ma Deutsche Bank sta fallendo? (1 Viewer)

Grifo104

Forumer storico
Le Banche dell’Eurozona Devono Fronteggiare un Buco Nero da 50 Miliardi di Euro


Come riporta The Telegraph nell'articolo di Kamal Ahmed, le banche dell'eurozona, e in particolare molte banche locali tedesche, si trovano in cattivissime acque e molte saranno presto costrette a ricapitalizzare o finire in liquidazione.
Grazie a Cristina Capra per la segnalazione



Secondo uno dei più rispettati analisti finanziari del Regno Unito, le banche dell'Eurozona si trovano ad affrontare un nuovo buco nero di capitale stimato in 50 miliardi di euro.


Davide Serra, il chief executive di Algebris, consulente del governo sulle banche, ha detto che gli stress test di quest'anno dell'Autorità Bancaria Europea e della Banca Centrale Europea probabilmente rileveranno nuovi problemi nelle banche dell'eurozona.
Egli ha dichiarato che la Germania ha uno dei "peggiori sistemi bancari del mondo" e che tre o quattro banche regionali "Landesbanken” potrebbero essere liquidate.
Ha anche detto che alcune banche in Portogallo e in Grecia avranno probabilmente bisogno di più capitale.


"Il paese dove mi aspetto brutte notizie è il paese che non è mai stato esaminato ed è ritenuto il più forte," ha detto Serra.

"Mi aspetto cattive notizie dalla Germania. Il Panzer tedesco era imbattibile, ma c'è un solo problemahanno uno dei peggiori sistemi bancari del mondo. Se sei un brillante ingegnere in Germania lavori per la BMW o la Mercedes, non diventi un banchiere.

"Mi aspetto che almeno tre o quattro banche regionali vengano messe in liquidazione. L'organo di controllo tedesco, il BaFin, è uno dei più deboli. E’ sempre stato sottoposto alle pressioni dei politici locali."

Serra, che come è noto è stato fotografato l'anno scorso mentre si recava a piedi a un incontro a Downing Street stringendo sotto braccio un fascio di carte sul futuro della Royal Bank of Scotland, ha dichiarato che gli stress test finalmente permetteranno alle autorità tedesche di "dire la verità" sul loro sistema bancario.

Con un patrimonio complessivo di 1000 miliardi di euro, le banche rappresentano il 12% delle attività bancarie totali del paese e il 3% di quelle europee, secondo la stima della BCE.

Molti credono che alcune di queste abbiano mutui immobiliari in sofferenza che non sono mai stati correttamente contabilizzati.

"Penso che il test della BCE gli permetterà realmente di fare quel che è giusto", ha detto Serra riguardo agli organi di controllo tedeschi. "Che è una delle ragioni per le quali la Bundesbank è stata molto decisa nel richiedere che gli ispettori siano parte nel processo. Perché? Perché hanno bisogno di un pezzo di carta legale, per andare dalla banca locale e dire: 'Spiacenti, la festa è finita'. "

Mr Serra ha elogiato il settore finanziario UK per la sua maggiore robustezza e trasparenza rispetto a molti paesi dell'Unione Europea.

Anche se RBS, Lloyds Banking Group, Barclays e HSBC saranno inclusi negli stress test, sembra improbabile che emerga per loro qualche nuovo problema. L'anno scorso, la Banca d'Inghilterra ha richiesto che Barclays raccogliesse capitali freschi dopo aver controllato il suo bilancio.

"Non mi aspetto altre cattive notizie dal Regno Unito," ha detto Serra. "La Gran Bretagna è il paese che ha perso di più – abbiamo fatto quasi saltare in aria il paese, così hanno dovuto risolvere il problema.

"Il cambiamento nella leadership [presso la Banca d'Inghilterra] con Mark Carney è decisamente il benvenuto. Il Regno Unito ora è sostanzialmente a posto. Abbiamo avuto la nostra Fukushima e abbiamo dovuto affrontarla rapidamente".

Mr Serra ha detto che anche se il precedente stress test non era riuscito a rilevare notevoli problemi in banche come Dexia e Bank of Ireland (che hanno dovuto essere salvate pur avendo superato il test), ormai la BCE ha imparato la lezione.

"La BCE ha assunto circa 900 persone per eseguire il test", ha detto Serra, che precedentemente è stato uno dei migliori analisti bancari per UBS e Morgan Stanley. "Non dovranno fallire. Se lo fanno, il loro lavoro è a rischio. Avranno un forte incentivo."

Serra ha detto che gli investitori istituzionali nelle banche avrebbero il dovere di rivelare come hanno votato alle assemblee sulla politica della banca. "Gli azionisti istituzionali, a meno che non votino chiaramente all’assemblea e tutto rimanga agli atti, non dovrebbero aver diritto al dividendo," ha detto.



