Siria (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Mondo dei Pazzi: pare che gli americani siano rimasti assolutamente spiazzati dall’intervento russo, oppure c’è qualcosa sotto?

Di Nuke The Whales , il 3 ottobre 2015 149 Comment


Le notizie provenienti dalla Siria sono assolutamente inimmaginabili, fino a pochi giorni fa.

Il 30 settembre la Russia intima a gli Usa di sgomberare il cielo siriano (inascoltata) e comincia per suo conto a bombardare i “ribelli buoni” ovvero delle formazioni di fanatici islamisti finanziati dall’esercito americano. Sono gli stessi che hanno incassato centinaia di milioni di dollari per comprare armi. Armi e uomini che poi sono finiti in gran parte dalla parte dei fanatici “cattivi” dell’ISIS.
Il giorno dopo appare chiaro che anche gli iraniani saranno della partita, e viene confermato l’arrivo nel porto di Tartus della portaerei cinese Liaodong, scortata da un incrociatore lanciamissili. Notizia strombazzata dai servizi israeliani e smentita categoricamente dai russi e dagli stessi americani. In fondo la Liadong stava facendo un “giro di prova” nel mediterraneo senza aerei a bordo. Infatti è sbarcata senza aerei. aerei che arriveranno prestissimo via Iraq. Navi mercantili cinesi forniranno supporto logistico, ovvero porteranno armi, carburante e rifornimenti via mare.
L’Iraq si appresta a entrare in campo con i suoi soldati, e si parla insistentemente (ma sono solo voci, ovvio, solo una base militare , cosa volete che sia?) dell’arrivo di truppe russe in Iraq. Russi in Iraq? Pare che i rapporti tra il paese demolito dai “bombardamenti per la democrazia” con gli USA non siano più tanto buoni, chissà come mai. Occorrerebbe anche sviscerare bene come mai lo sfruttamento del petrolio iracheno sia finito in mano russe e cinesi, invece che americane, ma questa, come si dice, è un’altra storia.
Le forze di terra, che comprendono i siriani di Assad, gli Hezbollah libanesi, e gli eserciti iraniani e iracheni, saranno coordinati dal generale Quasem Soilemani, il comandate in capo delle brigate Quds , gli unici che diedero seri problemi agli americani durante la guerra in Iraq. Una persona che odia gli americani e i fanatici islamisti sunniti con un fervore ideologico portato al parossismo, inoltre, cosa che non guasta, è un ottimo stratega che da il meglio di sé in situazioni incasinate. Sono notizie molto brutte per i membri dell’ISIS. All’allegra brigata, sauditi permettendo, potrebbero unirsi volontari provenienti da Yemen e da altre nazioni circostanti.
I cinesi promettono di concentrarsi particolarmente sui fanatici Uiguri che si sono arruolati nell’ISIS e pare che l’amministrazione russa sia molto attenta alle sorti dei duemilacinquecento ceceni che pure sono entrati nelle file dell’esercito islamico. Brutte, bruttissime notizie anche per loro, si tratta di una cosa personale, stavolta.
Per il momento tutto, assolutamente tutto quello che poteva andare male per gli americani è successo, perfino Israele, si dice “non del tutto contraria” all’intervento russo, forse a Tel Aviv sperano che la “pax russa e cinese” sia più gestibile delle “rivoluzioni colorate” americane.
Chissà di cosa parlava Kerry con il capo dell’ISIS alcuni anni fa… ah, saperlo.
Quello che è notevole è la reazione scomposta e inefficace statunitense, con politici che cianciano di “terroristi moderati” e Kerry che riconosce che “l’addestramento dei ribelli moderati si è risolto in un immane disastro”.
trova la differenza.
La portaerei che appare e scompare, non vista da radar e satelliti, per non parlare di convogli carichi di armi, navi da guerra ed aerei militari russi, in transito indisturbati attraverso l’Iraq e l’Iran…”parecchi” aerei.
Dai, anche i responsabili dei “servizi” USA non possono essere così minchioni, con tutti i soldi e le attrezzature di cui dispongono.
Forse la risposta la troviamo a Washington, arriveranno le elezioni, e il presidente Obama non ne esce tanto bene , da questa faccenda, in termini tecnici possiamo dire che sta sembrando lui, il “minchione”.
E con lui finisce nel guano anche il partito democratico, o perlomeno parte di esso.
Alla fine a guadagnarci potrebbero essere i Neocons, i repubblicani e alcuni “falchi” dell’amministrazione democratica, quelli che incitano sbavando alla guerra.
Per non parlare delle industrie degli armamenti, ormai il vero motore dell’economia USA, dopo la finanza.


