Trend Mercati di Aprile 2015... online da oggi !!!! Tanto "succo" ;-) (1 Viewer)

Argema

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Un grosso saluto a tutti voi :),
potete leggere da oggi il nuovo numero della newsletter professionale TREND MERCATI, ovvero il numero di Aprile 2015.

Ecco il link per scaricarle il nuovo numero della newsletter professionale Trend Mercati:
Investireoggi.it/trend-mercati-promo/Trend-Mercati-Aprile2015.pdf
:)


INDICE DEGLI ARGOMENTI DI APRILE 2015

1 - Approfondimento macro
[FONT=Verdana, sans-serif]Il nuovo surrealismo dei mercati [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Liquidità, obbligazioni, azioni [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Analisi intermarket e notizie[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Applicazioni pratiche [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]- Qualcomm[/FONT]
- [FONT=Verdana, sans-serif]Rublo[/FONT]

2 - Analisi dei mercati
Indici Europei : DAX, SPMIB
Indici americani : SP500
Mercato obbligazionario
T Bond decennale americano
Bund
Mercato Cinese Shanghai
Commodities (industriali, petrolio)
Cross Euro-Dollaro
sentiment degli operatori
Conclusioni

3 - Il Laboratorio
Strategie mean Reverting : ConnorsRSI
Sequel: verifica dello RSI2P nel mese di marzo

4 - Eulero : forza del trend

FTSEMIB
S&P500
Dax
Eurodollaro

5 - Volatility Cone : l’angolo del reversal

[FONT=Verdana, sans-serif]Volatility Cone e MR001[/FONT]
FTSEMIB
S&P500
Dax
Eurodollaro

AREA DI DISCUSSIONE DEDICATA !!!!!!!!!!!!
I lettori di Trend Mercati hanno la possibilità di interagire con gli autori di TREND MERCATI cliccando sul seguente link:
www.investireoggi.it/forum/trend-mercati-vf72.html


L'area è privata, Inviatemi un messaggio privato se volete accedere, oppure scrivete a [email protected], oppure scrivetelo in questo thread. :)
 
Per chi ci segue regaliamo un aggiornamento postato nella sezione privata :):

Nelle ultime settimane il rialzo dei tassi soprattutto dell'area euro è stato interpretato dai principali media come il segnale di rinnovati timori della crisi greca e/o di potenziali tensioni inflazionistiche derivanti da una ripresa del prezzo delle commodities industriali ed energetiche.


Ma ancora una volta la realtà è un altra.


Un grafico vale più di mille parole:


Come si può notare il legame intermarket tra le varie asset class ha indubbiamente una parte molto importante nel movimento che si è verificato nei mercati obbligazionari mondiali, nel cross dell'euro dollaro e anche sui mercati finanziari.
Questo ci insegna che nonostante gli sforzi delle banche centrali ci sono dei momenti in cui il trend può essere govrnato dal settore privato soprattutto su brevi periodi di tempo.


Tra l'altro il fatto che il movimento abbia interessato un po tutto i mercati obbligazionari mondiali deve far riflettere su chi a sproposito parlava di tensioni derivanti dalla grecia che sono a nostro avviso già ampliamente anestetizzati all'interno dei mercati e potrebbero avere qualche effetto sui mercati solo se l'evento fosse seguito da effetti concatenati e reazioni di altri paesi dell'area.


La questione da porsi è il perchè si è sviluppato proprio ora e questo esula dalle dinamiche di prezzo ma ancora una volta ha a che fare con interventi esterni ai mercati.
Certamente il mercato non gradiva da tempo prezzi eccessivamente bassi dell'obbligazionario europeo core e non core (il rendimento del decennale italiano è ancora inferiore a quello USA) e nelle scorse settimane per frenarne l'impeto aveva tentato di sviluppare la teoria dell'impossibilità degli acquisti da parte della BCE sulla parte negativa del rendimento europeo.


In realtà però la BCE nonostante qualche logico ed evidente aggiustamento non ha ridotto l'intensità degli acquisti facendo a mio modo di vedere esplodere l'interesse speculatico sul trend QE con carry attivati sull'obbligazionario e con i guadagni sparsi soprattutto sull'obbligazionario UE coperto dal rischio cambio e sugli altri mercati obbligazionari e azionari ma in misura meno intensa.


Questo ha rafforzato ulteriormente il trend spingendo i rendimenti del decennale tedesco nei pressi dello zero e rendendo profittevole i trend QE anche durante il loro effettivo sviluppo, al contrario che negli USA dove i trend QE si sono sempre sviluppati prima dell'inizio degli acquisti della FED e durante la fase di acquisto il trend è stato solitamente contrario nel più classico del sell of news.


