OGM: Un’altra guerra segreta degli Usa in Italia (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Un’altra guerra segreta degli Usa in Italia
“Stiamo mettendo insieme una cricca di ministri che la pensano nel modo giusto e stiamo dando istruzioni a vari consulenti di alto livello nel governo.”
Questa frase è riportata in una cable di Wikileaks ed è dell’ex ambasciatore USA in Italia, Mel Sembler, a proposito della scelta dell’Italia di bandire gli OGM.

Nel libro “Dossier Wikileaks”, scritto da Stefania Maurizi, giornalista di Repubblica e L’Espresso, si legge infatti di una delle tante guerre segrete combattute dagli USA in Italia.

Questa è una delle guerre sotterranee statunitensi, combattute senza aerei, munizioni, carri armati, ma con le armi delle pressioni e delle minacce politico-diplomatiche e con le munizioni diplomatiche fornite dai propri uomini strettamente protetti dentro e fuori dai partiti del centrodestrasinistra. Le occupazioni avvengono anche così, in sordina, ai margini del palcoscenico mediatico.
La ‘guerra’ ha iniziò nel 2000 quando il governo Amato approva un decreto per la messa al bando di 4 varietà di mais OGM, due della Monsanto e due della farmaceutica Aventis e Novartis. In quel periodo, l’Unione Europea aveva autorizzato la vendita di quei tipi di mais sia per l’uomo che per il bestiame, mentre l’Italia cercava di salvaguardare le proprie produzioni.

L’effetto del decreto appare evidente in uno dei cablogrammi dell’ambasciatore USA che parla di una perdita complessiva per le multinazionali americane di circa 70 milioni di dollari in 5 anni. L’Italia all’epoca si stava impegnando per tutelare i propri prodotti, anche attraverso l’istituzione dei marchi di Indicazione Geografica Protetta (IGP), ma per riuscirci aveva bisogno di ottenere l’approvazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Cosa hanno pensano di fare gli USA? Un’offerta che non si può rifiutare: gli Stati Uniti avrebbero aiutato l’Italia per l’ottenimento dell’IGP, ma l’Italia avrebbe dovuto dare il via libera agli OGM. L’Italia ha resistito e il ricatto non ha funzionato.

Con il governo Berlusconi, nel 2001, gli USA sperano in un cambio di rotta, ma non fanno i conti con il ministro Alemanno, che si schiera dichiaratamente contro gli OGM.
A questo punto l’‘armata’ a stelle e strisce si mobilita.
Nella primavera del 2002, il segretario all’agricoltura degli USA scrive al ministro italiano per fargli presente quanto siano preoccupanti le sue posizioni.
Il vice consigliere alla sicurezza americano contatta il consigliere diplomatico di Berlusconi, Giovanni Castellaneta, ricordandogli che Bush e il premier italiano avevano stabilito una politica a favore degli OGM.
Il sottosegretario Larson si mette in contatto con l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti e gli comunica che “l’Italia sta imboccando una strada completamente sbagliata”, mentre il consigliere del Dipartimento di Stato USA scrive agli allora ministri Sirchia e Moratti.

E’ un nuovo cable di wikileaks che sintetizza la posizione americana verso l’Italia: “Il nostro obiettivo è seppellire il documento Alemanno nella commissione nazionale sulle biotecnologie” e se invece sarà approvato Berlusconi subirà “una forte pressione per spostare l’Italia verso una politica più amichevole rispetto ai nostri interessi”.
Per maggiore sicurezza, Bill Young, membro del Congresso statunitense, avvicina anche il suo ‘amico di lunga data e protetto’, Gianfranco Fini, allora vicepresidente del Consiglio.
Nonostante tutto ciò, Alemanno decide di consultare le organizzazioni degli agricoltori: Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori. Coldiretti si dichiara assolutamente contraria e dimostra che esistono sementi pure, cioè non contaminate da OGM.
Per contro, Confagricoltura complotta con gli Americani informando l‘ambasciatore USA (che prontamente informa le multinazionali a stelle e strisce) che “se i tre maggiori fornitori di sementi rimangono compatti e insistono che non possono garantire una totale assenza di OGM, allora si andrà verso una soglia di tolleranza” (ovvero un livello di contaminazione ‘accidentale’).

