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Orban Sfugge alla Morte – Discorso alla Nazione sul Nuovo Ordine Mondiale
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27 luglio 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
Autore: Sergio Basile – Fonte: http://www.quieuropa.it/orban-sfugge-alla-morte-discorso-alla-nazione-sul-nuovo-ordine-mondiale/
Tutti protagonisti ed uniti contro l’ultima grande minaccia mondiale – Chiamata alla Nazione
L’Uomo della Sovranità Nazionale non ha peli sulla lingua di Sergio Basile

Orban – Discorso alla Nazione, a poche ore dall’Attentato scampato



Budapest – Cari amici lettori, per chi non l’avesse ancora capito l’Europa sta vivendo il periodo più buio della sua millenaria storia… Il più buio anche perchè il più occultato e mistificato (quanto dissacrante ed asfissiante). Insomma viviamo in una prigione totale e molti ancora non se ne rendono conto, plagiati dai media di regime. Tutti i fantasmi che qualcuno pensava fossero stati fugati – sulla scia di testi di storia completamente distorti, falsi ed alterati – stanno prendendo corpo, e sotto le mentite spoglie di agnelli che lavorano per una presunta e miracolistica unificazione europea, i mostri e gli spettri più cupi del passato stanno tornando minacciosamente a galla per una sorta di attacco finale ai popoli. L’attentato – perchè di attentato si tratta! - a Viktor Orban, in tal senso, sembra essere unito a un doppio filo rosso con questa tesi, che qualcuno – erroneamente – bollerà come “complottista”, ma che alla fine è la pura e semplice realtà dei fatti. Negli ultimi giorni, non dimentichiamolo, in Ungheria era stato chiuso l’ufficio del Fondo Monetario Internazionale. Sarà stata una strana coincidenza? Per molti no! Sarà una strana coincidenza il fatto che il Bilderberg abbia affrontato il “problema Ungheria” nell’ultimo suo incontro? Mah!!! Certo, vietare gli OGM e puntare sulla rinazionalizzazione della Banca Centrale non sono cose da poco! Che dite!

L’Incidente-Attentato
Come raccontato (vedi articolo in allegato - Venerdì 26 Luglio) nel pomeriggio di ieri, in Romania, il convoglio che accompagnava il Primo Ministro unhgherese Viktor Orbán, in viaggio verso la Balvanyos Summer University, con tanto di poliziotti rumeni a scorta del convoglio, ha subito un gravissimo incidente-attentato. Tra i feriti, il Console Generale ungherese in Csíkszereda, ed altri 4 “fidati uomini del Premier”. Rimasto miracolosamente illeso il Premier.

L’Uomo della Sovranità
Ma l’uomo della sovranità e dell’indipendenza per antonomasia, l’uomo che ha osato – tra l’altro – come detto vietare i distruttivi OGM nel proprio Paese (e la voglia di trasferirsi a vivere in Ungheria a questo punto è davvero tanta, anche per chi scrive) l’uomno che è diventato un esempio e modello per centinaia di milioni di europei schiacciati, sviliti e distrutti dall’usura internazionae e dal golpe masso-mafioso dei poteri occulti che dominano l’Europa, nelle ultime ore ha preso la situazione di petto ed ha parlato alla Nazione in diretta TV. Senza alcun pelo della lingua Orban ha esordito parlando del Nuovo Ordine Mondiale e di cosa gli stati devono fare per liberarsi da questo diabolico cancro mondialista, proteso a distruggere non solo le nazioni e le costituzioni, ma le famiglie, “la Famiglia“, e gli stessi uomini. Come? Sovvertendo la natura e la società in nome del “progresso”; distruggendo il creato (vedi OGM, per l’appunto) e modificando lo stesso DNA umano; creando debiti fittizi ed inestinguibili e iniziando più o meno in tutto il mondo (vedi paradigma Siriano, per tutti), guerre senza fine e logica. Guerre spacciate per missioni di Pace e missioni per “l’esportazione della democrazia”. Cosiddette “primavere”. Più simili però a gelidi e taglienti Inverni.