A questo punto è dovuta intervenire un altra autorità monetaria di peso ancora più importante della BCE per calmeriare il movimento e non mettere in difficoltà la ripresa della propria economia ritardandone di fatto i ritmi della politica monetaria oramai dichiarata e quindi mettendone in dubbio la credibilità di gestore.
La Yellen ha di fatto detto in uno dei suoi ultimi commenti ai mercati che le quotazioni azionarie cominciano ad essere abbastanza elevate ma che soprattutto i tassi globali sono troppo bassi.


Premesso che il movimento era già incominciato da qualche giorno (ma si sa che le notizie possono uscire negli ambienti che contano prima del previsto) la dichiarazione ha provocato lo spike di prezzo di quest'ultima settimana e poi come sempre accade ha avuto un moderato reverse per eliminare gli eccessi del movimento e per delimitare la fase più speculativa dello stesso.


In questo modo abbiamo visto obbligazioni tripla AAA comportarsi come un semplice bond HY o ancora peggio come un mercato azionario


Inoltre per chi ha dei dubbi sul movimento dell'euro che si rafforzava mentre la maggior parte degli asset in euro veniva venduta tutto è riconducibile alle chiusure delle posizioni in euro hedgiate sul lato euro.


Spiegato quindi in maniera limpida il movimento delle ultime settimane cosa ci aspetta ora?


A nostro avviso il mercato non ha brekkato su nessun indice in maniera decisa. Anche il Dax, uno dei mercati maggiormente sottopressione con una correzione intorno al 10% non ha neanche raggiunto il target finale del suo H&S ribassista anche se ci è andato vicino.
In ogni caso ha effettuato una correzione routinaria come se ne sono viste diverse in questi ultimi anni.
I minimi a questo punto della correzione diventano dei punti importanti di controllo per i futuri trend in atto ed a mio modo di vedere il settore insurance life diventa una bella cartina di tornasole per comprendere i danni di quest'ultimo movimento.
 

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Un occhiata al titolo Allianz ad esempio diventa interessante visto che il titolo ha subito una discreta pressione ribassista in queste ultime settimane, si è appoggiato nei pressi di un supporto statico e fa parte di un settore che patisce l'infimo livello dei tassi attuali.


Il mercato obbligazionario invece ha breakkato in maniera significativa resistenze che avevamo indicato nelle settimane precedenti, una delle ragioni del movimento anche se la parte del leone è stata fatta dall'urgenza delle chiusure carry.
Sul bund ci potrebbe essere una ulteriore fase di pullback prima di una stabilizzazione dei rendimenti sopra comunque il valore start del QE situato per il bund intorno allo 0,31% ma tale da non penalizzare il bilancio della BCE.


Anche il cross dovrebbe trovare una stabilizzazione su livelli consoni si alla BCE ma anche all'economia USA senza causare rischi di deragliamento e quindi di rallentamento delle politiche monetarie attualmente espresse con impliciti rischi di calo della fiducia.
 

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Da notare che la banca centrale Cinese ha oggi dichiarato un nuovo round di ribasso dei tassi finalizzato a raggiungere gli obiettivi di crescita necessari a questa fase economica per non essere eccessivamente distruttiva.


A nostro modo di vedere questo recente movimento valutario potrebbe almeno sul breve rendere attraenti gli asset made in USA soprattutto se i dati macro e micro dovessero migliorare nei prossimi mesi e riavvicinare nelle aspettative di mercato un rialzo dei tassi USA.
Questo soprattutto se i recenti massimi venissero breakkati con decisione al rialzo, giustificando di fatto il rialzo della Yellen con il raffreddamento necessario delle valutazioni dei mercati anche grazie ad una crescita degli utili in linea con la crescita dei prezzi.
Questo poi potrebbe di nuovo penalizzare gli asset USA ma al momento è un discorso prematuro.


L'elemento da risolvere in questo caso è la debolezza dell'indice allargato Russell2000 che mostra una debolezza superiore agli altri indici e nella seduta di venerdi ha seguito con debolezza il movimento degli indici più grandi. Per negare la conformazione di top dell'indice dovrebbe superare i 1243 di valore.


In ogni caso mentre sul breve neanche il Russell ha dato un segnale negativo e quindi i prezzi al momento sono ancora supportivi dei trend in atto occorre sempre avere ben presente che i valori attuali dei mercati sono stimolati dalle politiche delle banche centrali e queste politiche non potranno durare all'infinito.
 

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