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tontolina

Forumer storico
In Macedonia scontri a fuoco tra gruppo armato e forze di sicurezza: il bilancio è di 22 morti

10 maggio 2015



Gli scontri a fuoco tra uomini armati e forze di sicurezza sono iniziati all'alba di ieri a Kumanovo (dove il 9 giugno 1999, veniva siglato l'accordo che concludeva la guerra del Kosovo), e secondo la ministra dell'interno macedone, Gordana Jankulovska, l'obiettivo di tale «gruppo terrorista» di circa settanta uomini, infiltratosi in Macedonia da un non meglio precisato «Paese vicino», sarebbe quello di utilizzare l'attuale instabile situazione politica in Macedonia per effettuare attacchi alle istituzioni del Paese.
Nel paese è stato proclamato il lutto nazionale, mentre è stata annullata una gara ufficiale di maratona prevista per oggi nella capitale Skopje.



Grave crisi politica in Macedonia
Gli incidenti arrivano a tre settimane dall'incursione di un gruppo armato di albanesi arrivati dal Kosovo, che hanno preso rapidamente il controllo di un commissariato alla frontiera Nord macedone, reclamando la creazione di uno Stato albanese sul territorio della Macedonia.


In Macedonia scontri a fuoco tra gruppo armato e forze di sicurezza: il bilancio è di 22 morti - Il Sole 24 ORE
 
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tontolina

Forumer storico
chissà da dove passerà... di certo gli USA si sono già mossi per impedire che la macedonia sia un transito.....

sabato, maggio 9th, 2015 | categoria: In breve, Senza categoria
Riprende la partita South Stream, chiesto il riavvio a Saipem


Riprende la partita South Stream, chiesto il riavvio a Saipem | Online-News
Ricomincia la partita a scacchi su South Stream, il gasdotto che potrebbe collegare il Mar Nero all’Europa saltando l’Ucraina, un progetto fortemente voluto dalla Russia e osteggiato dagli Stati Uniti che non vogliono eccessiva indipendenza energetica del Vecchio Continente.



L’ultima mossa è di Gazprom: dopo aver comprato dai soci, Eni compresa, tutte le quote dell’opera bloccata dalle tensioni con l’Ue proprio sull’Ucrania, ora ha comunicato a Saipem – controllata del cane a sei zampe e principale partner industriale del progetto – di riprendere i lavori. Tecnicamente Saipem ha «ricevuto notifica dal cliente South Stream Transport Bv della revoca della sospensione dei lavori» e della richiesta di riprendere «le operazioni per la costruzione del gasdotto offshore nel Mar Nero». Lo afferma una nota della controllata Eni, che non aggiunge altro.

Anche perchè la partita è molto complessa: quella di Gazprom attraverso South Stream Transport è certamente una scelta legata soprattutto alle pesantissime penali che i russi rischiano di pagare non realizzando l’opera. Insomma prende tempo, prima che si vada a un contenzioso legale molto delicato. Ma può anche essere il segno che davvero Mosca voglia realizzare il progetto, magari sostituendo Serbia e Bulgaria, con la seconda che anche formalmente aveva creato problemi alla prosecuzione del progetto, con la Grecia. È un’ipotesi abbastanza fantasiosa emersa nelle ultime settimane: arrivato in Grecia il gasdotto potrebbe avere approdo solo in Italia e senza il via libero politico della Ue difficilmente se ne può fare qualcosa. Ma le difficoltà finanziarie di Atene e il possibile avvicinamento a Putin hanno aperto anche questo scenario. In ogni caso la capogruppo Eni è uscita senza danni dall’operazione: con la cessione della sua quota nel progetto del gasdotto ha incassato quanto già investito (sui 300 milioni) più un interesse di circa il 10%.
Ma il punto sicuramente più controverso riguarda proprio Saipem: la controllata avrebbe dovuto essere il principale costruttore del gasdotto, con contratti per un valore di quasi 2,5 miliardi, regolarmente sottoscritti e validi. Ecco allora che Gazprom dice formalmente di voler riaprire il cantiere (due navi ‘italianè sono ancora nel Mar Nero con noleggio pagato dal committente russo) e tutto ricomincia da capo.
 

kavaje

Nuovo forumer
chissà da dove passerà... di certo gli USA si sono già mossi per impedire che la macedonia sia un transito.....

sabato, maggio 9th, 2015 | categoria: In breve, Senza categoria
Riprende la partita South Stream, chiesto il riavvio a Saipem


Riprende la partita South Stream, chiesto il riavvio a Saipem | Online-News
Ricomincia la partita a scacchi su South Stream, il gasdotto che potrebbe collegare il Mar Nero all’Europa saltando l’Ucraina, un progetto fortemente voluto dalla Russia e osteggiato dagli Stati Uniti che non vogliono eccessiva indipendenza energetica del Vecchio Continente.



