Che dire?...passata la sbornia da QE € con tassi inverosimili, si è tornati ad un primo e necessario livello di decenza in termini di rischio/rendimento, poi credo che questo sia un primo step, a cui più avanti (qualche mese?...FED?...tensioni geo-politiche)...seguirà una possibile seconda ondata di salita dei rendimenti, se non altro per il Bund, che dovrebbe arrivare nella forchetta 1-1,25% almeno.
Molto dipenderà da come verrà digerito il primo rialzo FED quando sarà fatto, anche se credo che almeno il primo rialzo sarà di entità molto misurata, giusto per tastare il polso agli investitori e ai mercati dopo 6 anni di zero assoluto.
Sono curioso di vedere quanto impatterà sui titoli gov europei e giapponesi il rialzo FED, cioè con che grado di contagio arriverà a colpire.
Il t-note me lo aspetto sulla soglia del 3% per fine anno e li capiremo se e quanta liquidità drenerà dall'equity, anche e soprattutto in prospettiva 2016.
A mio avviso il rialzo dei tassi globali governativi ha a che fare con tre fattori importanti di cui due evidenti ed uno meno evidente.
Il primo effetto ha sicuramente a che fare con il potenziale rialzo dei tassi americani che non può avere un impatto globale sulla curva de tassi visto che solitamente nelle politiche monetarie gli USA sono dei leading indicator.
Il secondo effetto ha sicuramente a che fare con il QE europeo e con l'innalzamento delle aspettative inflazionistiche che i tassi legati all'inflazione hanno mostrato con forza. Inflazione più alta solitamente porta ad un aumento del prezzo delle obbligazioni governative.
Questi due fattori quanto possono pesare sul prezzo delle obbligazioni governative? Difficile fare una previsione ma certamente il recupero dei bond europei non poteva non avvenire visto che comunque le obbligazioni tedesche avevano raggiunto livelli nettamente a quelle giapponesi che vengono da decenni di deflazione e quella italiana era sotto le obbligazioni USA che ci può stare sulla crescita ma non per le dimensioni del debito.
A questo va aggiunto a mio parere il fattore liquidità e volatilità...
Negli ultimi mesi la liquidità sulle obbligazioni governative si è andata desertificando come mostra il grafico relativo alla profondità del book sul bund e questo in una fase dove i timori sulla Grecia e il possiible rialzo USA hanno cominciato a bussare alla porta delle obbligazioni governative causando quindi un aumento della volatilità che porta le strategie carry a necessitare di rendimenti superiori per poter gestire il rischio di una maggiore volatilità.
Inoltre problemi di liquidità si denotano anche dall'allargamento degli spread tra i BTP ad alta cedola e quelli a bassa cedola e dalla sottoperformance degli OAT rispetto ai Bund ma anche ai BTP, fattori che centrano poco con le tensioni greche.
Quindi nuovi movimenti dei tassi si manifesteranno nel caso in cui queste tre forze prenderanno di nuovo il sopravvento sul resto del mercato...