Trading_Systems: le basi Programmi di vecchia concezione e di nuova (1 Viewer)

Piedi a Terra

Forumer storico
Perdona la domanda ingenua, P.A.T., ma una cosa del genere, benchè non con la precisione che le misure "obbligazionarie" richiedono, non esiste già come numeratore del più famoso indice di performance ad oggi esistente, ovvero l'indice di Sharpe?

La risposta alla tua domanda è che maggiore precisione e congruenza è sempre un bene, ma la domanda che ti pongo è: sarebbe una situazione poi così diversa da com'è ora dove la seconda cosa che si guarda solitamente di un TS, dopo il fatto che abbia guadagnato, è la sua extra performance rispetto ad un benchmark di minor rischio normalizzata per la volatilità?

Non c'è provocazione nella domanda, beninteso, sto solo cercando di capire meglio.

Una procedura che tenesse conto del numeratore dell'indice di Sharpe sarebbe casomai assimilabile all'I-spread, ma non e' questo il punto. Sai benissimo che l'indice di Sharpe cosi' come viene utilizzato nell'industria del risparmio gestito (italiana) consiste nella formula IS= r(p)/sigma e non nella corretta IS= )r(p)-r(freerisk))/sigma proprio per la supposta difficolta' di identificare correttamente la variabilita' del free-risk nel tempo.

Introdurre lo Z-spread nella misurazione delle performance degli hedge funds o nei fondi comuni UCTS III taglierebbe proprio la testa al toro, perche' al posto di una misura arbitraria come il free-risk della formula di Sharpe introdurremmo un criterio universalmente riconosciuto come l'IRS.

Ciao
 

Cren

Forumer storico
Introdurre lo Z-spread nella misurazione delle performance degli hedge funds o nei fondi comuni UCTS III taglierebbe proprio la testa al toro, perche' al posto di una misura arbitraria come il free-risk della formula di Sharpe introdurremmo un criterio universalmente riconosciuto come l'IRS.
Quand'è così hai perfettamente ragione, e ripeto quanto già scritto: ogni passo verso una maggior precisione e trasparenza è valore aggiunto.

Parametrare ogni risultato ad un tasso d'interesse predefinito, addirittura attualizzando ogni flusso di cassa per esprimere il premio al rischio in funzione della curva degli IRS, sarebbe un passo decisivo e fortemente auspicabile se si volessero valutare TS in ottica professionale.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Quand'è così hai perfettamente ragione, e ripeto quanto già scritto: ogni passo verso una maggior precisione e trasparenza è valore aggiunto.

Parametrare ogni risultato ad un tasso d'interesse predefinito, addirittura attualizzando ogni flusso di cassa per esprimere il premio al rischio in funzione della curva degli IRS, sarebbe un passo decisivo e fortemente auspicabile se si volessero valutare TS in ottica professionale.

Un'ultima aggiunta sul tema del rischio di credito, poi non intervengo piu' per non monopolizzare la discussione, che con il tema del rischio di credito rischierebbe di deviare dall'oggetto dei software vecchi & nuovi per costruire TS.

Nelle comunita' finanziarie Web nessun sviluppatore pensa mai al rischio di credito perche' nessuno si immagina che il denaro costi. :) L'ultima cosa a cui uno pensa e' che per andare a mercato ci vogliano dei soldi in partenza, in quanto e' opinione diffusa che i capitali necessari si acquisiscano prima con il prestito della nonna, poi che vengano salvaguardati con le opportune procedure di stop loss nell'attesa che abbiano a dispiegarsi i risultati positivi misurati dal backtesting del trading system stesso.

Ad ogni modo non sto perorando la tesi che lo Z-spread sia obbligatorio, salvo le ristrette categorie operative a cui poc'anzi ho accennato.
Bisognerebbe sempre valutare strategia per strategia prima di giudicare l'opportunita' di considerare il rischio di credito. C'e' una differenza abissale se stai dentro poche ore o se stai analizzando una strategia stop & reverse, quindi sempre investito o il TAA (GTAA), che e' una specie di buy and hold. Nel primo caso infatti il rendimento del TS va quasi a configurarsi come il plus da aggiungere al risk free. Tipicamente le strategie di IO e del FOL (ed anche molte delle nostre) sono sostanzialmente dei mordi e fuggi.

Se poi lo fai con i derivati, quindi impiegando solo solo una piccola frazione di capitale, allora devi misurare il rischio di credito con l'uso del nozionale piuttosto che dei margini, ma non so quanti davvero lo facciano, visto che ad una ricerca del motore del FOL e di IO il lemma "nozionale" e' del tutto sconosciuto.
 
Ultima modifica:

ender85

Forumer attivo
Mi permetto di riportare qui sotto quanto scrissi tempo fà in altro forum,
che è ancora attuale, a mio modo di vedere (l'unica vera novità è che nel frattempo Tradestation è finalmente riuscita ad offrire, con la versione 9.1, un portfolio testing tool (dal nome altisonante di "Portfolio Maestro"), peraltro ufficialmente disponibile solo ai clienti della casa di brokeraggio e che la versione 5.50 di AB ha introdotto qualcosa di simile al multimarket- multisystem, ma io non l'ho ancora provata (Ender?).
Io ho licenza di Multicharts, Amibroker, Tradestation (broker) e TradingStudio.