Alemanno però non cede e un nuovo cable dell’ambasciatore USA avverte la madre patria che “non possiamo permettere ad Alemanno di andare avanti senza ostacoli”.

In quegli anni però, gli Stati Uniti hanno un’altra grana in Italia, ovvero la guerra in Iraq: il malcontento è forte e calcare la mano anche sugli OGM rischierebbe di indurre forti manifestazioni di protesta. La stampa italiana non può mettere in relazione le due cose (Iraq e politica USA sugli OGM), “compromettendo i nostri sforzi in un momento critico. Dobbiamo ammazzare un drago per volta” scrive l’ambasciatore statunitense.

Inizia dunque un lavorio serrato sugli opinion leader (l’ambasciatore dichiarerà di poter contare sul sostegno dei ministri Sirchia e Moratti) e sui burocrati responsabili per le politiche agricole. Secondo i documenti svelati, si apprende di un direttore generale del ministero delle attività produttive, Amedeo Teti, talmente utile agli USA da indicarlo come persona da “proteggere strettamente”.
A quel punto, agli Stati Uniti servono figure che convalidino i loro argomenti: questo è il ruolo dell’Assobiotec, un’associazione di aziende italiane di biotecnologie, che sostiene con forza gli OGM.
Ad una conferenza di questa realtà, intervengono gli allora ministri Sirchia e Marzano. In particolare quest’ultimo si lancia in un appello pro-OGM, influenzato da un documento interno di Amedeo Teti, arrivando a dichiarare che l’opposizione agli OGM non è basata su prove scientifiche ed è fondata su sentimenti antiamericani.

Quando il Piemonte comincia a distruggere i campi di mais OGM, Sirchia scrive subito a Berlusconi e lo avvisa delle “spiacevoli conseguenze che potrebbero compromettere gravemente le nostre relazioni commerciali con gli USA”. Berlusconi in quel periodo tuttavia non insiste troppo: il partito di Alemanno è una componente preziosa per il suo governo.

Nel 2003 Alemanno arriva a presentare un decreto restrittivo sugli OGM. L’ambasciatore USA si precipita da Gianni Letta, che chiama Berlusconi in viva voce. La sintesi della telefonata è messa nero su bianco in un cable dell’ambasciatore statunitense: “Dopo aver espresso il suo continuo supporto agli sforzi del presidente Bush di diffondere la democrazia (leggasi guerra in Iraq e Afghanistan, ndr), Berlusconi ha promesso che non avrebbe fatto passare la bozza del decreto Alemanno, così come gli è stata descritta, al Consiglio dei Ministri”.

Non bastando questo, il sottosegretario all’agricoltura USA avverte Alemanno che Roma ha un miliardo di dollari di debito nel settore e gli prospetta serie conseguenze.

Il vento cambia nel 2004, quando il TAR del Lazio annulla il decreto Amato: il tribunale amministrativo dà ragione alla Monsanto, alla Pioneer (poi Du Pont), alla Syngenta e all’Assobiotec, ovvero alle lobby delle multinazionali statunitensi.

Nel 2006 con il governo Prodi, il vento in poppa aumenta: il nuovo ministro De Castro assicura gli USA in privato di supportare i prodotti biotech e improvvisamente l’attività diplomatica intensissima degli anni precedenti crolla. Ci sono solo pochissimi cablogrammi in due anni su questo argomento.

Anche con il ritorno di Berlusconi nel 2008 le comunicazioni non si intensificano.
Da rilevare un cable del 2008 del solito Amedeo Teti (direttore generale del ministero delle attività produttive) che spiega a Spogli, nuovo ambasciatore USA in Italia, che ora può essere più semplice introdurre gli OGM in Italia, ma che bisogna fare attenzione perché Alemanno “rimane politicamente importante (è sindaco di Roma) e potrebbe avere un’influenza da dietro le quinte.”

Infine, è ancora degno di nota un cable dell’ambasciatore Usa a Roma, nel dicembre 2009, che vuole sapere dai suoi interlocutori italiani se l’Europa ha messo al bando i prodotti USA a base di soia su cui sono state trovate tracce di mais OGM della Monsanto.

