PARMALAT: E' iniziata la class action USA (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
E' partita con un atto di citazione di 380 pagine depositato sulla scrivania del giudice Lewis A. Kaplan di New York la class action Parmalat, secondo cui Bank Of America e Citigroup hanno "giocato" nella vicenda un ruolo "a piu' facce". Accusa gia' rigettata da Bank Of America tramite la portavoce Susan Beard: "Non e' supportata dai fatti". Questo mentre secondo l'atto i revisori Grant Thornton e Deloitte "non solo hanno chiuso un occhio, ma hanno partecipato direttamente" al dissesto del gruppo alimentare.

Una richiesta di risarcimento, quella della class action depositata la notte scorsa, che chiama in causa tutti i protagonisti del crac di Collecchio, ritenuti responsabili, si legge nel documento, "di aver trasformato Parmalat in un colossale schema Ponzi", una catena di Sant'Antonio, un cerino finanziario restato in mano a migliaia di risparmiatori.
L'importo del risarcimento danni chiesto dai ricorrenti al giudice Kaplan dovra' essere definito in sede giudiziaria.

Sul banco degli accusati non manca nessuno. Dai manager che hanno condotto Parmalat al dissesto, a partire da Calisto Tanzi e Fausto Tonna, ai consulenti legali (lo studio Zini), dalle societa' di revisione del gruppo di Collecchio, Deloitte e Grant Thornton, alle banche finanziatrici. Quindi, colossi bancari come Citigroup, Bank of America, Ubs, Csfb. Ma anche Bnl e la sua controllata di factoring, Ifitalia, che da parte sua aveva invece gia' presentato al tribunale di Parma una denuncia per truffa contro Parmalat, proclamandosi a sua volta vittima del gruppo di Tanzi.

A costituirsi parti civili sono stati una fila di fondi, capitanati da Hermes Focus Asset Management Europe, solo un anno fa terzo azionista di Parmalat con quasi 18 milioni di azioni in portafogli. In prima fila contro Parmalat, si sono schierate Cattolica Partecipazioni (Bari), le parigine Solotrat e Societe Moderne Des Terrassements Parisiens e Capital & Finace Asset Management di Bruxelles, tutti obbligazionisti del gruppo di Collecchio.
Ma se l'azione andasse a buon fine, a beneficiarne sarebbero tutti coloro che, tra il 5 gennaio 1999 e il 18 dicembre 2003 (il periodo preso in considerazione dalla class action), fossero stati obbligazionisti o azionisti di Parmalat. Se infatti il giudice optasse per la colpevolezza degli imputati, per partecipare al risarcimento sarebbe sufficiente farne richiesta entro sei mesi dalla conclusione del procedimento.

Nel documento si afferma che e' stato permesso a Parmalat di sottostimare il suo debito di quasi 10 miliardi di dollari e di sovrastimare i suoi asset netti consolidati "per uno sbalorditivo ammontare di 16,4 miliardi di dollari". Alle parti chiamate in causa viene imputato "di aver messo in atto un vero e proprio armamentario di atti ingannevoli... nello sforzo di nascondere le perdite di Parmalat, gonfiare artificialmente i suoi asset e nasconderne il debito, attraverso una brutale falsificazione di documenti bancari per provare il possesso di miliardi di dollari in contanti e titoli che semplicemente non esistevano".
Agli accusati la procedura assegna ora 60 giorni di tempo per rigettare le domande di risarcimento.

http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=97113
 

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PARMALAT

da Il Sole 24 Ore La Procura di Milano chiude l'indagine per aggiotaggio: cinque banche nel mirino. Negli USa azione collettiva da 8 miliardi di dollari. Citigroup, Bank of America, Csfb e Bnl sono le banche citate dai promotori della class action per il crack Parmalat.
 

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