Non ho avuto mai una grande simpatia per Serra ... ma stavolta sono pienamente d'accordo con lui !!!
 

tontolina

Forumer storico
Banche Ue, per Deutsche Bank si profila ricapitalizzazione tra 5 e 10 miliardi

Indiscrezioni di stampa ipotizzano per il gigante bancario tedesco un aumento di capitale che si confronta con gli 11 miliardi chiesti dall'intero sistema italiano ai suoi azionisti


di Tonino Bucci | 26 aprile 2014Commenti (81)

deutsche-bank-640.jpg







Se il sistema bancario italiano attende col fiato sospeso gli esiti dei primi esami comunitari, non è che Berlino se la passi meglio. Niente a che vedere, questa volta, con le Sparkassen, le casse di risparmio pubbliche che non rientrano nell’Asset quality review della Bce. A far stare poco sereni è lo stato di salute di Deutsche Bank. Secondo le indiscrezioni di stampa, il gigante bancario tedesco avrebbe messo in cantiere un aumento di capitale da circa 5 miliardi di euro. Una somma che equivale da sola poco meno della metà delle ricapitalizzazioni bancarie in corso in Italia e che sta seminando il nervosismo tra gli investitori. Tanto più che secondo gli analisti di Mediobanca, che nei giorni scorsi hanno dedicato uno studio all’istituto, la posta in gioco non sarebbe di 5 bensì di 10 miliardi di euro.
Non è la prima volta, del resto, che trapelano dubbi sulla copertura patrimoniale di Deutsche Bank.

Nel 2012, appena insediato, Anshu Jain – copresidente assieme a Juergen Fitschen – era stato costretto ad un aumento di capitale di tre miliardi proprio per mettere a tacere gli allarmismi. Motivo per cui si ritenevano scongiurate le stime pessimistiche sulla reale capacità dell’istituto tedesco di coprire le sue attività di rischio nel mercato finanziario. Per citare un dato, il coefficiente patrimoniale che secondo i criteri di Basilea III misura il rapporto tra capitale disponibile e capitale messo a rischio, è balzato durante la presidenza di Jain e Ftischen da poco meno del 6 al 9,7 per cento.
Tutto bene? Macché.
In questi giorni, due autorevoli quotidiani economici, il Financial Times prima e il tedesco Handelsblatt poi, hanno ridato vigore ai motivi di preoccupazione per lo stato patrimoniale di Deutsche Bank. Indiscrezioni secondo le quali nel colosso tedesco si starebbe discutendo di probabili aumenti di capitale e, per di più, in concomitanza con la presentazione dei risultati del primo trimestre 2014 prevista per martedì.

Il riaffiorare delle ipotesi peggiori sulla solidità finanziaria della banca, dopo essere state a lungo negate, ha gettato lo scompiglio negli investitori.
Jain, finora, ha sempre categoricamente escluso la necessità di un aumento di capitale e difeso la redditività degli investimenti azionari del proprio istituto. Il problema, però, è che le quote massicce di titoli detenute da Deutsche Bank nel mercato globale rappresentano un serio rischio di esposizione finanziaria, perlomeno secondo i parametri comunitari che le banche saranno tenute a rispettare in futuro. È vero che attualmente il già citato coefficiente patrimoniale rispetto alle attività di rischio è vicino all’obiettivo del dieci per cento, ma potrebbe calare per via delle nuove regole che l’Unione Europea si è data in materia di vigilanza bancaria. A conti fatti potrebbero mancare 2,2 miliardi euro per raggiungere la quota di capitale necessaria a Deutsche Bank per coprire adeguatamente i rischi connessi ai titoli finanziari che ha in pancia. E questo potrebbe far scendere il coefficiente patrimoniale al 9,2 – troppo poco per una banca di investimenti, avvertono gli analisti. Per correre ai ripari i vertici avrebbero appunto deciso di battere cassa presso i suoi grandi azionisti.
Riguardo all’attività del primo trimestre 2014 si prevedono guadagni nettamente inferiori rispetto all’anno scorso. Gli utili, sempre secondo le stime degli analisti, sarebbero crollati di un terzo, attestandosi intorno a quota 1,6 miliardi di euro.



Anche per altri giganti bancari le cose non vanno meglio.
La principale rivale, la britannica Barclays, ha annunciato il taglio di 1.700 posti di lavoro. Non è escluso che Deutsche Bank possa annunciare un piano simile in attesa degli stress test Ue.

Banche Ue, per Deutsche Bank si profila ricapitalizzazione tra 5 e 10 miliardi - Il Fatto Quotidiano
 

Grifo104

Forumer storico
Ecco perche' la Buba comincia a venire a piu' miti consigli con il Drago. Niente niente sta implorando di puntellare il loro zoppicante sistema bancario ?
 

tontolina

Forumer storico
Deutsche Bank nel 1° trimestre 2014 in calo utile e margini.

