Trend Mercati 2015 (1 Viewer)

prosefguiamo con l'analisi dei tassi nell'ottica dell'investitore, quindi con una visione di più lungo periodo rispetto ad un trader :
l'ottica di chi costruisce un portafoglio e sceglie le asset class in cui allocare le proprie disponibilità


qui vediamo le aspettative dei professional forecasters sulla inflazione a 5 anni, fino al 2020
 

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qui la skewness, il peso di una parte della distribuzione, è fortissima: in linea con il mandato BCE, pochissime risposte preverdono una inflazione oltre il 2%
è un implicito segnale che il mercato riconosce la forza e la permanenza della BCE nella pienezza del suo mandato, e ancora di più della sua capacità di gestire le variabili monetarie
anzi quasi stupisce vedere che di recente qulache analista si sia azzardatoa prevedere un 2.5%
al tempo stesso, i valori sono concentrati vicinio al limite, con i cluster dello 1.9% e del 2.0% a rappresentare oltre il 55% dedlle risposte

osserviamo però l'andamento delle pesisioni: nel tempo, le ipotesi di inflazione sotto il 1.7% sono diminuite, ed il cluster dell' 1.7% ha perso rilevanza: le attese sono molto più concentrate nella parte alta della gamma 1.5% >> 2.0% , un riconoscimento che le attuali manovre BCE riusciranno nel long term a fare crescere l'inflazione
 
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concludiamo la nostra lettura dei dati del Professional Survey Forecast

qui leggiamo in confronto tra il Survey e gli uffici studi BCE , il Barometro Europeo e il Consensus di mercato
vediamo che le differenze non sono signifiative, a tutto vantaggio della buona qualità del lavoro ( e non della stima: probabilmente dsi basano tutti sugli stessi dati e sulle stesse metodologie, quindi un errore di informazione o di metodo verrà replicato da tutti allo stesso modo)

quello che intressa a noi, come investitori, è che leggere i dati del PSF ci mette rapidamente al corrente del 'conventional wisdom' sull'inflazione e sugli altri valori macroconomici
naturalmente la nostra posizione può essere diversa rispetto a quanto vediamo,e quindi potremmeo scegliere di essere più aggressivi o più cauti in relazione alla nostra view: ma è importante appunto sapere quali siano le attuali stime di mercato, per potercene eventualmente differenziare
 

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il Survey analizza anche altre variabili macroeconomiche: noi abbiamo scelto di privilegiare l'inflazione, dato che stiamo a seguendo i valori monetari più utili ad un investitore obbligazionario, ma qui di seguito abbiamo anche il PIL ( o GDP alla inglese) e la disoccupazione:
ricordiamo che mentre l'inflazione è uo degli obiettivi della BCE, PIL e disoccupazione non lo sono: e pertanto la politica monetaria sarà meno reattiva a queste ultime due variabili


vediamo un buon consensus su un graduale aumento del GDP e una graduale riduzione della disoccupazione: anche qui, uno scenario tutto sommato tranquillizzante per l'investitore, anche se non esaltante nè per la velocità nè per la dimensione del miglioramento

il grafico sposta progressivamente a destra la gaussiana del GDP e a sinistra quella della disoccupazione:
mentre però il GDP dopo il 2017 è stabile poco sotto il 2%, valore che osserviamo essere lo stesso dell'inflazione,
la disoccupazione dell'eurozona continua a migliorare per scendere sotto il 10% ( tra il 9% e il 10% c'è il cluster modale)
 

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infine ma non per ultimo, le importantissime assumptions, cioè le ipotesi su cui sono basate le stime che abbiamo visto fino ad ora:
è qui che l'investitore può agire, accettando le stime o formulando eventualmente ipotesi differenti con le necessarie modifiche ai valori finali di inflazione GDP e disoccupazione
 

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direi interessantissimi ;)

il dollaro in discesa, il petrolio in salita
e, coerentemente con le ipotesi di una politica monetaria espansiva fino al raggiungimento dell'obiettivo dell'inflazione, tassi BCE fermi a livelli minimi fino a una risalita nel 2017: modesta risalita

notare come la linea blu, l'ultimo forecast, sia tutto sommato più prudente ( o più pessimista) del precedente
 
ciao, sarebbe interessante estendere l'analisi all'oro :)

Come sappiamo il mercato dell'oro ha peculiarità particolari rispetto ad altre materie prime in quanto il suo uso non ha valenza industriale ma è un fattore di protezione contro le eventuali crisi causate dal fiat money ed un hedge dell'inflazione monetaria.

Maggiore è la tensione sui mercati e maggiore è la domanda dell'oro ma soprattutto maggiore è la moneta in circolazione e maggiore è il valore dell'oro.

Occorre tenere presente che la finanziarizzazione dell'oro attraverso gli ETP/ETF ne ha di fatto distorto il comportamento degli ultimi anni prima in positivo e poi come ora in negativo. Ad esso aggiungiamo una impostazione delle materie prime che hanno subito nell'ultimo anno una pressione bearish che non si vedeva da tempo.

Fatte queste doverose premesse è evidente che la decisione sui tassi USA da parte della FED ha una notevole importanza sull'andamento dell'oro come si può notare dalla correlazione tra le aspettative di rialzo dei tassi al prossimo meeting e appunto l'andamento del prezzo dell'oro.
Nel periodo agosto settembre queste aspettative erano scemate e con esso l'oro aveva manifestato una certa forza tipica anche della stagionalità favorevole. Con le dichiarazioni dell'ultimo FOMC queste aspettative si sono invertite e con esse la forza dell'oro.

Il motivo per cui l'oro risponde maggiormente alle sollecitazione della banca centrale USA piuttosto che a quella europea è data dal fatto che il dollaro è unavaluta di riserva più importante rispetto alla valuta europea.

Aggiungiamo poi che la stagionalità favorevole dell'oro nel periodo settembre e mesi successivi ha che fare sia con la contemporanea debolezza dei mercati in quel periodo sia con le feste indiane del Diwali che quest'anno si svolgerà la prossima settimana.
Ma quest'ultima abitudine d'acquisto è stata frenata dall'aumento della tassa di importazione sull'oro che è stata portata al 10% per limitarne l'acquisto ed evitare il peggioramento della bilancia commerciale indiana nel periodo.

Infine non possiamo non segnalare la notizia di un paio di giorni fa per cui sembrerebbe che le autorità USA vogliano richiedere alle banche di investimento coinvolte nella detenzione di materie prime fisiche di costringerle ad aumentare i margini di capitali richiesti per far fronte ad eventuali shock su queste commodities costringendo di fatto a ridurre il business delle banche d'affari su molte materie prime.

Dal punto di vista tecnico l'oro ha poi rotto la resistenza dinamica che ne sorreggeva il recupero impostando negativamente il metallo giallo.

lasciar perdere quindi l'oro in ottica di investimento?
Solo fino a quando il metallo giallo non recuperasse il canale rialzista perso in queste ultime sedute.
Fino ad allora l'impostazione resterà ribassista.
Da notare che anche contro euro il canale rialzista per il momento ha ceduto anche se meno che contro dollaro.

Certamente dati macro USA negativi potrebbero fare bene all'oro.
 

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in discorso che abbiamo svolto sopra riguarda l'ottica dell'investitore

se vogliamo guardare più al breve periodo, per un trading, le considerazioni di fondo sono le stesse, ma esiste la possibilità di sfruttare un eccesso di breve
qui abbiamo preso il PHAU, ETF sulla borsa italiana, per entrare più nella visione di un operatore italiano in ottica di portafoglio
 

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