L’Abbraccio con la Nazione – Tutti protagonisti, cittadini e idee
Ma Orban nell’occasione ha chiamato a raccolta tutta la Nazione, tutti gli Ungheresi di buona volontà, sono stati chiamati a dare il proprio contributo in termini pratici e di idee per contrastare il male assoluto che vuol distruggere e schiavizzare la Nazione, come fatto già con la Grecia ed in buona parte con Spagna, Portogallo, Irlanda, Cipro, Italia. Guardacaso le nazioni a più antica tradizione cristiana. Anche questo qualcuno lo chiama caso!? Orban, scampata la morta per miracolo, ha ammonito del fatto che ogni idea proveniente dal popolo e dagli amici della nazione, dotata di senso pratico e spessore morale e/o legale sarà ben accetta per il governo e diventerà la protagonista principale delle sue politiche, per il bene del popolo. Una sorta dinuovo, fantastico e rivoluzionario modello di università a cielo aperto, libera e aperta come mai.

Lezione di Storia
Orban, nella sua compita e puntuale digressione sul pericolo ed il male concreto del Nuovo Ordine Mondiale in via di completamento ha affrontato il tema anche dal punto di vista storico, ricordando agli Ungheresi – accorti per l’occasione da tutta la Nazione – come nel 1918 il percorso fu segnato dall’ascesa degli Stati Uniti e dal formarsi di nuovi equilibri mondiali, guidati da poteri occulti. Le Guerre mondiali – ha notato in pratica il Prermier - portarono all’instaurazione di un “Nuovo Mondo” in Europa. Non a caso – aggiungiamo – il 1943 fu l’anno del colpo di stato angloamericano ai danni dell’Italia (come raccontato negli ultimi articoli dedicati a MUOS ed F35 – vedi allegati), ”Nel 1990 – ha poi continuato il Premier ungherese - l’impero sovietico ha cessato di esistere nel mondo bipolare e gli Stati Uniti si sono imposti all’Europa in una posizione dominante”. Per il vero – aggiungiamo – il golpe USA-CIA nel Vecchio Continente(come detto in più articoli – vedi allegato) iniziò con il Piano Kalergi, ancor prima della nascita dell’UE. Ma questa è una storia di cui già abbiamo detto. Orban nel suo intervento ha poi parlato di due principali difetti/errori (orrori) fatali all’Europa di oggi: ilcentralismo europeista che ha preso in contropiede molti popoli che non immaginavano una tale deriva, nonché il sistema di moneta comune, apripista della cosiddetta “crisi”. Beh, non ci resta che gridare: “Forza Orban! Gorza Ungheria! L’Italia e gli Italiani ora hanno un modello da seguire. E non esistono più alibi e mezze misure per nessuno! Né per la politica, né per la cosiddetta “antipolitica”. A buon intenditor…
Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)
 

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Ungheria prossima destinazione? (Se Orban non fa la fine di Heider…)
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28 luglio 2013 |
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Autore Alberto Medici | Stampa articolo

