Pittura dell'Ottocento (1 Viewer)

tommy271

Forumer storico
In settimana si è tenuta presso la Casa d'Aste "Il Ponte" di Milano un'interessante tornata di vendite.
Predominante, vista la localizzazione, la presenza di autori di scuola lombarda.

Un sottovalutato Giuseppe Amisani, di belle tendenze boldiniane, con un "Autoritratto", olio su tela 77x56 è stato aggiudicato per soli 600 euro.

Due belle presenze anche per gli esponenti della scapigliatura. Il primo con Luigi Conconi, "Paggio", olio su tela 60x43, aggiudicato per soli 2.000 e l'altro un fenomenale Daniele Ronzoni con "Giovinetta che legge", olio su tela 60x51, con un bel 10.000 euro, ma sotto stima. Quest'ultimo, a mio parere, non stonerebbe affatto in un museo.

Altri due bravi autori milanesi Mosè Bianchi ed Emilio Gola erano offerti in due quadri piuttosto importanti.
Il primo con "Il Carrobbio sotto la neve", olio su tavola 33x23, stimato a 7000/7500 è stato aggiudicato a 22.000 euro mentre il secondo con uno dei suoi celebri "Paesaggi lungo il Naviglio Grande" , olio su tela 99x149" si è assicurato la bella cifra di 40.000 euro.

Diversa sorte per l'alessandrino (ma milanese d'adozione) Giovanni Migliara. Un piccolo piacevole acquarello "Scorcio con Ruderi" , 21x28, aggiudicato a 4.600 euro mentre la conosciuta (ed apprezzata) "Atrio e facciata di San Celso" stimato a 52/55.000 euro non ha avuto compratori.

Un Hajez è stato venduto per soli 9.000 euro, un Arturo Ferrari a 8.000 euro, un bravo Tallone ad appena 3.000 euro con conferme per altri autori paesaggisti quali Bisi a 12.000 con un "Interno di San Celso".
Niente da Fare per Canella, invenduto a 35/40.000 e Premazzi a 55/60.000 cifre - forse - un pò sopra le righe.
Bene per uno sconosciuto "Piazza del Duomo dai portici settentrionali", qualcuno deve averci visto una buona mano conosciuta. La stima era di 3/3.500 euro, aggiudicazione a 17.000.

Top lot infine per Angelo Inganni con la sua (di quattro) versione "Piazza del Duomo con il Coperto dei Figini". Opera museale , olio su tela, 176x138, stimata 130/140.000 aggiudicata a 160.000.
Altra sua opera, per un autore molto apprezzato, "Vicolo di Santa Caterina" , olio su tela 32x25, stima a 10/11.000 assegnato a 13.500.

Come potete vedere, cifre per tutte le tasche.
Certe volte vedere opere grafiche contemporanee a prezzi di maestri dell'ottocento fa propria piangere. Ma è il bello del mercato.
 
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PrinceFelipe

Forumer attivo
In settimana si è tenuta presso la Casa d'Aste "Il Ponte" di Milano un'interessante tornata di vendite.
Predominante, vista la localizzazione, la presenza di autori di scuola lombarda.

Un sottovalutato Giuseppe Amisani, di belle tendenze boldiniane, con un "Autoritratto", olio su tela 77x56 è stato aggiudicato per soli 600 euro.

Due belle presenze anche per gli esponenti della scapigliatura. Il primo con Luigi Conconi, "Paggio", olio su tela 60x43, aggiudicato per soli 2.000 e l'altro un fenomenale Daniele Ronzoni con "Giovinetta che legge", olio su tela 60x51, con un bel 10.000 euro, ma sotto stima. Quest'ultimo, a mio parere, non stonerebbe affatto in un museo.

Altri due bravi autori milanesi Mosè Bianchi ed Emilio Gola erano offerti in due quadri piuttosto importanti.
Il primo con "Il Carrobbio sotto la neve", olio su tavola 33x23, stimato a 7000/7500 è stato aggiudicato a 22.000 euro mentre il secondo con uno dei suoi celebri "Paesaggi lungo il Naviglio Grande" , olio su tela 99x149" si è assicurato la bella cifra di 40.000 euro.

Diversa sorte per l'alessandrino (ma milanese d'adozione) Giovanni Migliara. Un piccolo piacevole acquarello "Scorcio con Ruderi" , 21x28, aggiudicato a 4.600 euro mentre la conosciuta (ed apprezzata) "Atrio e facciata di San Celso" stimato a 52/55.000 euro non ha avuto compratori.

Un Hajez è stato venduto per soli 9.000 euro, un Arturo Ferrari a 8.000 euro, un bravo Tallone ad appena 3.000 euro con conferme per altri autori paesaggisti quali Bisi a 12.000 con un "Interno di San Celso".
Niente da Fare per Canella, invenduto a 35/40.000 e Premazzi a 55/60.000 cifre - forse - un pò sopra le righe.
Bene per uno sconosciuto "Piazza del Duomo dai portici settentrionali", qualcuno deve averci visto una buona mano conosciuta. La stima era di 3/3.500 euro, aggiudicazione a 17.000.

