Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (2 lettori)

londonwhale

Forumer storico
Più che altro anche Abengoa era un aumento di capitale blindato......

Benchè il ritiro del sindacato sia una reale possibilità, io credo che l'aumento di capitale di Vicenza andrà a buon fine, soprattutto perchè il garante è Unicredit, che avrebbe numerosi costi, diretti e indiretti, da un eventuale fallimento di Vicenza.

Voglio solo dire a tutti 2 cose:
1) nulla è scontato, c'è sempre l'1% di possibilità che accade 1 volta su 100, finchè non abbiamo i bond di quell'1% siamo tutti felici, poi quando ci va male non serve a nulla parlare di truffe e complotti
2) il mercato vive di paure ed euforia, se si riesce a capire perchè il mercato (s)vende un titolo, si ha la chiave di lettura del movimento, e si è nella posizione ottimale per giudicare se il movimento è esagerato o no
 

londonwhale

Forumer storico
Il momento in cui i bilanci pubblicati hanno meno probabilità di essere bugiardi è proprio quando arriva il cambio di management.
A maggior ragione dopo che un'ispezione della vigilanza europea ha rivoltato la banca come un calzino.

Non dico che, in queste circostanze, i bilanci vadano letti come fossero "libri aperti". Ma nemmeno che non siano fonti di informazione.

Detto questo, se tu hai a disposizione reports di altri analisti, sarebbe interessante leggerli.
Hai la possibilità di postare qui qualcosa, anche solo per qualche ora?
In alternativa ti posso inviare un mp con la mia e-mail privata...:)

più che altro sono collage di notizie e piccoli commenti, non ho dei report completi
 

Rottweiler

Forumer storico
La 20 ( non subordinata!) a 89 rende oltre il 5%
Per le banchette " salvate" le obbligazioni non sub sono state risparmiate;
come spiegarsi allora un rendimento così alto per il bond della Vicentina?

Aldilà degli alti e bassi mi son posto la domanda come mai i "veneti" per emettere subordinate devono offrire cedole attorno al 10%.

Ragazzi, la risposta è implicita nelle vostre domande:

1)il percorso che porta al prossimo AUC deve ancora affrontare degli ostacoli;

2)il prossimo AUC, che si cerca di fare, darà un grosso sollievo, ma non sarà risolutivo. Avete presente quante volte altre banche (italiche e non) hanno affrontato un AUC che avrebbe dovuto risolvere tutto, anche se non è mai stato così?

Questo non significa che il percorso, alla fine, non premi chi investe oggi in queste T2 dalle grasse cedole.
Occorre però essere ragionevolmente certi che chi vi sale a bordo, pensando di cavalcare un puledro, non si trovi a cavallo di un somaro spompato...:titanic:
 

tommy271

Forumer storico
Ragazzi, la risposta è implicita nelle vostre domande:

1)il percorso che porta al prossimo AUC deve ancora affrontare degli ostacoli;

2)il prossimo AUC, che si cerca di fare, darà un grosso sollievo, ma non sarà risolutivo. Avete presente quante volte altre banche (italiche e non) hanno affrontato un AUC che avrebbe dovuto risolvere tutto, anche se non è mai stato così?

Questo non significa che il percorso, alla fine, non premi chi investe oggi in queste T2 dalle grasse cedole.
Occorre però essere ragionevolmente certi che chi vi sale a bordo, pensando di cavalcare un puledro, non si trovi a cavallo di un somaro spompato...:titanic:

:Y.

Visto i tempi che corrono ... avrei una mezza idea per cercare di "irrobustire" la partecipazione :lol:.
 

qquebec

Super Moderator
Aldilà degli alti e bassi mi son posto la domanda come mai i "veneti" per emettere subordinate devono offrire cedole attorno al 10%.

E' quello che chiedo anche io :mmmm: :wall: Il dubbio che l'adc possa essere insuffciente è forte :mumble: Poi, sulla Veneto 9,50% da 200 mln non è che hanno fatto la fila (235 mln di offerta)
 

capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
Ragazzi, la risposta è implicita nelle vostre domande:

1)il percorso che porta al prossimo AUC deve ancora affrontare degli ostacoli;

2)il prossimo AUC, che si cerca di fare, darà un grosso sollievo, ma non sarà risolutivo. Avete presente quante volte altre banche (italiche e non) hanno affrontato un AUC che avrebbe dovuto risolvere tutto, anche se non è mai stato così?