Questa estate un amico che passa da anni le vacanze in Ungheria ci ha invitato ad andare con lui e la sua famiglia. Nella zona ad ovest del paese, quella più vicina da raggiungere dall’Italia, in particolare dal nordest dove ci troviamo noi, i prezzi sono molto contenuti, la distanza è tutto sommato accettabile (4 ore d’auto), e la vita presenta comunque molte comodità: ad esempio, pur essendo in una zona di collina un po’ isolata dal centro del paese, l’ADSL arriva e la disponibilità di banda è maggiore che in certe zone d’Italia. Ma la cosa che più ci ha stupito è che questo amico ci ha fatto vedere le foto della casetta che sta pensando di comprare: semplice, due piani con un po’ di giardino, arredata… meno di 40.000 €!!!! Pensando che in centro a Padova con quei soldi ci compri un garage (se va bene), la cosa ha suscitato un certo interesse. Pensate che ci sono moltissimi austriaci che hanno comprato casa in Ungheria, ci abitano, ma non perchè sono in pensione: continuano a lavorare in Austria, ma fanno i pendolari giornalieri transfrontalieri.
Siccome la notizia (o meglio: “non” notizia, visto che i nostri mezzi di informazione si affannano a dire di tutto, fuorchè quello che veramente conta) è che il premier ungherese Orban, il riformatore, secondo alcuni il “dittatore” (Ungheria: svolta autoritaria, anche Fanghiglia Cristiana allineata col mainstream, incurante che lui sia per la difesa della famiglia tradizionale), avrebbe avuto un incidente durante una visita in Romania, è tornata subito alla mente la storia dell’emergente leader politico austriaco Heider, anche lui vittima (con successo però quella volta) di un incidente stradale, incidente che presentava alcune anomalie che fanno pensare ad un attentato. Eh sì, perchè anche lui, come Orban adesso, costituiva una seria minaccia per l’Ordine Mondiale, anche lui era stato etichettato come nazista (si sa, se non vuoi cedere i poteri a qualcun altro la prima accusa che ti fanno è di essere nazionalsocialista) da quei poteri forti che, dietro le quinte, manovrano e controllano, attraverso la finanza principalmente, le sorti di miliardi di esseri umani. E che ogni volta che un capo di stato, a volte anche un burattino da loro messo a capo da una nazione alza la testa e vuole fare di testa propria, se non riescono a convincerlo con le buone, passano alla eliminazione diretta, come spiegato bene da John Perkins.
Cosa ha fatto Orban per meritarsi tanta attenzione? La lista è lunga, ma sicuramente:
al primo posto ci metterei la restituzione anticipata del debito al FMI (ma come? Un creditore non è contento se gli vegono restituiti i soldi in anticipo?
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poi la conseguente richiesta al FMI di andarsene dall’Ungheria;
ma forse una delle cose peggiori è stata la messa al bando di tutti gli OGM dall’Ungheria;
non trascurerei neanche l’aver fissato un’unica aliquota delle tasse al 16% (eh già! Senza il torchio delle tasse come si fa a tenere la popolazione sottomessa? Ecco che i mondialisti questa cosa non la mandano giù, anche perchè se uno stato dimostra che lo si può fare, questo può fare da miccia per innescare la stessa cosa anche per gli altri popoli, che potranno dire: perchè gli ungheresi sì e noi no?);
o forse anche dettagli di minore portata ma altamente simbolici come il premio ad un archeologo antisemita, chiaro segnale di indioendenza culturale e di capacità di ribellarsi al pensiero dominante.
Insomma, il tipo di leader che tutti desideremmo avere, nel nostro paese, al posto dei burattini del FMI, della BCE, del WTO. Con la speranza che non gli succeda un incidente aereo come successe al governo polacco qualche anno fa, reo di non voler introdurre l’euro e di aver dichiarato una bufala il vaccino per l’aviaria.
Consiglio Orban, coetaneo di un altro presidente che si sta mettendo contro la finanza internazionale, quel Rafael Correas di cui ho parlato qui: non prenda aerei, signor presidente. E faccia sorvegliare da vicino la sua famiglia e i suoi 5 figli. Per avidità e sete di potere questi mondialisti sono disposti a tutto.
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Il Procuratore Generale Tarquini spiega la truffa di Bankitalia
Visto su http://sebastianoscrofina.blogspot.c...-tarquini.html
Tratto da “La banca, la moneta e l’usura – La Costituzione tradita”, di Bruno Tarquini
[*], già Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello dell'Aquila (ed. Controcorrente, Napoli 2001)

"Le anomalie di un bilancio […] la Banca d’Italia, nei propri bilanci, iscrive tra le poste passive la moneta che immette in circolazione. Questo ritiene di poter fare in virtù di un mero gioco di parole, che si risolve in definitiva in una presa in giro del popolo, sfruttando in modo truffaldino la formula che ancora si trova scritta sulle banconote (“Lire centomila – pagabili a vista al portatore” – firmato “Il Governatore”) e che, oggi, non avrebbe più alcuna ragione di essere, perché non significa nulla [1].
Infatti si tratta di un’obbligazione che l’istituto bancario si assumeva nel passato (nel tempo, cioè, in cui vigeva la convertibilità del biglietto di banca in oro) di convertire appunto la carta moneta nel metallo prezioso che ne costituiva la garanzia (base aurea).
Nei tempi attuali, in cui quella convertibilità è stata abolita ed è stato imposto il corso forzoso della moneta cartacea, quella “promessa di pagamento a vista” ha perduto ogni contenuto e non può, quindi, avere alcun valore. Tuttavia la Banca d’Italia ritiene ancora di potersene avvalere, confidando che la mera apparenza, che ancor oggi conservano i biglietti di banca, di cambiali a vista, e quindi formalmente di debito, le possa consentire legittimamente di considerare la moneta immessa in circolazione come una propria passività da iscrivere in bilancio tra le poste passive. Ed è noto come l’aumento artificioso del passivo, in un bilancio societario, determini un illecito annullamento dell’attivo [2].

