rifiuti nucleari SOTTO IL campo sportivo di Casale (1 Viewer)

tontolina

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A Angelino Alfano


Strage nel depuratore di Mineo: le vittime innocenti siano riconosciute come vittime dell'ecomafia


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Lanciata da
maria agrippina amantia
Bagheria, Italy

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L'11 giugno del 2008, in una vasca del depuratore comunale di Mineo in provincia di Catania, persero la vita sei padri di famiglia.
Uno di loro era mio figlio, si chiamava Salvatore Pulici, aveva 37 anni e ha lasciato due bambini di cui una bambina che all'epoca aveva appena 5 mesi e mezzo.
Sei onesti lavoratori, la cui unica colpa è stata quella di scendere ignari in un pozzetto di collegamento fra due vasche di depurazione al fine di pulirle, vasche dove nottetempo una ditta andava a sversare rifiuti tossici. Sono morti per l'inalazione di sostanze tossiche.
I rifiuti sversati dalla ditta in questione, mescolati a quella che doveva essere oramai acqua depurata, si riversavano nel fiume sottostante, che veniva usata per irrigare campi e aranceti.
La ditta ha causato la morte di sei persone e indirettamente di chissà quante persone ammalatesi di tumore a causa dell'inquinamento ambientale.
Queste vittime sono vittime di connivenze mafiose. Facciamo in modo che finalmente sia fatta giustizia. Chiedo che sei morti vengano onorati della qualifica di vittime della mafia.
Provate ad immaginare solo per un attimo cosa significa salutare un marito, un padre, un figlio, che si reca al suo lavoro e non vederlo ritornare mai più.
Grazie




Firmate
http://www.change.org/it/petizioni/...are_petition&utm_term=permissions_dialog_true
 

tontolina

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Per fortuna che la Puglia è governata da un partito Ecologista della Sinistra

Etichette: A FUTURA MEMORIA

ORTA NOVA: L'ELDORADO DELLE ECOMAFIE E LA TRUFFA DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI


CERIGNOLA (LOC. FORCONE CAFIERO): DISCARICA INTERCOMUNALE SIA PER RIFIUTI SOLIDI URBANI - foto Maurizio Ardito
di Gianni Lannes




[FONT=&quot]I dati ufficiali della Regione Puglia sono agghiaccianti: la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è ufficialmente al 15 per cento, mentre nella provincia di Foggia è notevolmente al di sotto. Ecco un caso emblematico: Orta Nova con ventimila abitanti, dove addirittura, se una parte della popolazione separa e differenzia la spazzatura domestica, poi chi raccoglie l'immondizia, ovvero il consorzio pubblico SIA di Cerignola, mescola tutto e seppellisce a Forcone Cafiero. In altri termini, è in atto da anni una truffa legalizzata. grazie anche alla tacita connivenza degli enti locali. Le immagini scattate sul sito di Forcone Cafiero dall'ingegner Maurizio Ardito parlano chiaro: rifiuti di ogni genere, compresi quelli speciali e pericolosi. Ed altrettanto eloquenti sono le immagini del centro urbano e le modalità di smaltimento illegale, con l'igiene pubblica assolutamente non salvaguardata. A parte il danno alla salute collettiva con cassonetti scarsi, sconquassati, inadeguati e neanche puliti, con gli scarti di rsu che tracimano nelle vie del paese. La gente, addirittura paga una tassa per la differenziata, ma le autorità non controllano e tutto il marciume va a finire in discarica.[/FONT]


Orta Nova


[FONT=&quot]Qualche anno fa un gruppo di giovani cittadini cerignolani ha denunciato alla locale compagnia dell'Arma dei Carabinieri l'incenerimento della spazzatura urbana raccolta nel Tavoliere Meridionale nella suddetta discarica, consegnando un significativo video.[/FONT]

Orta Nova




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tontolina

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Rifiuti nucleari: la Commissione Europea ne impone il seppellimento nel sottosuolo







Di Gianni Lannes


Distrazioni e distruzioni di massa spesso coincidono. In Italia, come attestano le statistiche ufficiali, gran parte della popolazione non legge né libri né giornali, figuriamoci le direttive europee, che poi vanno a incidere sulla vita di milioni di persone. Allora, richiamo ancora una volta l'attenzione generale su questo trucco di Bruxelles.







Almeno per l’Italia, niente di nuovo, poiché lo Stato tricolore ha interrato e affondato scorie radioattive a partire dagli anni ‘60.
Un esempio documentato?
La colonia
Lucania: alla voce Cnen, Combustibili Nucleari, Eni, Enea, Sogin. Come avevo già scritto e pubblicato ben tre anni fa, la Commissione europea - che nessun europeo ha eletto - il 19 luglio 2011 (IP/1\1/906) ha stabilito che i rifiuti nucleari saranno allocati in bunker sotterranei, tra 100 e 700 metri di profondità. Entro il 2015 i Paesi membri dovranno presentare "piani di smaltimento" che dovranno essere validati dal Commissario Europeo per l’Energia. Così, ancora una volta e come sempre, senza alcuna discussione parlamentare, poichè il palcoscenico di Strasburgo è solo un teatrino. Allora, preparatevi al peggio, perché come al solito chi comanda per conto terzi, non terrà conto del buon senso, della salvaguardia ambientale e della volontà popolare.