Questo non significa che il percorso, alla fine, non premi chi investe oggi in queste T2 dalle grasse cedole.
Occorre però essere ragionevolmente certi che chi vi sale a bordo, pensando di cavalcare un puledro, non si trovi a cavallo di un somaro spompato...:titanic:

ciao rott, e' l' eterno dilemma che i dententori di sub hanno dovuto risolvere in questi anni per risultare vincenti/perdenti nei loro investimenti

riusciranno i nostri eroi (azionisti) a farci da scudo iniettando quanto serve nel prossimo /nei prossimi adc?
da quel che leggo penso di si, anche se l' attuale azionariato verra' spellato vivo, risvegliandosi da anni di sogni nel magico mondo delle nonquotate
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Montebelluna, 27 novembre 2015
VENETO BANCA: CONCLUSO IL PROCESSO SREP
Veneto Banca comunica che si è concluso il Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) da parte della Banca
Centrale Europea per l’anno 2015. La decisione di vigilanza adottata in data 20 novembre 2015 dalla BCE, la cosiddetta
SREP Decision , è stata notificata alla Banca in data 25 novembre 2015, ai sensi del Regolamento (UE) n° 1024/2013 del
15 ottobre 2013.
Con la SREP Decision del 20 novembre 2015, la BCE ha comunicato alla Banca il nuovo coefficiente patrimoniale in
termini di Common Equity Tier 1 (CET1) pari al 10,25%, da mantenersi a decorrere dal 30 giugno 2016. Fino a tale data
resta confermato il requisito del 10%.
Si fa presente che al 30 settembre 2015, data dell’ultima segnalazione di vigilanza, il CET1 Ratio su base consolidata è
pari al 7,12%.
Tanto premesso, tenuto anche conto di quanto indicato da Consob mediante la comunicazione n. 0090883 del 26
novembre 2015, indirizzata a tutte le banche quotate e diffuse, si segnala quanto segue.

Come reso noto al mercato con comunicati del 22 luglio, 28 agosto e 14 ottobre 2015, Veneto Banca ha presentato a
BCE il 13 luglio 2015 e aggiornato poi il 24 luglio, un piano di rafforzamento patrimoniale che contempla un aumento di
capitale di EUR 1 miliardo (con un impatto positivo, con riferimento alla situazione al 30 settembre 2015, pari a oltre
390bps), da realizzare entro aprile 2016, dopo la trasformazione della banca da cooperativa a società per azioni e
contestualmente alla quotazione delle azioni presso la Borsa Italiana. L’aumento di capitale è interamente pre-garantito
da Banca IMI.
Oltre al sopra citato requisito patrimoniale minimo relativo al CET 1 Ratio, con la SREP Decision la BCE ha richiesto a
Veneto Banca di adottare misure per il monitoraggio e rafforzamento dei dispositivi, processi, meccanismi e strategie
della Banca relativamente a:
(i) attuazione del piano strategico;
(ii) migliore organizzazione dei lavori consiliari;
(iii) rafforzamento dei controlli interni;
(iv) misure specifiche volte a fare fronte al deterioramento della qualità del credito della banca;
(v) funding plan per il 2016 in coerenza con il piano strategico, il sistema degli obiettivi di rischio (RAF) e con il
budget della Banca;
(vi) presidio dei rischi legali e reputazionali derivanti da potenziali iniziative legali degli azionisti;
(vii) sistema di remunerazione e gestione delle operazioni nei casi di conflitti di interesse
La Banca ha già avviato un piano di interventi finalizzato a corrispondere alle indicazioni della BCE.

Per ulteriori informazioni:
Gruppo Veneto Banca - Ufficio Relazioni con i Media
Carlo Torresan, Enrico Deho’, Andrea Brunori
Tel. +39 0423 28 3378/3394 oppure 0732 70 8771
E-mail: [email protected]
Gruppo Veneto Banca - Investor Relations
E- mail: [email protected]
Barabino & Partners
Emma Ascani, Fabrizio Grassi, Dario Esposito, Pietro Cavallera
Tel. +39 02 72 02 3535
E-mail: [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
 

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