Top lot infine per Angelo Inganni con la sua (di quattro) versione "Piazza del Duomo con il Coperto dei Figini". Opera museale , olio su tela, 176x138, stimata 130/140.000 aggiudicata a 160.000.
Altra sua opera, per un autore molto apprezzato, "Vicolo di Santa Caterina" , olio su tela 32x25, stima a 10/11.000 assegnato a 13.500.

Come potete vedere, cifre per tutte le tasche.
Certe volte vedere opere grafiche contemporanee a prezzi di maestri dell'ottocento fa propria piangere. Ma è il bello del mercato.

Concordo con te.
Comunque diciamo più 19 secolo.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Ciao Prince :D
Ciao Tommy :D:D

Oltre l'Ottocento, anche il primo Novecento, fino agli anni 60, presenta ottimi prezzi per buoni quadri. Solo che magari invece che alle aste vanno cercati dai compravendo o ai mercatini.
Ritengo invece che i prezzi dei contemporanei siano fuori di testa.
Non dimentichiamo che quelli che oggi sono centenari furono a loro volta dei contemporanei: la storia dei prezzi artisrtici ha molto da insegnare.
 

tommy271

Forumer storico
Ciao Prince :D
Ciao Tommy :D:D

Oltre l'Ottocento, anche il primo Novecento, fino agli anni 60, presenta ottimi prezzi per buoni quadri. Solo che magari invece che alle aste vanno cercati dai compravendo o ai mercatini.
Ritengo invece che i prezzi dei contemporanei siano fuori di testa.
Non dimentichiamo che quelli che oggi sono centenari furono a loro volta dei contemporanei: la storia dei prezzi artisrtici ha molto da insegnare.

Rispondo ad un anno di distanza ... cosa vuoi che sia? :lol:.

Ottocento e primo Novecento è ormai storicizzato... quindi i prezzi restano lì, al limite seguono l'andamento economico generale ... facendo qualche eccezione sui top-lot della pittura internazionale.

Nella nostra piccola Italia la media dei prezzi dell'Ottocento, per quel che vedo, si è abbassata (escludendo sempre capolavori e grandi maestri).
Resta sempre la possibilità di portarsi a casa una bella quadreria con una spesa relativamente contenuta.

I prezzi dei contemporanei sono come certi titoli HY e junk ... l'importante è cogliere la corrente ascensionale.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Rispondo ad un anno di distanza ... cosa vuoi che sia? :lol:.

Ottocento e primo Novecento è ormai storicizzato... quindi i prezzi restano lì, al limite seguono l'andamento economico generale ... facendo qualche eccezione sui top-lot della pittura internazionale.

Nella nostra piccola Italia la media dei prezzi dell'Ottocento, per quel che vedo, si è abbassata (escludendo sempre capolavori e grandi maestri).
Resta sempre la possibilità di portarsi a casa una bella quadreria con una spesa relativamente contenuta.

I prezzi dei contemporanei sono come certi titoli HY e junk ... l'importante è cogliere la corrente ascensionale.
Il fatto che i capolavori costino sempre di più, e comunque mantengano valutazioni elevate, mentre i medi sono un po' crollati rispecchia, secondo me, proprio la situazione economica generale: crollo della media borghesia, impoverimento generale salvo che per i più ricchi.
D'accordo poi su HY e junk ...
 

tommy271

Forumer storico
Il fatto che i capolavori costino sempre di più, e comunque mantengano valutazioni elevate, mentre i medi sono un po' crollati rispecchia, secondo me, proprio la situazione economica generale: crollo della media borghesia, impoverimento generale salvo che per i più ricchi.
D'accordo poi su HY e junk ...

Quello che fa specie è vedere pagare contemporanei con cifre assurde mentre onesti pittori dell'800 (ma anche buone opere del 600/700) a cifre abbordabilissime.

Evidente che non si cerca l'affare ... essendo i secondi "storicizzati".
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Vittore Rubicy de Dragon era pure un gallerista ...
vero che ci sapeva proprio fare

Chissà i prezzi oggi ...
 

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baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Quando iniziai ad occuparmi di arte anche come collezionista, non vi era libro, articolo o trasmissione che non ripetesse come l'arte dell'800 fosse molto a buon mercato e rischiasse di rivelarsi il migliore affare eccetera eccetera. Molto tempo è passato, ahimè, da allora, ma la situazione pare essersi incancrenita al medesimo punto. Pertanto nessuno ha fatto l'affare con queste opere, tranne colui che avesse investito in Segantini, che tra parentesi personalmente consideravo un grande quando ancora era visto come "uno tra gli altri" (sì, ma già costava qualche decina di volte più del mio budget di allora :wall:).
Se allarghiamo un attimo la definizione di 19° secolo, allora vediamo che all'ultima di Artesegno un Semeghini rimase invenduto a 1000 €, un Luigini a 350 (era il prezzo di una sua acquatinta 20 anni fa), e due sculture di Vincenzo Gemito a 1200. Misera fine anche per 2 Cosimo Privato, in altri tempi collezionato dai mestrini a suon di palanche.
Investire in arte? Magari vendendo allo scoperto? o_O
 

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