Ti ACCORGI DI ESSERE VECCHIA QUANDO NELL'OROSCOPO NON LEGGI PIU' LA PARTE CHE (2 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Tristezza .......

ASTI – Una donna di 68 anni si è armata di coltello, si è coperta il volto con un passamontagna e ha tentato di rapinare la titolare di un negozio con edicola, ad Agliano Terme (Asti). In soccorso della commerciante è arrivato il figlio di 25 anni che ha sorpreso la rapinatrice alle spalle e si è impadronito dell’arma.
La malvivente è riuscita a dileguarsi ma è stata riconosciuta, dalla voce, dall’edicolante e dal figlio che hanno chiamato i carabinieri. In base anche ad altre testimonianze la donna, che non ha fornito spiegazioni per il gesto, è stata denunciata per tentata rapina.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Flop annunciato .....:lol::lol:

“Sono stanco sicuramente della situazione, piano piano stiamo mandando a quel paese le poche cose che davamo per certe: per ultimo le quirinarie, la possibilità per i nostri attivisti di dire chi vogliono avere come presidente della Repubblica”.

“Ormai – prosegue – è un continuo smentire l`orizzontalità e la democrazia diretta che avevamo scelto come pietre fondanti del nostro Movimento, un continuo sconfessare quello che siamo”. Ha posto la questione ufficialmente? “E a chi la pongo la questione? All`assemblea dei senatori che non conta niente e viene di continuo sconfessata? Alla congiunta che non convocano più? Il punto è proprio questo: non saprei neanche più a chi porre la questione”. Usciranno anche altri? “È una riflessione che stiamo facendo in tanti”
 

tatteo

Forumer storico
Tristezza .......

ASTI – Una donna di 68 anni si è armata di coltello, si è coperta il volto con un passamontagna e ha tentato di rapinare la titolare di un negozio con edicola, ad Agliano Terme (Asti). In soccorso della commerciante è arrivato il figlio di 25 anni che ha sorpreso la rapinatrice alle spalle e si è impadronito dell’arma.
La malvivente è riuscita a dileguarsi ma è stata riconosciuta, dalla voce, dall’edicolante e dal figlio che hanno chiamato i carabinieri. In base anche ad altre testimonianze la donna, che non ha fornito spiegazioni per il gesto, è stata denunciata per tentata rapina.

DANYYYYYY!!!!!!:eek:
 

tatteo

Forumer storico
dimenticavo il buongiorno
 

Allegati

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Val

Torniamo alla LIRA
Buongiorno :D

Buffoni

Il Consiglio ha approvato su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione IMU che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea.
Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) si applica:
ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat;
ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat.
Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati.
I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015.
 
Ultima modifica:

Val

Torniamo alla LIRA
La legge n. 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione) ha attribuito grande rilevanza al ruolo del Responsabile della prevenzione dei fenomeni corruttivi. Negli Enti Locali tale figura è, di norma, il segretario comunale.
Già nella relazione della Commissione di studio su trasparenza e corruzione nella p.a.
(30 gennaio 2012) si riconosceva che “il Segretario è sempre stato anche strumento di garanzia della legalità e dell’imparzialità nelle amministrazioni locali … l’affidamento dei nuovi compiti anticorruzione non farebbe che esaltare questo ruolo”.
La Commissione rimarcava “la necessità di apportare alcune modificazioni alla vigente disciplina dello status del Segretario comunale e provinciale al fine di garantire in maggior misura la sua posizione d’indipendenza, ed inoltre, ipotizzava “una rivisitazione specifica dei compiti e dei doveri di comportamento, si dovranno rivedere le procedure di nomina al fine di ridurne l’attuale tasso di fiduciarietà ed ancora la legge deve prevedere che il piano possa stabilire l’attribuzione al Segretario, per specifici settori di amministrazione, di più penetranti poteri di controllo di legittimità e regolarità amministrativa”.

A fronte degli auspici della Commissione di riduzione del tasso di fiduciarietà della nomina e di rafforzamento del ruolo, il Governo proponeva la soppressione del ruolo di segretario comunale. :lol::lol::lol:

L’emendamento Pagliari ne conferma l’abolizione e prevede la sua confluenza in un’apposita sezione ad esaurimento in un albo dei dirigenti degli enti locali.
 

Val

Torniamo alla LIRA
L’emendamento Pagliari intende ripristinare, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il direttore generale di cui all’articolo 108 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

I direttori generali, oltre ad essere stato uno dei fallimento più clamorosi delle riforme Bassanini
(i direttori generali, nella maggioranza dei casi, con le ovvie eccezioni, sono costati carissimo ed hanno offerto un contributo limitato) costituiscono l’emblema della mancanza d’imparzialità soggettiva.

I criteri per la nomina dei direttori generali sono unicamente quelli che la giunta si dà con il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
La politica locale, quindi, si sceglie i criteri, nomina chi vuole e gli conferisce il compenso che ritiene più opportuno.
Un’aberrazione che portò il legislatore, nel 2009, all’abolizione dei direttori generali nei comuni fino a 100.000 abitanti, certificando il fallimento di tale istituto.
 

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