Non sono abbastanza femminista (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
:eek:

:sad:

Non capisco niente di questo:sad::sad::sad:

La Macchina Mestruante di Sputniko! ? artista cyberfemminista giapponese ? Al di là del Buco

Cioè, ho capito le invenzioni della tizia (geniale) ma mi sfugge il senso della macchina mestruante:mumble:

E soprattutto non capisco quali siano:

"le potenzialità (culturali e politiche) dell’ibridismo macchina-organismo"

E poi mi sa che sono troppo poco tecnologica per capire come mai:

"Il/la cyborg è una creatura paradossale, ironica, rivoluzionaria, che sfida il pensiero binario. Proprio in quanto ibrido di macchina e organismo, come nota Gianfranca Balestra:
consente di superare le dicotomie tra umano e meccanico, natura e cultura, maschile e femminile, normale e alieno, psiche e materia, ecc."

Per fortuna Judith Butler mi salva, visto che almeno lei, la capisco quando dice: "nessuna rivoluzione politica è possibile senza che si sposti radicalmente la nozione che ognuno e ognuna ha di ciò che è reale e di ciò che è possibile”.

Ma cosa diamine è il cyberfemminismo?:help: :-?

Vado a studiare:-o

Devo tenermi al passo con i tempi:-o
 

tashtego

Forumer storico
Trovo geniale la gente che riesce a guadagnarsi da vivere con queste cose.
Giorni fa ho visto "The Wolf of Wall Street" al cinema. Da impiegata di banca alle prese periodicamente coi corsi sulle tecniche di vendita, naturalmente ho apprezzato la scena in cui Di Caprio chiede all'amico di vendergli una penna, e l'amico gli chiede di scrivere il suo nome su un foglio: Di Caprio gli risponde di non avere nulla per scrivere e l'amico gli offre la penna. Il segreto della vendita, l'anima del commercio e' il bisogno, chi sa creare un bisogno (non e' affatto necessario che esista realmente) sa vendere, e quindi sa far soldi.
Personalmente (ma so che mi dimostrerete che sbaglio, quindi il mio post e' inutile quanto la penna di Di Caprio) ritengo che in parte questo accada anche nel mondo delle idee, soprattutto da quando esse sono entrate nel circuito mediatico di massa. Questo mi pare un caso tipico.
Il video e' chiaramente una provocazione intellettuale, ma parte dal presupposto della creazione di un falso bisogno. Io ho sempre detestato avere le mestruazioni, ma l'dea di abolirle con una pillola per ragioni ideologiche mi pare aberrante, ma soprattutto, in un'epoca che offre antidolorifici efficaci a basso costo e strumenti igienici per non accorgersi nemmeno di averle, mi pare inutile, cosi' come mi pare estremamente capzioso ritenere che la formulazione della pillola anticoncezionale sia stata pensata per mantenere le mestruazioni cosi' da fare un danno alla donna, e che il sanguinamento mensile sia una ferita inferta dall'universo maschilista alla dignita' femminile.
Il desiderio di essere liberate dall'oltraggio delle mestruazioni e' a mio modo di vedere un falso bisogno intellettuale che una scaltra signorina tenta di creare per vendere il suo prodotto, al pari delle infinite app degli smartphone.
Per quanto mi riguarda mi tengo volentierissimo le mestruazioni, finche' dura ;).
 

f4f

翠鸟科
Trovo geniale la gente che riesce a guadagnarsi da vivere con queste cose.
Giorni fa ho visto "The Wolf of Wall Street" al cinema. Da impiegata di banca alle prese periodicamente coi corsi sulle tecniche di vendita, naturalmente ho apprezzato la scena in cui Di Caprio chiede all'amico di vendergli una penna, e l'amico gli chiede di scrivere il suo nome su un foglio: Di Caprio gli risponde di non avere nulla per scrivere e l'amico gli offre la penna. Il segreto della vendita, l'anima del commercio e' il bisogno, chi sa creare un bisogno (non e' affatto necessario che esista realmente) sa vendere, e quindi sa far soldi.
Personalmente (ma so che mi dimostrerete che sbaglio, quindi il mio post e' inutile quanto la penna di Di Caprio) ritengo che in parte questo accada anche nel mondo delle idee, soprattutto da quando esse sono entrate nel circuito mediatico di massa. Questo mi pare un caso tipico.
Il video e' chiaramente una provocazione intellettuale, ma parte dal presupposto della creazione di un falso bisogno. Io ho sempre detestato avere le mestruazioni, ma l'dea di abolirle con una pillola per ragioni ideologiche mi pare aberrante, ma soprattutto, in un'epoca che offre antidolorifici efficaci a basso costo e strumenti igienici per non accorgersi nemmeno di averle, mi pare inutile, cosi' come mi pare estremamente capzioso ritenere che la formulazione della pillola anticoncezionale sia stata pensata per mantenere le mestruazioni cosi' da fare un danno alla donna, e che il sanguinamento mensile sia una ferita inferta dall'universo maschilista alla dignita' femminile.
Il desiderio di essere liberate dall'oltraggio delle mestruazioni e' a mio modo di vedere un falso bisogno intellettuale che una scaltra signorina tenta di creare per vendere il suo prodotto, al pari delle infinite app degli smartphone.
Per quanto mi riguarda mi tengo volentierissimo le mestruazioni, finche' dura ;).

post molto profondo :up:


dopo infinmiti contrasti (intellettuali) in famiglia, sto studiando arte moderna per capire quanto sia arte e quanto sia marketing: la mia famiglia è sulla prima ipotesi, io sulla seconda
dopo aver visto arte moderna e contemporanea, mi sono fatto seriamente della seconda opinione
maggari se ne fa un thread ... ma imho la ia idea è :

l'arte è comunicazione, se non la capisco è che chi si è espresso, si è espresso male
kanga-roo? :rolleyes::rolleyes:
 

f4f

翠鸟科
post molto profondo :up:


dopo infinmiti contrasti (intellettuali) in famiglia, sto studiando arte moderna per capire quanto sia arte e quanto sia marketing: la mia famiglia è sulla prima ipotesi, io sulla seconda
dopo aver visto arte moderna e contemporanea, mi sono fatto seriamente della seconda opinione
maggari se ne fa un thread ... ma imho la ia idea è :

l'arte è comunicazione, se non la capisco è che chi si è espresso, si è espresso male
kanga-roo? :rolleyes::rolleyes:



"Kangooroo or Kanguru" il 4 agosto 1770 dal Capitano James Cook, sbarcato lungo la costa nord-orientale dell'Australia per effettuare una riparazione alla nave[2].
La diffusa credenza che kangaroo significasse "non capisco", risposta nella lingua aborigena a una domanda posta in inglese, PAre SIA una leggenda :D:D:D
 

MissT

Forumer storico
No, dai seriamente, volevo solo dire che il video mi piace un casino per come e' girato, in stile un po' manga, con la protagonista che passa il tempo in quel bugigattolo con tutte le cose appese a farsi pippe su una minchiata galattica demenziale... pel resto, davvero sono d'accordo con il discorso di Tashtego e, anche se sono ad un livello intellettuale molto basso, l'ho capito veramente :D
 

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