Quindi l’Istituto di Emissione immette in circolazione banconote che sono non solo prive di alcuna copertura (neanche parziale) o garanzia, ma anche strutturate come false cambiali, che da un lato offrono una parvenza di legalità alla loro iscrizione nel passivo dell’azienda, dall’altro costituiscono un “debito inesigibile”, come affermano le stesse autorità monetarie, inventando una fattispecie giuridica di cui facilmente si può misurare l’assurdità. A parte, infatti, che la inesigibilità non può che riguardare il credito (perché è questo che, caso mai, non può essere esatto), con la formula del “debitore inesigibile” si fa decidere allo stesso debitore di non pagare il debito.
Una cosa è dire che “il credito” è inesigibile perché il debitore non può pagare, altra cosa è invece dire che esso è inesigibile perché il debitore (la Banca Centrale) per legge ha la garanzia di non dover pagare.
Riassumendo, delle due l’una: o la Banca d’Italia non è proprietaria della moneta al momento dell’emissione (come hanno affermato i rappresentanti del governo rispondendo alle interrogazioni parlamentari) ed allora appare del tutto ingiustificato che ne tragga un utile, tanto più che la banca stessa assume di essere debitrice dei simboli monetari emessi, così da iscriverli come posta passiva nel proprio bilancio; oppure la Banca Centrale (contrariamente a quanto dichiarato dai due Sottosegretari di Stato) è proprietaria di quella moneta e con giustificazione (solo apparente) ne ritrae un utile dal suo prestito al sistema economico nazionale, ma allora assume i contorni di un fatto illecito far figurare come poste passive operazioni che sono invece indubbiamente attive."


Note:
[*] Bruno Tarquini è nato ad Avezzano (L’Aquila) nel 1927. Laureatosi in giurisprudenza nel 1948 presso l’Università di Roma, è entrato giovanissimo in magistratura, percorrendone tutti i gradi. E’ stato pretore a Roma e, dal 1955, al Tribunale di Teramo, prima come giudice, poi come presidente; nel 1986 è stato trasferito alla Corte d’Appello dell’Aquila, dove ha svolto le funzioni di presidente della sezione penale e della Corte d’Assise di secondo grado, infine, nel 1994, è stato nominato Procuratore Generale della Repubblica presso la stessa Corte d’Appello. Gli studi giuridici e l’attività professionale non gli hanno impedito di alimentare le sue curiosità intellettuali, con particolare riguardo alla storia.
[1] Provi il cittadino a presentarsi ad uno sportello qualsiasi della Banca d’Italia, esibisca una banconota contenente quella (ormai inutile) promessa di pagamento e chieda di essere “pagato a vista”. E’ probabile che venga preso per matto!
[2] Sarebbe di certo giuridicamente infondato sostenere la legittimità della indicazione nel passivo della moneta al momento della emissione (ed a maggior ragione durante la sua circolazione), facendo ricorso a quanto stabilisce l’art.2424 del codice civile, secondo il quale il bilancio delle società per azioni deve indicare nel passivo (tra l’altro) anche “il capitale sociale al suo valore nominale…”, poiché non vi è alcun dubbio che nella massa di moneta creata e messa in circolazione dalla Banca Centrale non può sicuramente identificarsi il capitale sottoscritto e depositato dagli azionisti (“partecipanti”), dei quali costituisce un credito e, quindi, per la società un debito. Quella moneta la stessa Banca d’Italia – come si dirà più oltre – la definisce “merce”.


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se son rose fioriranno,ma se son cachi............................. e lo sforzo continua:Dbutta le chiappe oltre l'ostacolo, ma ocio a dove.....................................atterri;) .
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Soros: "Gli stati europei hanno perso 3000 miliardi di Euro di Signoraggio"!