La Clinton, “l’uomo giusto al momento giusto” coglie la palla al balzo e dichiara che “bisognerebbe istituire una no-fly zone“, per “impedire il massacro dei bombardamenti e fermare l’esodo dei rifugiati“.
Una cazzata di proporzioni così colossali che quasi fa dimenticare migliaia di “bombardamenti umanitari” effettuati dagli americani stessi proprio in quelle zone negli ultimi tempi.
Quasi.
Negli States ai politici importano di più i loro giochi di potere della politica estera.
Ovviamente la partita è ancora aperta e molte cose potrebbero andare male.
Per il momento però le prime mosse di apertura le hanno fatte tutti i russi e i cinesi.E stavolta sono state mosse da maestro, per rimanere in ambito scacchistico.

P.S. e l’Ucraina, il mio cavallo di battaglia?
Sono messi proprio male, tranquilli, presto ritornerete a sentir parlare della Terra Dei Pazzi.
P.P.S. Per trovare riscontro alle mie affermazioni date una occhiata a difesaonline.it , non è certo un sito filorusso, anzi.
 

big_boom

Forumer storico
adesso che Renzi scatena i tornado italiani in Iraq/Siria a "combattere' l'ISIS
paura e terrore :brr:


Cocciolone :-o
 

tontolina

Forumer storico
Vescovo Hindo: "E' un'ammissione spudorata del fatto che dietro alla guerra ad Assad c'è anche la Cia, e che si tratta di un conflitto etero-diretto"



Ora pro Siria: Vescovo Hindo: "E' un'ammissione spudorata del fatto che dietro alla guerra ad Assad c'è anche la Cia, e che si tratta di un conflitto etero-diretto?


Agenzia Fides 2/10/2015

Hassakè - “Il senatore statunitense John McCain ha protestato dicendo che i russi non stanno bombardando le postazioni dello Stato Islamico, ma piuttosto i ribelli anti-Assad addestrati dalla Cia. Io trovo inquietanti queste parole. Rappresentano un'ammissione spudorata del fatto che dietro alla guerra ad Assad c'è anche la Cia, e che si tratta di un conflitto etero-diretto da circoli di potere lontani dalla Siria e dai loro alleati nella regione mediorientale”.
Così l'Arcivescovo siriano Jacques Behnan Hindo, alla guida dell'Arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi, commenta con l'Agenzia Fides alcuni recenti sviluppi del conflitto siriano, segnati dall'intervento diretto delle forze militari russe contro le postazioni delle milizie jihadiste.

“La propaganda Uccidentale” sottolinea l'Arcivescovo Hindo “continua a parlare di ribelli moderati, che non esistono: nella galassia dei gruppi armati, quelli dell'Esercito
Siriano Libero li trovi solo se li cerchi con la lente d'ingrandimento. Tutte le altre sigle, a parte lo Stato Islamico (Daesh), sono confluite o sono state fagocitate di fatto dal Fronte al-Nusra, che è il braccio militare di al-Qaida in Siria”.
A giudizio dell'Arcivescovo siro-cattolico, “c'è qualcosa di veramente inquietante in tutto questo: c'è una superpotenza che a 14 anni dall’11 settembre protesta perchè i russi colpiscono le milizie di al-Qaeda in Siria.

Che vuol dire?



Che adesso al-Qaida è un alleato degli Usa, solo perchè in Siria ha un altro nome?

Ma disprezzano davvero così tanto la nostra intelligenza e la nostra memoria?”.