L’ultima mossa è di Gazprom: dopo aver comprato dai soci, Eni compresa, tutte le quote dell’opera bloccata dalle tensioni con l’Ue proprio sull’Ucrania, ora ha comunicato a Saipem – controllata del cane a sei zampe e principale partner industriale del progetto – di riprendere i lavori. Tecnicamente Saipem ha «ricevuto notifica dal cliente South Stream Transport Bv della revoca della sospensione dei lavori» e della richiesta di riprendere «le operazioni per la costruzione del gasdotto offshore nel Mar Nero». Lo afferma una nota della controllata Eni, che non aggiunge altro.

Anche perchè la partita è molto complessa: quella di Gazprom attraverso South Stream Transport è certamente una scelta legata soprattutto alle pesantissime penali che i russi rischiano di pagare non realizzando l’opera. Insomma prende tempo, prima che si vada a un contenzioso legale molto delicato. Ma può anche essere il segno che davvero Mosca voglia realizzare il progetto, magari sostituendo Serbia e Bulgaria, con la seconda che anche formalmente aveva creato problemi alla prosecuzione del progetto, con la Grecia. È un’ipotesi abbastanza fantasiosa emersa nelle ultime settimane: arrivato in Grecia il gasdotto potrebbe avere approdo solo in Italia e senza il via libero politico della Ue difficilmente se ne può fare qualcosa. Ma le difficoltà finanziarie di Atene e il possibile avvicinamento a Putin hanno aperto anche questo scenario. In ogni caso la capogruppo Eni è uscita senza danni dall’operazione: con la cessione della sua quota nel progetto del gasdotto ha incassato quanto già investito (sui 300 milioni) più un interesse di circa il 10%.
Ma il punto sicuramente più controverso riguarda proprio Saipem: la controllata avrebbe dovuto essere il principale costruttore del gasdotto, con contratti per un valore di quasi 2,5 miliardi, regolarmente sottoscritti e validi. Ecco allora che Gazprom dice formalmente di voler riaprire il cantiere (due navi ‘italianè sono ancora nel Mar Nero con noleggio pagato dal committente russo) e tutto ricomincia da capo.
Passera dal albania...........:D:D:D
 

tontolina

Forumer storico
Passera dal albania...........:D:D:D
albania che per garantirsi il passaggio
ha già cominciato la guerriglia contro la macedonia


ma non è solo quello

ma anche il metodo Soros declinato ... chissà che colore avrà? oppure usarà anche qui gli ombrelli?
Intanto in Macedonia: il 17 Maggio Ci Sarà una “coloratissima” Manifestazione delle Opposizoini

Intanto in Macedonia: il 17 Maggio Ci Sarà una "coloratissima" Manifestazione delle Opposizoini - Rischio Calcolato
 

tontolina

Forumer storico
albania che per garantirsi il passaggio
ha già cominciato la guerriglia contro la macedonia


ma non è solo quello

ma anche il metodo Soros declinato ... chissà che colore avrà? oppure usarà anche qui gli ombrelli?
Intanto in Macedonia: il 17 Maggio Ci Sarà una “coloratissima” Manifestazione delle Opposizoini

Intanto in Macedonia: il 17 Maggio Ci Sarà una "coloratissima" Manifestazione delle Opposizoini - Rischio Calcolato


Terra dei Pazzi, sta cambiando qualche cosa, ...forse. - Rischio Calcolato

In Macedonia, invece, pare che la “rivoluzione color merda” che era in pectore, abbia avuto un brusco stop.
Un certo numero di persone armate, che si recavano da quelle aprti a fare danni, i rappresentati del pololo “illirico” (cosa?) sono stati arrestati.
I giornaloni italiani parlano di costoro come di un gruppo “di attivisti per i diritti umani“.
Vediamoli, alcuni di questi poveri verginelli.
Sami Ukshini detto “Comandante Sokoli”, la cui famiglia ha svolto un ruolo storico in seno all’ UÇK.
Rijai Bey, ex guardia del corpo di Ramush Haradinaj (lui stesso trafficante di droga, capo militare del dell’UÇK e poi Primo Ministro del Kosovo. Fu processato due volte dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia per crimini di guerra, ma assolto perché 9 testimoni cruciali furono uccisi durante il suo processo).
Dem Shehu, attuale guardia del corpo del leader e fondatore del partito BDI albanese, Ali Ahmeti.
Mirsad Ndrecaj detto il “Comandante della Nato”, nipote di Malic Ndrecaj comandante della 132ma Brigata dell’ UÇK.
Un bel gruppo di simpatici “attivisti”, molto legati all’Albania, al traffico di droga e , soprattutto , agli USA.
Ecco alcuni dei nostri eroi mentre tengono un “briefing” sui diritti umani, in Kosovo.
A quel punto , tenendo conto del fatto che si è dovuto impiegare l’esercito per catturarli dopo averli stanati a suon di bombe, appare chiari che non ci vuole un genio a capire chi sono gli escutori e chi sono i mandanti, ovvero gli USA.
I problemi della Macedonia, ovvero il fatto che trattasi di uno stato del tutto artificiale, composto da etnie diverse rimane, ma gli ardori dei “rivoltosi color merda” sono diminuiti.
Il vento è cambiato, forse e sta soffiando verso est, stavolta.
 

