Scrivo un ultimo pezzo poi chiudo questo thread, che avrebbe dovuto rimanere un buon thread ed è finito invece in pessimo modo, per la cattiva abitudine di fare polemica.
Ora cerco di spiegare alcune cose, che alcuni di voi non comprendono
Facciamo un caso pratico, molto semplice. Avete una casa, una vostra casa, ed un giorno invitate due persone, Mario e Gino.
Mario e Gino si conoscono di vista, e non sono amici, sono solamente due persone che vengono nella vostra casa.
Li portate in salotto, e dopo poco Gino comincia a fare battutine verso Mario, comincia a dirgli cose ironiche.
Mario non gradisce, primo perchè Gino non è un suo amico, e poi perchè non gradisce e basta, ed è perfettamente libero di non gradire.
Ora voi cosa fate? Dite a Mario "oh Mario, e stacci .. ti tocca"? Oppure dite a Gino "dai Gino, per favore, smettila, non è il caso che continui".
Se siete dei buoni padroni di casa e non dei caproni direi che chiedete gentilmente a Gino di smetterla.
Ma Gino continua.
Cosa fate?
Se siete degli ottimi padroni di casa mettete Mario in una stanza, tranquillo, perchè ha il sacrosanto diritto, come vostro ospite, di stare tranquillo in casa vostra, e Gino nell'altra. Se siete invece solo dei buoni padroni di casa invece mettete Gino fuori della porta, perchè se non capisce con le buone capirà con le cattive.
Allora .. vi entra in testa questo concetto o continuate con la storia che qui dentro si difende uno e non l'altro, che alcuni utenti sono più uguali degli altri, che la moderazione di questo forum è impegnata solo a evitare che chi ha aperto una discussione venga lasciato in pace?
Vi manca completamente l'immedesimazione nel ruolo di padroni di casa, non ve ne faccio una colpa, sono io che svolgo questo ruolo da 11 anni ed è naturale che chi non lo ha mai fatto non trovi naturale il mettersi in quei panni.
Ma fate uno sforzo per immedesimarvi e capire!
Qui si cerca di far coesistere tutti. E questo a volte comporta che Mario e Gino siano in stanze diverse, visto che non si prendono.
Si chiama buon senso.
Non è calcolo, non è interesse economico come certe volte alcuni di voi arrivano miseramente ad insinuare, non è niente altro che un sano, ragionato, BUON SENSO.
Invece alcuni di voi cosa vorrebbero? Che chiunque debba accettare tutto, tranne gli insulti.
Ma cos'è? Massificazione delle persone? E' una pretesa a dir poco sgradevole ed inaccettabile, che rimando completamente ai mittenti.
Se uno è ironico (e assai poco spesso autoironico, nonostante chi è ironico si illuda di esserlo, come se l'ironia che rivolge agli altri fosse garanzia di autoironia, e so per esperienza che ben poche volte questo è vero) ad un determinato livello, tutti gli altri devono esserlo allo stesso livello altrimenti si viene tacciati di avere scarso senso dell'umorismo?
Ma cos'è sto ragionamento? Una revisione in chiave humour del nazismo? Tutti uguali, tutti ironici, e chi non lo è alla gogna?
La dittatura dell'ironia?
RISPETTO! Rispetto vuol dire accettazione della diversità, vuol dire approcciare l'altro su un terreno condiviso. CONDIVISO. Condiviso vuol dire discusso ed approvato da entrambi. E non deciso unilateralmente da chi parla per primo.
Spero di non dover tornare su questi argomenti.
Chi pensa male della mia amministrazione .. è un suo problema.
Io ritengo di essere esattamente come ha detto Drenaggio, un arbitro che per il suo ruolo, la sua lunga esperienza, ed una propensione naturale alla comprensione e al dialogo, ha una visione del campo, del gioco, delle squadre, superiore a chiunque altro.
E ritengo di essere un arbitro con pochi pari in questo paese, dove chi ha il potere invece di mettersi al servizio degli altri, come ritengo di fare da 11 anni, si inebria e ciba di tale potere. Sono un buon arbitro ed un ottimo padrone di casa, che cerca di far stare bene tutti. A volte facendo stare in stanze diverse, e spero che ora sia chiaro il perchè.