A parte Amibroker (che può fare portafogli da sempre ma con ore di lavoro non indifferenti) tutti gli altri hanno seri limiti; il maggior problema è il fatto che tutti i processi a 32 bit possono allocare in ram al massimo 4 gb di memoria anche se si usa windows a 64 bit. Per questo è uscito Multicharts 64 bit in beta privata, ma sbaglia a fare i calcoli...
Alla fine il software per costruire i portafogli me lo sono creato da solo, legge file di testo per cui è collegabile a qualunque piattaforma :D

P.S. TradingStudio ve lo regalo, 1000 euro buttati...
 

reef

...
Un'ultima aggiunta sul tema del rischio di credito, poi non intervengo piu' per non monopolizzare la discussione, che con il tema del rischio di credito rischierebbe di deviare dall'oggetto dei software vecchi & nuovi per costruire TS.

Nelle comunita' finanziarie Web nessun sviluppatore pensa mai al rischio di credito perche' nessuno si immagina che il denaro costi. :) L'ultima cosa a cui uno pensa e' che per andare a mercato ci vogliano dei soldi in partenza, in quanto e' opinione diffusa che i capitali necessari si acquisiscano prima con il prestito della nonna, poi che vengano salvaguardati con le opportune procedure di stop loss nell'attesa che abbiano a dispiegarsi i risultati positivi misurati dal backtesting del trading system stesso.

Ad ogni modo non sto perorando la tesi che lo Z-spread sia obbligatorio, salvo le ristrette categorie operative a cui poc'anzi ho accennato.
Bisognerebbe sempre valutare strategia per strategia prima di giudicare l'opportunita' di considerare il rischio di credito. C'e' una differenza abissale se stai dentro poche ore o se stai analizzando una strategia stop & reverse, quindi sempre investito o il TAA (GTAA), che e' una specie di buy and hold. Nel primo caso infatti il rendimento del TS va quasi a configurarsi come il plus da aggiungere al risk free. Tipicamente le strategie di IO e del FOL (ed anche molte delle nostre) sono sostanzialmente dei mordi e fuggi.

Se poi lo fai con i derivati, quindi impiegando solo solo una piccola frazione di capitale, allora devi misurare il rischio di credito con l'uso del nozionale piuttosto che dei margini, ma non so quanti davvero lo facciano, visto che ad una ricerca del motore del FOL e di IO il lemma "nozionale" e' del tutto sconosciuto.

Cavolo, P.A.T., parti in punta di piedi e arrivi al portfolio manager perfetto...
A mio parere su questo tema è impossibile non distinguere tra il gestore dei soldini della nonna e il gestore di capitali terzi (con le conseguenti responsabilità civili e penali).
Per me, che faccio parte della prima categoria, per il PF è più che sufficiente Hoadley (che non ho ancora utilizzato per bene, per la verità).
Ami come PF manager non ce lo vedo, forse può fare anche quello, ma non è il suo mestiere. Una volta che impari a gestirlo in OLE Automation gli fai fare i conticini che ti servono, esporti il CSV e carichi i risultati su un bel foglio Excel, magari hoadleyzzato (o con altre librerie dedicate).
My 2 cents...
 

surcontre

Nuovo forumer
Capisco l’obiezione di PAT sull’inflazione: se da un punto di vista teorico lo Sharp-Ratio terrà conto con il risk-free, in prima approssimazione, degli effetti nefasti, questo può non valere (o valere meno) per il classico trader retail (come me, per esempio) che accede ai mercati attraverso le varie banche/sim online.
Spesso la banca costringe a scegliere tra un conto remunerato, con possibilità limitate (o nessuna possibilità) di trading e un conto trading, non remunerato.

Ovviamente se la mia strategia decide cosa fare su ENI alle 16.30 sulla base dei prezzi delle 16.29, ciò comporta che io debba sempre tenere i quattrini sul conto trading, a questo punto il risk-free che dovrò infilare nella formula sarà zero.
Alcune banche remunerano parzialmente i conti trading, con calcoli fumosi che poi alla fine se tutto va bene uno ottiene, netto, qualcosa che raramente supera un quinto (forse un quarto..) del risk-free.

In pratica, per il trader retail poter ‘saltare’ agilmente dalla strategia sull’equity a qualcosa che sia vicino ai tassi dei bot (o dei t-bill) è molto difficile e ciò comporta che debba scegliere, su periodi di ampio respiro, se fare trading o se piazzare tutto in bot e chiudere le danze.
La cosa accade con più facilità di quanto si pensi: bastano rendimenti dei bot pari ai picchi del 2011 (6-7%) per accantonare strategie secolari affidabili come il TOM. Figuriamoci con le altre, che mai o quasi mai superano i classici reality-chek contro il data-snooping.

PS nel forum di Trading Blox ho ritrovato una nostra vecchia conoscenza: Eric Crittenden della Blackstarfund , l’autore di quell’interessante paper sul survivor-ship bias dei titoli del Russel 3000
Ha pure scritto un altro paper, su un’innovativa strategia di stock-picking dalla semplicità disarmante: mettere in portafoglio i titoli che hanno appena fatto registrare un massimo storico. L’ha presentata per un parere a Victor Niederhoffer, quello del crack del Matador Fund, che l’ha cassata in 10 righe.
Chi meglio di uno che ha vaporizzato miliardi di $, può dare un parere illuminato sui pitfail di una strategia? :)
 

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