tontolina

Forumer storico
Fallisce il golpe USA in Macedonia

di Thierry Meyssan
La Macedonia ha appena messo in condizione di non nuocere un gruppo armato di cui sorvegliava i mandanti da almeno otto mesi. Ha così evitato un nuovo tentativo di colpo di stato, pianificato da Washington per il 17 maggio. Si trattava di allargare alla Macedonia il caos già installato in Ucraina al fine di impedire il passaggio di un gasdotto russo verso l’Unione europea.

Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 13 maggio 2015


Fallisce il golpe USA in Macedonia, di Thierry Meyssan
 

tontolina

Forumer storico
Saipem, Gazprom va avanti su Turkish Stream nonostante ostacoli

mercoledì 3 giugno 2015 09:38





MOSAC/ANKARA, 3 giugno (Reuters) - Il gigante energetico russo Gazprom prevede di iniziare questo mese la costruzione del gasdotto che porterà il metano dalla Russia in Europa senza passare dall'Ucraina e che, approdando in Turchia, è stato ribattezzato Turkish Stream.

Lo riferiscono fonti della compagnia anche se non c'è alcun accordo definitivo con Ankara e bisogna affrontare l'opposizione Ue.
L'Unione europea è infatti determinata a ridurre la sua dipendenza energetica dalla Russia, mentre la Turchia chiede forti sconti sul gas per partecipare al nuovo gasdotto.
In questa situazione la Russia può pagare a caro prezzo i propri sforzi di trovare vie alternative di approvvigionamento di gas per l'Europa, il suo mercato più grande, evitando il passaggio dall'Ucraina, e addirittura rischia che quest'ambizione non possa realizzarsi.
Lo scorso dicembre la Russia ha cancellato il progetto del gasdotto South Stream, che avrebbe fornito il gas verso l'Europa meridionale senza attraversare l'Ucraina, a causa delle obiezioni Ue legate a ragioni concorrenziali.
Mosca ha quindi annunciato il progetto di costruzione di una condotta alternativa che arrivi in Turchia anziché in Bulgaria con l'obiettivo di fornire 63 miliardi di metri cubi di gas all'anno, 47 miliardi dei quali in Europa, entro il 2020.
L'italiana Saipem parteciperà per lo costruzione del tratto off shore.
Secondo due fonti Gazprom potrebbe iniziare la posa del gasdotto sotto il Mar Nero entro la fine di giugno.
Gazprom non ha voluto commentare.
 

tontolina

Forumer storico
Saipem conferma possibile aumento capitale, perde il 13% in Borsa



Articolo pubblicato il: 04/06/2015
Saipem conferma la possibilità di un aumento di capitale alle porte e crolla in Borsa. La società ha comunicato, su richiesta della Consob dopo le indiscrezioni riportate stamani da un quotidiano economico finanziario, che "nell'interesse di tutti gli azionisti, ha da tempo in corso la valutazione di diverse opzioni di rifinanziamento a supporto della strategia industriale, anche nella prospettiva di un diretto ricorso al mercato. Al momento nessuna di queste opzioni finanziarie è all'attenzione del consiglio di amministrazione".


Il titolo, dopo la conferma della società, ha toccato nuovi minimi in Borsa. Le azioni, sotto pressione dall'avvio della seduta sulla scia delle indiscrezioni, cedono il 10,12% a 10,66 euro, chiudendo la seduta con -13,57%


Oggi flettono anche i prezzi del greggio (il contratto più scambiato sul Light Crude al Nymex, con consegna a luglio, cede 0,99 dollari a 58,63): gli altri petroliferi in piazza Affari segnano cali inferiori (Tenaris -2,61% ed Eni -0,86%). Cospicui i volumi, con 16,1 mln di pezzi scambiati, il massimo da metà aprile.
 

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