Nel colloquio con Fides, l'Arcivescovo Hindo ripete che “a decidere se e quando Assad dovrà andare via, saremo noi siriani, e non il Daesh o l'Uccidente. Ed è certo che se Assad va via adesso, la Siria diventerà come la Libia”.
L'Arcivescovo siriano lancia anche un allarme: “Ci giungono notizie tremende dalla città di Deir el Zor, assediata dal Daesh da molto tempo. I viveri non possono arrivare in città, non hanno più cibo, e la popolazione sta letteralmente morendo di fame. Occorre fare subito qualcosa, prima che sia troppo tardi”

L'Arcivescovo Hindo: ?inquietanti le parole di McCain sui ribelli anti-Assad armati dalla Cia? - Agenzia Fides
 

tontolina

Forumer storico
Il consigliere del ministero degli Interni dell'Ucraina Anton Gerashchenko ha proposto di pubblicare sul sito web "Portatore di pace" tutte le informazioni sui militari russi che combattono in Siria contro lo "Stato Islamico"

Leggi tutto: L'Ucraina solidarizza con ISIS: schedare i militari russi che partecipano ai raid in Siria

Ucraina e' ora membro della nato e supportato dalla europa con miliardi.
meditate, meditate
Solo gli assassini solidarizzano e finanziano l'ISIS

il video di Matteo Salvini.











Alla faccia dell'Europa dei SENZAPALLE, questa mattina a Strasburgo il mio e il vostro GRAZIE alla Russia che, da sola, sta combattendo i TAGLIAGOLE islamici dell'ISIS. Se anche tu non ti arrendi, CONDIVIDI!
 

big_boom

Forumer storico
capo della nato europea (scelto dal governo USA ovvero da Obama) stringe l'accordo con il criminale Ucraino che difende l'ISIS
l'Italia e' alleata con questi due
ok siamo governati da cretini ma spostarsi un po piu' in la come nella seconda guerra mondiale per essere alleati con criminali ci riporta al ventennio fascista anche se il fascismo attuale e' contro l'esistenza stessa dello stato italiano.
 

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big_boom

Forumer storico
i Russi hanno attivato i loro droni

il portavoce del ministero della Difesa russo, generale Igor Konashenkov
"Tutti i missili lanciati dalle navi hanno trovato i loro bersagli"
"A differenza della Cnn non raccontiamo riferendoci a fonti anonime, bensì mostriamo il lancio dei nostri missili e i bersagli da essi colpiti".
"qualsiasi professionista in questo campo sa che nello svolgimento di simili operazioni viene sempre fissata l'immagine del bersaglio prima e dopo il colpo. Inoltre - ha precisato - sopra la Siria 24 ore su 24 è operativo il nostro gruppo di droni"

Russian drone films ISIS militants hiding weapons, munitions near Syrian mosques
https://www.youtube.com/watch?v=gtJ9aQHqd3c
 

tontolina

Forumer storico
Il New York Time riferisce che l’intelligence americana (quella che si è lasciata sfuggire 2000 militari russi è almeno una ventina di caccia arrivati per magia a Tartus) ha sganciato sui ribelli….. quelli buoni eh…. rifornimenti di armi.
Giusto come gesto di distensione verso la Russia, una simpatica mano tesa ecco.
Ah ma poi se succede un incidente è colpa di Putin, eh già.
da AGI
(AGI) – Washington, 13 ott. – Il conflitto in Siria diventa sempre piu’ una guerra per procura tra Russa e Stati Uniti, che hanno ripreso ad armare con maggior determinazione e armi pesanti i ribelli anti-Assad. Il flusso di armi che da Washington arriva ai ribelli attraverso Riad si e’ fatto molto consistente dall’inizio dell’intervento russo, perfino “superiore a quello necessario”, ha spiegato al New York Times uno dei capi delle milizie ribelli impegnati a fronteggiare le forze armate di Damasco ad Hama, nella Siria centrale, una delle prime province colpite dai raid aerei di Mosca e Damasco.
“Abbiamo cio’ che chiediamo in pochissimo tempo”, racconta Ahmad al-Sud, comandante dei ribelli, entusiasta dei successi ottenuti in due giorni dal suo gruppo, la Divisione 13, che e’ riuscito a centrare con i missili anticarro Tow “sette blindati su sette”. Blindati, detto per inciso, costruiti e forniti dai russi.(AGI) .
 