Tranquilli: l’Italia espropriata di qualsiasi sovranità, ha già dato: è stata trasformata nella discarica industriale della celebrata "Europa" bancaria e multinazionale. Tuttavia è incredibile: prima la Cee con la benedizione dell'Euratom e dell'Aiea - in buona compagnia di Unione Sovietica e Stati Uniti d'America - ha deliberatemente affondato in mare per mezzo secolo, ogni sorta di scarto atomico. Ora si passa alla terraferma: ma questa volta alla luce del sole, almeno così sembra.


Compitino per l'estate: provate a indovinare in quale zona d'Italia sarà seppellita la pericolosa eredità atomica del Belpaese, ma non solo.


Riferimenti:



 

tontolina

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Dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, all’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia, Ronald Spogli


Questa notizia sta causando le proteste nel sud (Italia). Infatti, sessantaquattro barre di torio-uranio di combustibile esaurito sono custodite nel sito ITREC (Trisaia Research Center) a Rotondella (in provincia di Matera), e queste barre non possono essere riprocessate in Europa. Si tratta di combustibile arrivato in Italia dall’impianto di Elk River (Stati Uniti) nel 1970, nel quadro di un progetto condiviso, che fu poi abbandonato, tra CNEN (oggi ENEA – l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) e l’AEC (Atomic Energy Commission – USA) (ora DOE). Centinaia di barre simili, che contengono l’uranio-235 al 93% e addirittura fino al 95% combinato con il torio, sono attualmente conservate presso il sito americano fiume Savannah...........


Elk River e il giallo della Trisaia | Bye Bye Uncle Sam

Abbiamo chiesto alle autorità statunitensi (il Presidente e il DOE) di trasferire in quello stesso sito anche le poche barre conservate a Rotondella
 

tontolina

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PISA: IL CIMITERO NUCLEARE MILITARE NELLA PINETA, SCARICHI RADIOATTIVI IN MARE E IN ARIA DAL 1963


Pisa: centrale nucleare militare - archivio Camen




[FONT=&quot]di Gianni Lannes[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]



[FONT=&quot]Le prove sul Centro applicazioni militari energia nucleare [/FONT][FONT=&quot][FONT=&quot]sono ufficiali[/FONT]. Cosa attende la Procura della Repubblica di Pisa per aprire un'indagine approfondita? Al Camen gestito dallo Stato maggiore della Difesa, con il beneplacito del governo italiano, le scorie radioattive venivano ammassate dal 1965 in un piazzale all’aperto - in seguito anche in un capannone - chiamato “cimitero di scorie radioattive” che si sviluppava su un’area di 2.500 metri quadrati, capace di contenere fino a 2.500 manufatti standard. [/FONT]


Pisa: scorie nucleari all'aperto - archivio Camen



[FONT=&quot]Il servizio di smaltimento rifiuti radioattivi del Camen è stato utilizzato da numerose cliniche universitarie (Pisa, Pavia, Bologna, Siena, Parma, Torino) e industrie (Enel, Fiat, Eni).[/FONT]

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



[FONT=&quot]Nel Camen operava in violazione di norme nazionali ed internazionali di sicurezza - ed è tuttora in funzione - un servizio che gestiva: impianti di trattamento dei rifiuti liquidi radioattivi mediante evaporazione; impianti di riduzione dei rifiuti solidi mediante pressatura; impianti di condizionamento dei rifiuti solidi e dei fanghi in contenitori di calcestruzzo cementizio.[/FONT]

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


[FONT=&quot]Il reattore RTS-1 era in grado di produrre plutonio e prodotti di fissione per irraggiamento di 238 U. Bastano 5 cinque chilogrammi di plutonio per una bomba atomica. Nel 1968 l’Italia ha sottoscritto il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP, entrato in vigore nel 1970.[/FONT]

Pisa: centrale nucleare militare - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


[FONT=&quot]Nel 2000 all'interno del primo inventario dei rifiuti nucleari in Italia, elaborato dall’Enea, al Cisam risultavano 700 metri cubi di scorie. Nel 2005, in un successivo inventario dell’Apat la quantità di scorie si è ridotta - inspiegabilmente - a 350 metri cubi. Dopodiché la gran massa di scarti atomici è sparita dalla contabilità nucleare nazionale. Allora, che destino ha avuto la pericolosa spazzatura radioattiva delle forze armate? Questa centrale nucleare ha scaricato in mare e nell’atmosfera i propri effluenti radioattivi, a partire dal 1963. Mai nessuna autorità civile ha valutato i danni ambientali e sanitari arrecati da tali attività palesemente illegali, all'ecosistema e alla popolazione locale.[/FONT]
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