Margini Netti 8,392 miliardi di euro 1 tr. 2014 - 9,391 mld di euro nel 2013
Utile nettto 1,103 miliardi di euro 1 tr. 2014 - 1,661 mild di euro nel 2013
 

franzl_2

Franz
Salve

io di recente ho visto su TV in germania che tutte le banche che vanno malissimo ....Comerzbank---Deutsche Bank ecc

hanno di nuovo pagato somme altissime per i loro Manager :specchio::specchio::specchio:

mentre quelle Banke che hanno lavorato veramente buoni, non ne hanno pagati extras per i lori Manager.

e assurdo che mentre si va in perdita gli altri se lo prendono diversi Millioni :lol:

Salute Franz
 

Grifo104

Forumer storico
E per cosa credi Draghi faccia un Qe in Euro ? Mica per le banche italiane ... per quelle e' sufficiente prorogare i termini di restituzione dell'LTRO. :)

P.S.
E dov'era la Buba quando vigilava sulle banche tedesche ? Che il ventre molle finanziario d'Europa sia la tanto osannata Germania !
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
ATTENZIONE: E’ IN ATTO UNA TRUFFA COLOSSALE !! ECCO COME VOGLIONO FARCI PAGARE I NUOVI DEBITI DELLE BANCHE !!!

Posted on maggio 7, 2014







SEGUITECI SULLA PAGINA FACEBOOK Siamo La Gente

BARNARD: ATTENTI, CI STANNO NUOVAMENTE TRUFFANDO! ECCO COME VOGLIONO FARCI PAGARE I NUOVI DEBITI DELLE BANCHE
Una truffa colossale, che pagheremo noi per almeno dieci anni. Un inganno, spacciato per soluzione democratica: perché ci racconteranno che, finalmente, non saranno più gli Stati (cioè i comuni cittadini) a sobbarcarsi il costo del collasso finanziario dei grandi banchieri. Con l’aiuto del “Corporate Europe Observatory” di Olivier Hoedman, Paolo Barnard analizza il modello di Unione Bancaria europea messo a punto da Bruxelles. E conclude senza mezzi termini che si tratta di una colossale frode, destinata a dare il colpo di grazia alle economie dell’Eurozona: ancora più tasse, più debito, più crisi.
Questione di numeri: il portafoglio speciale per gestire il fallimento di una mega-banca ammonta ad appena 55 miliardi di euro, ottenuti tassando le banche dell’1% dei loro depositi, mentre è di almeno 1.500 miliardi la somma dei buchi bancari a rischio in Ue.

Ma attenzione: il nuovo fondo europeo salva-banche non sarà disponibile prima di dieci anni. Nel frattempo, in caso di crisi, a pagare sarà il Mes, il meccanismo europeo di stabilità. Cioè noi, ancora e sempre, con le nostre tasse.

La situazione è esplosiva, sostiene Barnard, perché le maggiori banche europee sono tutte fallite, a cominciare dalla Deutsche Bank, zeppa di titoli tossici e crediti “marci”, inesigibili. La riforma bancaria messa a punto da Michel Barnier (Commissione Ue) con Mario Draghi e Angela Merkel, in collaborazione con le maggiori lobby bancarie del pianeta, dall’Institute of International Finance di Washington alla European Banking Federation, introduce l’obbligo – per gli istituti di credito – di consolidare un capitale di riserva pari all’8% del denaro prestato. E’ poca cosa anche per l’ex capo della Fed, Alan Greenspan, che voleva almeno il 14% come fondo di garanzia. Ma le banche europee lo aggireranno comodamente, dice Barnard, in diversi modi, anche truccando i libri contabili mediante autocertificazioni sulle quali in teoria dovrebbe vigilare la Bce.