big_boom

Forumer storico
i russi dovrebbero abbattere tutti gli aerei che violano il diritto interazionale in siria
compresi quelli dei criminali che finanziano terroristi apertamente
 

tontolina

Forumer storico
Gli Usa? Mai neppure tentato di colpire l’Isis: ecco le prove

13/10 • segnalazioni
Navigando su internet ho trovato un documento molto interessante, anche perché la fonte è insospettabile: il Council on Foreign Relations, ovvero il think tank di altissimo livello che forma le élites sia del partito democratico che di quello repubblicano destinate a governare il paese. Molti lo considerano, non a torto, il vero pensatoio della politica estera statunitense. Uno dei suoi ricercatori, Mikah Zenko, ha paragonato i bombardamenti degli americani nelle grandi missioni militari degli ultimi vent’anni con quelli in Siria. Vediamoli. Da quando un anno fa è stata lanciata la campagna militare contro l’Isis, il Pentagono ha sganciato 43 bombe al giorno, mentre in Irak nel 2003 ne lanciò 1.039, in Afghanistan 230, in Kosovo 364 e nel 1991 nella prima guerra addirittura 6.123. E ricordatevi la polemica di qualche mese fa, di cui ho dato conto su questo blog, quando i piloti statunitensi protestarono con il Pentagono per le regole di ingaggio a cui dovevano sottostare, regole così assurde e burocratiche che di fatto vanificavano la possibilità di colpire seriamente ed efficacemente le truppe del califfato islamico.
Quando gli Usa fanno sul serio, la loro force de frappe è devastante per intensità e potenza; invece quando, come accade in Siria contro l’Isis, si limita a dei raid dimostrativi, significa che la vittoria finale non è la vera priorità e le operazioni hanno più che altro fini mediatici.
Chi invece vuole vincere è Putin. E la differenza è evidente. Il Cremlino sta colpendo molto duramente i gruppi armati salafiti in Siria, persino con missili di lunga gittata. E che tali gruppi appartengano all’Isis o al Qaida o ad altre organizzazioni islamiche è francamente risibile: i ribelli armati moderati in Siria di fatto non esistono, sono tutti estremisti islamici della peggior risma. Sia chiaro: al sottoscritto non piacciono né le bombe americane né quelle russe e vorrei, come ha scritto Ron Paul, che nessun ordigno insanguinasse la Siria.
Sun Tzu insegna che la guerra è la soluzione estrema, a cui bisogna ricorrere solo in casi estremi, e il fatto che si sia arrivato a tanto rappresenta una sconfitta per tutti i grandi paesi, a cominciare da quelli occidentali, dall’Arabia Saudita e dalla Turchia, responsabili per la destabilizzazione della regione. Ma una volta che è dichiarata va combattuta senza se e senza ma, soprattutto avendo ben chiari gli obiettivi: l’America dice di voler sconfiggere l’Isis ma la sua priorità è di far cadere Assad ovvero l’uomo che si oppone all’Isis. E non sembra per nulla preoccupata dalla conseguenza ultima delle sue manovre che è quella di consegnare al neocaliffato e/o ad Al Qaida l’area tra Siria e gran parte dell’Iraq, ovvero a un regime violento, settario, retrogrado; il peggio che si possa immaginare e ben lontano dai valori di democrazia, libertà, diritto che Washington difende e promuove in altre parti del mondo. Capire le logiche di questa America è davvero molto difficile.
(Marcello Foa, “Ecco la prova che l’America non sta bombardando l’Isis”, dal blog di Foa su “Il Giornale” dell’8 ottobre 2015 http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/10/08/ecco-la-prova-che-lamerica-non-sta-bombardano-lisis/ ).
 
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