cosky
Nuovo forumer
Una riflessione sul DD:
Un TS fa 10 operazioni, di cui tutte quante in positivo... però le operazioni fanno tutte così:
- entrata, salita del 100%, discesa del 50% dal picco, chiusura operazione.
Ovviamente i programmi segnano un DD del 50% (senza stare a farli calcoli sulle progressioni delle operazioni).
La domanda è: il DD non dovrebbe essere la massima perdita sopportabile seguendo quel sistema?
Ma nel sistema sopra, la perdita in realtà non c'è mai stata...
Il DD dovrebbe rappresentare la paura... ma se uno non guarda mai i guadagni con il trade aperto, quindi non segue il portafoglio, ma fa i conti solo a trade chiuso, la paura è uguale a 0... o sbaglio?
Esempio pratico:
investimento fisso di 10mila euro, dopo 10 anni il capitale diventa 100mila con una % di operazioni esatte del 100% (mai un loss quindi).
Il DD è di 30mila euro.
A primo occhio sembrerebbe un sistema fallimentare, un DD tre volte più grande del capitale investito... ma in realtà non ha mai lossato...
Esempio pratico 2:
investimento fisso di 10mila euro, con stop loss del 3% e take profit del 3%. Operazioni esatte 50% e dopo 10 anni capitale identico all'inizio (10mila euro)... le operazioni si sono tutte susseguite in questo modo: entrata, loss del 3%, uscita... e quella dopo invece entrata, take del 3%, uscita... quindi il sistema la equity oscilla (in linea teorica ovvio) sempre intorno al capitale iniziale.
Massimo DD ovviamente del 3% (pensateci e vedrete che è così). Ottimo, un sistema con un DD inesistente... peccato che la metà delle operazioni è errata e non ha guadagnato un centesimo rispetto al primo sistema.
Commenti?
M.
Un TS fa 10 operazioni, di cui tutte quante in positivo... però le operazioni fanno tutte così:
- entrata, salita del 100%, discesa del 50% dal picco, chiusura operazione.
Ovviamente i programmi segnano un DD del 50% (senza stare a farli calcoli sulle progressioni delle operazioni).
La domanda è: il DD non dovrebbe essere la massima perdita sopportabile seguendo quel sistema?
Ma nel sistema sopra, la perdita in realtà non c'è mai stata...
Il DD dovrebbe rappresentare la paura... ma se uno non guarda mai i guadagni con il trade aperto, quindi non segue il portafoglio, ma fa i conti solo a trade chiuso, la paura è uguale a 0... o sbaglio?
Esempio pratico:
investimento fisso di 10mila euro, dopo 10 anni il capitale diventa 100mila con una % di operazioni esatte del 100% (mai un loss quindi).
Il DD è di 30mila euro.
A primo occhio sembrerebbe un sistema fallimentare, un DD tre volte più grande del capitale investito... ma in realtà non ha mai lossato...
Esempio pratico 2:
investimento fisso di 10mila euro, con stop loss del 3% e take profit del 3%. Operazioni esatte 50% e dopo 10 anni capitale identico all'inizio (10mila euro)... le operazioni si sono tutte susseguite in questo modo: entrata, loss del 3%, uscita... e quella dopo invece entrata, take del 3%, uscita... quindi il sistema la equity oscilla (in linea teorica ovvio) sempre intorno al capitale iniziale.
Massimo DD ovviamente del 3% (pensateci e vedrete che è così). Ottimo, un sistema con un DD inesistente... peccato che la metà delle operazioni è errata e non ha guadagnato un centesimo rispetto al primo sistema.
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M.