Banca Ifls è stato uno dei pochi istituti cli credito a chiudere il 2008 con un utile in crescita:
22,8 milioni con un balzo del 16,7% sull’anno precedente. Ma la banca veneziana guidata dal presidente Sebastien Egon Fiirstenberg, che controlla il 65% del capitale sociale, ha aumentato sia il margine di interesse (+36% a 27,3 milioni) sia quello di intermediazione (67,7 milioni conun +26%), grazie aunmargine commissioni passato da 31 a 39 milioni. Un fatto che ha permesso di mantenere inalterato il dividendo unitario (0,30 euro per azione) e assicurare all’azionista un rendimento del 4,4%. Grazie anche a un core tier i che si attesta al 10,6%. E il nuovo piano industriale 2009-11 promette un focus sulla gamma di prodotti, sulla redditività e sulla clientela (attraverso relationship manager) e un rafforzamento della struttura: dopo i cinque nuovi uffici territoriali avviati nel 2008, che portano il totale a 20, il piano prevede ora 12 nuove aperture entro il 2011. Infine gli accordi: con istituti privi di società prodotto, con Bcc e banche radicate sul territorio. Mentre, dai punto di vista del conto economico, gli obiettivi 2011 sono di un utile in crescita dell’80-100% e di un costJincome ratio al 35% (43% a fine 2008).
La raccolta negli ultimi tempi non è stata un problema, grazie al successo del conto «Rendimax» che fino a marzo rendevail 4,75%, poi ridotto al 4% e in progetto di ulteriori riduzioni un fatto che permetterà di ridurre il costo del funding, ma ai soci probabilmente sarà riservata un’interessante opzione: voci di Borsa sempre più insistenti segnalano infatti lapossibilità di un allungamento al 2011 della vita residua del bond convertibile in scadenza a luglio. Un regalo immediato ai possessori dell’obbligazione valutabile in un +4% alla conferma del rumor.
Io non vincolo nulla con una banchetta simile a queste condizioni!