Chiudo il thread.
Ora cerco di spiegare alcune cose, che alcuni di voi non comprendono
Facciamo un caso pratico, molto semplice. Avete una casa, una vostra casa, ed un giorno invitate due persone, Mario e Gino.
Mario e Gino si conoscono di vista, e non sono amici, sono solamente due persone che vengono nella vostra casa.
Li portate in salotto, e dopo poco Gino comincia a fare battutine verso Mario, comincia a dirgli cose ironiche.
Mario non gradisce, primo perchè Gino non è un suo amico, e poi perchè non gradisce e basta, ed è perfettamente libero di non gradire.
Ora voi cosa fate? Dite a Mario "oh Mario, e stacci .. ti tocca"? Oppure dite a Gino "dai Gino, per favore, smettila, non è il caso che continui".
Se siete dei buoni padroni di casa e non dei caproni direi che chiedete gentilmente a Gino di smetterla.
Ma Gino continua.
Cosa fate?
Se siete degli ottimi padroni di casa mettete Mario in una stanza, tranquillo, perchè ha il sacrosanto diritto, come vostro ospite, di stare tranquillo in casa vostra, e Gino nell'altra. Se siete invece solo dei buoni padroni di casa invece mettete Gino fuori della porta, perchè se non capisce con le buone capirà con le cattive.
Allora .. vi entra in testa questo concetto o continuate con la storia che qui dentro si difende uno e non l'altro, che alcuni utenti sono più uguali degli altri, che la moderazione di questo forum è impegnata solo a evitare che chi ha aperto una discussione venga lasciato in pace?
Vi manca completamente l'immedesimazione nel ruolo di padroni di casa, non ve ne faccio una colpa, sono io che svolgo questo ruolo da 11 anni ed è naturale che chi non lo ha mai fatto non trovi naturale il mettersi in quei panni.
Ma fate uno sforzo per immedesimarvi e capire!
Qui si cerca di far coesistere tutti. E questo a volte comporta che Mario e Gino siano in stanze diverse, visto che non si prendono.
Si chiama buon senso.
Non è calcolo, non è interesse economico come certe volte alcuni di voi arrivano miseramente ad insinuare, non è niente altro che un sano, ragionato, BUON SENSO.
Invece alcuni di voi cosa vorrebbero? Che chiunque debba accettare tutto, tranne gli insulti.
Ma cos'è? Massificazione delle persone? E' una pretesa a dir poco sgradevole ed inaccettabile, che rimando completamente ai mittenti.
Se uno è ironico (e assai poco spesso autoironico, nonostante chi è ironico si illuda di esserlo, come se l'ironia che rivolge agli altri fosse garanzia di autoironia, e so per esperienza che ben poche volte questo è vero) ad un determinato livello, tutti gli altri devono esserlo allo stesso livello altrimenti si viene tacciati di avere scarso senso dell'umorismo?
Ma cos'è sto ragionamento? Una revisione in chiave humour del nazismo? Tutti uguali, tutti ironici, e chi non lo è alla gogna?
La dittatura dell'ironia?
RISPETTO! Rispetto vuol dire accettazione della diversità, vuol dire approcciare l'altro su un terreno condiviso. CONDIVISO. Condiviso vuol dire discusso ed approvato da entrambi. E non deciso unilateralmente da chi parla per primo.
Spero di non dover tornare su questi argomenti.
Chi pensa male della mia amministrazione .. è un suo problema.
Io ritengo di essere esattamente come ha detto Drenaggio, un arbitro che per il suo ruolo, la sua lunga esperienza, ed una propensione naturale alla comprensione e al dialogo, ha una visione del campo, del gioco, delle squadre, superiore a chiunque altro.
E ritengo di essere un arbitro con pochi pari in questo paese, dove chi ha il potere invece di mettersi al servizio degli altri, come ritengo di fare da 11 anni, si inebria e ciba di tale potere. Sono un buon arbitro ed un ottimo padrone di casa, che cerca di far stare bene tutti. A volte facendo stare in stanze diverse, e spero che ora sia chiaro il perchè.
Chiudo il thread.