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crimibank
Inviato il 13/4/2012, 14:58 0
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Per il noto finanziere, politico e filosofo Ungherese naturalizzato USA, la crisi dell’euro sta volgendo al peggio. Le operazioni di rifinanziamento a lungo termine della BCE (LTRO) hanno solo temporaneamente bloccato un’incipiente crisi del credito, ma i problemi restano sul tappeto. Il divario tra paesi creditori e debitori continua ad allargarsi, e la crisi, secondo Soros, sta entrando nella fase letale.

Perché? Grazie alle operazioni LTRO di Mario Draghi, le banche spagnole e italiane si sono impegnate in un arbitraggio molto redditizio e a basso rischio, prendendo a prestito all’1% dalla BCE per poi acquistare i titoli sovrani del proprio paese, a rendimenti più elevati.

D’altra parte, il trattamento preferenziale riservato alla BCE sulle obbligazioni Greche in suo possesso, ha scoraggiato gli altri investitori dal detenere debito sovrano.

Se continua così per qualche anno ancora, dice Soros, diventa possibile un crollo della zona euro, che lascerebbe le banche centrali dei paesi creditori con grandi crediti insoluti difficili da far valere, nei confronti delle banche centrali dei paesi debitori. Soros continua:



La Bundesbank ha visto il pericolo. E ora sta facendo una campagna contro l’espansione indefinita della massa monetaria, e ha iniziato a prendere provvedimenti per limitare le perdite che subirebbe in un crollo. Questo sta creando una profezia autoavverante: una volta che la Bundesbank inizia a stare in guardia contro un crollo, tutti dovranno fare lo stesso. I mercati stanno cominciando a riflettere questo comportamento.


La Bundesbank sta anche stringendo il credito a casa propria. Questa sarebbe la giusta politica se la Germania fosse un paese indipendente, ma i membri fortemente indebitati della zona euro hanno fortemente bisogno del rafforzamento della domanda della Germania per evitare la recessione. Senza questo, il patto fiscale della zona euro, approvato lo scorso dicembre, non può assolutamente funzionare. I paesi fortemente indebitati o non riusciranno ad attuare le misure necessarie o, se lo faranno, non riusciranno a raggiungere i propri obiettivi a causa del crollo della domanda. In entrambi i casi, i rapporti di debito saliranno, e il divario di competitività con la Germania si allargherà…. La trappola della deflazione da debito minaccia di distruggere un’unione politica ancora incompleta. L’unico modo per sfuggire alla trappola è quello di riconoscere che le attuali politiche sono controproducenti e operare un cambiamento.



Ecco alcune linee guida proposte da Soros:



In primo luogo, le norme che disciplinano la zona euro hanno fallito e hanno bisogno di una revisione radicale. Difendere uno status quo che è impraticabile non fa che peggiorare le cose.



In secondo luogo, la situazione attuale è fortemente anomala, e richiede delle misure eccezionali per ritornare alla normalità.



Infine, le nuove regole devono tener conto della stabilità dei mercati finanziari.

Sul primo punto, Soros si riferisce ad alcuni difetti evidenti del patto fiscale, che dovranno essere modificati:



Il patto dovrebbe considerare anche i debiti commerciali e finanziari e nel bilancio pubblico si dovrebbe distinguere tra investimenti che pagano e spesa corrente. Per evitare truffe, quello che si qualifica come investimento dovrebbe essere soggetto ad approvazione da parte di un’autorità Europea. Una Banca Europea allargata per gli investimenti potrebbe quindi cofinanziare gli investimenti.



Sul secondo punto, Soros reputa necessarie, per tornare alla normalità, alcune nuove misure straordinarie:



Le regole di bilancio dell’UE impongono agli Stati membri di ridurre il loro debito pubblico ogni anno di un ventesimo della somma che supera il 60 per cento del prodotto interno lordo. Propongo che gli Stati membri congiuntamente premino l’acquisizione di tale obbligo. Essi hanno trasferito alla BCE i propri diritti di signoraggio, per un valore che, secondo Willem Buiter di Citibank e la Huw Pill di Goldman Sachs, ammonta a circa 2000-3000 miliardi di euro. La BCE potrebbe utilizzare una società veicolo (Special Purpose Vehicle), proprietaria di tali diritti di signoraggio, per finanziare il costo dell’acquisto delle obbligazioni, senza violare l’articolo 123 del Trattato di Lisbona.
 

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