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Forumer storico
Prelios Sgr, fondo olinda vende tutti immobili a Axa e Apollo per 303 milioni
10 luglio 2014
Il fondo immobiliare quotato Olinda gestito da Prelios sgr ha raggiunto un accordo per vendere tutti gli immobili ancora presenti nel suo portafoglio ad Axa e Apollo per 303 milioni di euro, di cui 8 milioni subordinati al raggiungimento di determinate condizioni locative prima del closing. La cifra rappresenta uno sconto del 28% rispetto al valore di mercato al 31 dicembre 2013. Tuttavia, dal momento che il fondo era in scadenza a fine anno e che l'attuale quadro normativo rispetto a eventuali ipotesi di proroga dei fondi resta incerto, «il comitato consultivo del fondo e il comitato investimenti della sgr hanno espresso parere favorevole all'operazione», spiega la società. Prelios stima che un primo rimborso a favore dei partecipanti al fondo di almeno 85 euro per quota possa essere effettuato a seguito dell'approvazione del rendiconto annuale al 31 dicembre 2014, successivamente al perfezionamento dell'operazione. Al termine del processo di vendita previsto entro il 19 dicembre il fondo Olinda, senza più alcun asset in portafoglio, procederà alla liquidazione.
Gli immobili ancora presenti nel portafoglio di Olinda saranno acquistati da Axa Real Estate e Apollo European Principal Finance Fund II, un fondo di Apollo Global Management. Il fondo Olinda dedicato ad investimenti nel settore retail e collocato nel 2004 aveva un portafoglio iniziale di 42 asset per un valore di mercato complessivo di 743 milioni di euro. Dopo una serie di cessioni erano rimasti 26 immobili suddivisi tra negozi, strutture commerciali e cinema multisala, principalmente distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lazio. «Il perfezionamento dell'operazione - precisa Prelios sgr - è soggetto all'espletamento delle procedure connesse all'eventuale esercizio del diritto di prelazione spettante ad alcuni degli attuali conduttori, nonchè alle usuali condizioni sospensive per operazioni di questo tipo, ivi incluso il rilascio dell'autorizzazione da parte dell'Autorità antitrust europea».
10 luglio 2014
Il fondo immobiliare quotato Olinda gestito da Prelios sgr ha raggiunto un accordo per vendere tutti gli immobili ancora presenti nel suo portafoglio ad Axa e Apollo per 303 milioni di euro, di cui 8 milioni subordinati al raggiungimento di determinate condizioni locative prima del closing. La cifra rappresenta uno sconto del 28% rispetto al valore di mercato al 31 dicembre 2013. Tuttavia, dal momento che il fondo era in scadenza a fine anno e che l'attuale quadro normativo rispetto a eventuali ipotesi di proroga dei fondi resta incerto, «il comitato consultivo del fondo e il comitato investimenti della sgr hanno espresso parere favorevole all'operazione», spiega la società. Prelios stima che un primo rimborso a favore dei partecipanti al fondo di almeno 85 euro per quota possa essere effettuato a seguito dell'approvazione del rendiconto annuale al 31 dicembre 2014, successivamente al perfezionamento dell'operazione. Al termine del processo di vendita previsto entro il 19 dicembre il fondo Olinda, senza più alcun asset in portafoglio, procederà alla liquidazione.
Gli immobili ancora presenti nel portafoglio di Olinda saranno acquistati da Axa Real Estate e Apollo European Principal Finance Fund II, un fondo di Apollo Global Management. Il fondo Olinda dedicato ad investimenti nel settore retail e collocato nel 2004 aveva un portafoglio iniziale di 42 asset per un valore di mercato complessivo di 743 milioni di euro. Dopo una serie di cessioni erano rimasti 26 immobili suddivisi tra negozi, strutture commerciali e cinema multisala, principalmente distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lazio. «Il perfezionamento dell'operazione - precisa Prelios sgr - è soggetto all'espletamento delle procedure connesse all'eventuale esercizio del diritto di prelazione spettante ad alcuni degli attuali conduttori, nonchè alle usuali condizioni sospensive per operazioni di questo tipo, ivi incluso il rilascio dell'autorizzazione da parte dell'Autorità antitrust europea».