 euro.


Ci si dovrà preoccupare di 3 settimane, come cita il giornale della Borsa, fino al 2020 , perchè gli ispettori nazionali semmai giungano a pensare se la faccenda non possa andare piu' velocemente. Nel caso in cui gli ispettori facessero attenzione agli investitori o reclutassero gli stessi principalmente da Russi armati, allora potrà andare piu' velocemente: dapprima 15 poi 10 e nel 2023 finalmente 7 giorni lavorativi



Questo sviluppo di fatto significa che anche per un risparmiatore che si affidasse oggi ciecamente a cio' che dicono Angela Merkel e Wolfgang Schäuble, ovvero che depositi al di sotto dei 100mila euro sono sicuri, dovrà pietire per avere i suoi risparmi. Se volete veramente avere tra le mani il vostro denaro, oppure ne avete bisogno per acquisti maggiori oppure avete una attività, che di solito ha delle uscite quotidiane ben maggiori di 100 euro, allora sarà bene che riflettiate su come poter disporre del vostro denaro se la banca finisce in bancarotta.



Il piano attuale indica che nel caso di un crollo bancario, nessuno potrà fare affidamento sulle affermazioni dello stato. Piuttosto verranno pronunciate "condizioni eccezionali", che faranno si, che anche i risparmiatori che in banca hanno meno di 100mila euro, dovranno contribuire con un tributo obbligatorio.

Il governatore della banca centrale lituana, Vitas Vasiliauskas, ha detto alla Reuters, di rendersi conto che le elezioni federali tedesche "potranno ritardare un po' il processo" , ma che l'"Unione Bancaria è una super-priorità della EU"


Non c'è unione invece sulla questione dell'importo che le banche dovrebbero pagare come sicurezza sui depositi. Qui la EU è in conflitto sprattutto su chi deve calcolare il rischio, rappresentato dalle singole banche e sulla cui entità si deve definire un importo.

Per i funzionari c'è stata una acutizzazione notevole nel documento mostrato: l'importo „dovrebbe“ definirsi in funzione del rischio, mentre in passato si diceva „puo'“ essere calcolato secondo il rischio. Che l'importo non "debba" essere calcolato in funzoine del rischio, come penserebbe ogni mente sana, dipende anche dal fatto che i governi nazionali in futuro dovrebbero essere esclusi dal calcolo del rischio.

Le banche vogliono regolare tra sè i rischi e lasciar definire il tutto alla EBA - ente di ispezione delle banche europee-, una istituzione che la belga Dexia , in un "test sullo stress" solo alcuni mesi fa prima del suo spettacolare crollo, aveva definito come istituto particolarmente affidabile.


I piani della EU per i primi crolli delle banche europee nel secolo dei derivati e delle turbo-speculazioni procedono...perchè il crollo diventi, soprattutto per i piccoli risparmiatori ed azionisti un test esistenziale per lo stress.

Questo perchè 3 settimane a battere i denti, soprattutto per i cittadini piu’ anziani, che hanno tutti i loro risparmi nelle banche, diventi d’obbligo. Il crollo di una banca per i risparmiatori è un processo altamente demoralizzante- secondo la proposta EU i risparmiatori dovranno aspettare solo settimanalmente, prima di rendersi conto se potranno o meno rivedere il loro denaro

La Eu vuole definire i dettagli piu’ importanti dell’Unione Bancaria entro questo anno
Si fa dura per i risparmiatori e, come sappiamo… non solo per quelli ricchi

grazie delle informazioni!! ;)
 

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