Se poi una banca non dovesse reggere allo stress-test, sarebbe inglobata da una banca più grande, complicando così il puzzle finanziario dei colossi “too big to fail” che hanno provocato il crac storico del 2007.
Spesso però non ci sarà neppure bisogno di artifici contabili: alle banche-canaglia basterà svendere agli speculatori i miliardi di titoli tossici accumulati. E, per ridurre la loro esposizione, le mega-banche potranno tranquillamente chiudere i rubinetti, cioè tagliare il credito sano verso aziende e famiglie, per centrare l’obiettivo dell’8% senza rimetterci praticamente nulla.
La propaganda di Bruxelles, aggiunge Barnard, metterà l’accento sulla piccola novità introdotta – a pagare i costi di un fallimento saranno innanzitutto gli investitori – ma lo faranno solo fino all’8% dell’ammontare. «Il che è assurdo: in caso di fallimento, sono proprio gli investitori a dover pagare per primi». Non nell’Unione Europea della Troika: il 92% del disastro, infatti, sarà interamente a carico dei contribuenti, gli ordinari cittadini. «E qui arriva la catastrofe finale», conclude Barnard, «perché il fondo di salvezza finanziato dagli Stati che già esiste e che sarà quello in cui si andrà a pescare in questi 10 anni è il notorio Meccanismo Europeo di Stabilità, il famigerato Mes».
Famigerato, perché comporta una super-tassazione mortale: chiunque attinga al Mes per qualsiasi motivo «dovrà poi assoggettarsi alle austerità della chemio-tassazione e dell’economicidio che hanno già portato alla rovina nazionale».
E’ scritto: per salvare le banche che falliranno, l’Unione Bancaria «pescherà per pochi spiccioli dagli investitori, e poi per almeno 10 anni dalle tasche di cittadini e aziende per tutto il resto del colossale malloppo».
Futuro inevitabile: «Ci beccheremo altre orrende, mortali austerità».


E c’è di peggio:


«Neppure il Mes, coi suoi 500 miliardi di salvadanaio (nostri soldi spremuti con la chemio-tassazione) sarebbe sufficiente a salvare neppure un quarto di una banca come la Deutsche». Per cui, «gli Stati dovranno trovare altri soldi», e sempre «dal sangue dei nostri figli, che saranno i servi della gleba del terzo millennio».
Tutto questo, naturalmente, per tenere in piedi l’euro, moneta cui gli Stati non possono accedere direttamente. Chi dispone di moneta sovrana, aggiunge Barnard, può risolvere rapidamente il problema: nazionalizza la banca in crisi, la bonifica e ci guadagna rivendendola. Basta avere la facoltà di creare denaro dal nulla, mediante la banca centrale: è quello che fanno Cina e Giappone, Stati Uniti e Gran Bretagna, senza bisogno di creare “unioni bancarie truffa”.
«Dopo aver speso a deficit di Stato per salvare le loro banche, il Tesoro Usa ha incassato profitti per 9 miliardi di dollari e quello inglese 5 miliardi. La banca centrale americana ha ottenuto 24 miliardi di plusvalenze, la Banca d’Inghilterra 33 miliardi. Tutti soldi pubblici “tornati a casa”. Così dovrebbe fare Roma».
fonte: ATTENZIONE: E' IN ATTO UNA TRUFFA COLOSSALE !! ECCO COME VOGLIONO FARCI PAGARE I NUOVI DEBITI DELLE BANCHE !!! | Siamo la Gente
 

tontolina

Forumer storico
i CRUCCHI mettono le mani avanti perchè sanno che le loro banche fanno schifo e fanno acqua da tutte le parti...

Ue: Merkel mette in guardia su politicizzazione stress test benche BERLINO (MF-DJ)--Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato che
la reputazione del nuovo organismo di vigilanza bancaria europea potrebbe
essere pregiudicata da indebite pressioni politiche poste in essere sugli
stress test in programma a fine mese.
I test fanno parte degli sforzi fatti dall'Unione europea di rendere il
suo fragile settore finanziario più resiliente dopo che alcune banche,
soprattutto in Spagna, hanno avuto bisogno di nuovo capitale poco dopo
aver superato gli stress test condotti dall'Eba.
"Io posso solo appellarmi fortemente affinchè ci si astenga da qualsiasi
influenza politica perchè altrimenti la reputazione della Bce sarà
danneggiata prima che inizi il suo lavoro", ha riferito Merkel durante una
conferenza bancaria.
Più di 120 grandi banche europee, che costituiscono il 50% degli asset
bancari di ogni Stato membro, parteciperanno agli stress test per vedere
come i loro investimenti reggerebbero una crisi finanziaria. I risultati
sono attesi per ottobre, appena prima che la Bce si assumerà la
responsabilità di vigilare sulle banche a novembre.
Merkel ha affermato che è "molto, molto importante" creare una
supervisione bancaria europea che attragga sufficientemente la fiducia dei
mercati finanziari internazionali nel sistema bancario europeo. "Abbiamo
bisogno dell'offerta di credito alle imprese", ha detto il cancelliere,
aggiungendo che "altrimenti la crescita economica non riprenderà".
Durante il suo discorso ai rappresentanti delle banche cooperative
tedesche, il cancelliere ha anche sottolineato la necessità di
regolamentare ogni soggetto, prodotto e mercato finanziario.
Merkel ha concluso che premerà per una regolamentazione del settore
bancario ombra quando il gruppo dei 20 si incontrerà a Brisbane in
Australia a novembre.
red/est/jes
[email protected]
(END) Dow Jones Newswires
May 14, 2014 11:42 ET (15:42 GMT)
 

Users who are viewing this thread

Alto