ma lo vedi che anche questo la pensa come me su SUE Hellen
Questo invece la pensa in maniera diversa:
Fed: Lockhart, percorso rialzo tassi sara' probabilmente graduale (RCO)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 02 dic - L'economia americana non e' piu' in una situazione di emergenza, motivo per cui
e' ora di considerare "una politica sui tassi non legata all'emergenza". Lo ha detto il governatore della Federal Reserve di Atlanta Dennis Lockhart, una delle "colombe" della politica monetaria americana, sottolineando che il percorso dei rialzi del costo del denare "sara' probabilmente abbastanza graduale". Parlando durante il Braward Workshop a Fort Lauderdale, in Florida,
il governatore ha spiegato che un aumento dei tassi di interesse, fermi ai minimi storici da dicembre 2008, sarebbe "un voto di fiducia" nell'economia americana, mentre appunto la politica di tassi vicino allo zero e' stata dettata dall'emergenza. Ora invece, secondo Lockhart, la Fed ha "strumenti efficaci" a disposizione per una exit strategy. Per quanto riguarda l'andamento del mercato del lavoro, il governatore ha spiegato che essere in una condizione di piena occupazione (il tasso di disoccupazione e' al 5%), non significa che il mercato del lavoro sia perfertto, mentre c'e' ancora margine per "ulteriori miglioramenti".
A24-Red
(RADIOCOR) 02-12-15
Sara' perche' in Usa si vocifera che:
USA, occupati settore privato +217.000 a novembre
ADP (Automatic Data Processing) ha comunicato che a novembre sono stati creati nel settore privato statunitense 217.000 posti di lavoro. Gli economisti avevano previsto 185.000 unità.
Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo, da +182.000 a +196.000 posti di lavoro.
Il più importante rapporto sull'occupazione verrà pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Gli esperti prevedono la creazione di 196.000 impieghi e un tasso di disoccupazione invariato al 5,0%.
Redazione Borsainside
ed anche che:
USA, produttività terzo trimestre rivista a +2,2%
Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che in base alle sue stime definitive la produttività (Productivity) è cresciuta negli USA nel terzo trimestre del 2015 del 2,2%. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti. La lettura preliminare aveva indicato una crescita dell’1,6%.
Anche il dato sul costo unitario del lavoro, un indicatore dell'inflazione, è stato rivisto al rialzo, da +1,4% a +1,8%. Gli esperti avevano atteso una crescita dell’1,2%.
Redazione Borsainside
L'inflazione Usa che sembra decollare in dicembre proprio quando Draghi "minaccia" di potenziare ulteriormente in suo Qe. Niente niente la Jella ha ceduto su tutta la linea ... accettando lei di quanto vuol rafforzare il dollaro alzando di una bazzecola di 0,25% (per l'economia reale ma non per la finanza) i tassi anziche' lasciare al Drago il compito ... rischiando di vedersi la propria valuta andare in orbita con un euro alla parita' ? Chissa' ... seguiamo a scia ... alla vigilia del rally di Natale !!!