E’ notizia recentissima che I 27 Stati membri dell'Unione europea sono divisi sulle proposte della Commissione europea di dare il via libera all'importazione e trasformazione in Europa di due tipi di soia OGM, usati come mangimi per gli animali e prodotti dalla multinazionale Monsanto grazie all’utilizzo di un pesticida fortemente nocivo. Ora i due dossier passeranno dunque al nuovo Comitato d'appello europeo introdotto dal Trattato di Lisbona. Se vi sarà la maggioranza qualificata, i prodotti alimentari Ogm saranno immessi nel mercato europeo.

Per difendere i produttori e le produzioni agricole nazionali, nonché la salute dei consumatori, per proteggere i posti di lavoro in Italia e l’economia del nostro paese non c’è più tempo da perdere. Serve il coraggio di affrontare quello che in molti pensano: una doverosa rivoluzione. Una rivoluzione nei metodi e nei programmi politici, nella partecipazione e nella cultura perché è giunto il momento di difendere e salvare la nostra Italia. Perché è giunto il momento di non essere più sudditi, ma sovrani.

Monia Benini
Fonte: European Phoenix
17.12.2011
 

tontolina

Forumer storico
ieri ho visto Report e ne ho dedotto che la Monsanto &C. non hanno più bisogno che l'italia utilizzi il mais OGM

basta che siano i produttori di biodisel estratto dal mais OGM
 

tontolina

Forumer storico
com'è che sono stata spostata nell'isola

non si può parlare anche al cafè?

e poi mi pare che qui all'isola ci sia gente troppo arrapata che ama il sesso sesso sesso
e solamente sesso

gli fregAA
ASSAI DEGLI ogm

POTREBBE MOSTRARE QUALCHE MERAVIGLIA SE LO FACESSERO RIZZARE.... IL PELO
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
No no , io sono interessato , una volta ho sentito che gli ogm lo fanno ammosciare , quindi sono contrario agli ogm. Tanti auguri tonty. kiss
 

Claire

ἰοίην
Anche a me interessa, ma devo avere tempo e tranquillità per leggere.
Magari stasera, o domani, in giornata.

Buon Natale, tontolina, spero che passerai, per quanto possibile, feste serene.
:vicini:
 

tontolina

Forumer storico
Anche a me interessa, ma devo avere tempo e tranquillità per leggere.
Magari stasera, o domani, in giornata.

Buon Natale, tontolina, spero che passerai, per quanto possibile, feste serene.
:vicini:
ciao vegana
guarda questo video

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=IVaBlA0ds9I]Il caso Lester - memorie di vite passate - YouTube[/ame]


e se fosse vero?
e se la reincarnazione fosse davvero possibile?
E SE FOSSIMO STATI PURE ANIMALI?

e se fossimo solo degli alogrammi simmetrici della realtà?
:rolleyes:

grazie anche a te e a tutta la tua famigliola
 

tontolina

Forumer storico
uhm
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=to5NmWAUVIc&feature=autoplay&list=ULbGHapWx6128&lf=mfu_in_order&playnext=1]Fisica quantistica - Falelo vedere ad ogni persona a voi cara. ( 02 di 10 ) www.cosmologia.eu - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
05 ottobre 2012

L'ATTACCO DELL'UNIONE EUROPEA ALLA SOVRANITA' ALIMENTARE E MONETARIA

Nel luglio scorso la Corte di Giustizia europea ha stabilito il divieto assoluto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo. Una sentenza che conferma come, sia in ambito economico che alimentare, la strategia dell'Unione europea sembra essere finalizzata alla limitazione dell'autonomia degli Stati membri.
Di Matteo Marini - Il Cambiamento
Dall’assalto alla sovranità monetaria (basti guardare l’approvazione del Fiscal Compact e/o del Mes) all’attacco alla sovranità alimentare. L’Unione Europea sembra che voglia, di fatto, smantellare pian piano tutti gli assi che ogni Stato membro tenta di giocarsi per mantenere un minimo di autonomia.
Tutto ruota attorno ad una direttiva comunitaria - in vigore dal 1998 - che stabilisce come la commercializzazione e lo scambio di sementi, sia di solo appannaggio delle ditte sementiere (come la Monsanto). Agli agricoltori questo commercio è vietato. Molte le realtà associative di volontari che si sono costituite per opporsi a questa assurda regolamentazione, distribuendo sementi presenti fuori dal catalogo ufficiale delle multinazionali.
Leggi tutto...

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