LE SOFFERENZE... DICONO...MiGLIORANO L'UOMO. VISTI I RISULTATI, PROVEREI CON (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Proviamo ad immaginare che i popoli europei come per magia e tutto d'un colpo si sveglino dall'incantesimo perpetrato da mago Drag e dicano a se stessi: "accidenti pero', se mago Drag senza alcuna contropartita in oro (o altro valore reale) e' riuscito a creare denaro dal nulla riuscendo a fargli attribuire pure un valore reale, allora perche' non possiamo farlo anche noi cittadini?".

Fu cosi' allora che mago Drag fu fatto processare insieme a tutti i suoi mandanti, ovvero i suoi amici banchieri (gli unici amici che aveva), e incarcerato a vita insieme ai suoi complici, mentre ogni nazione comincio' a creare finalmente il suo denaro dal nulla come fino ad allora avevano fatto quel pool di pochi banchieri privati che si erano associati in joint-venture nelle varie banche nazionali (come la banca d'Italia) e che fingevano fossero degli organismi pubblici (e non privati) solamente quando gli faceva comodo.

Incredibile gente: come per incanto, tutto a un tratto le varie tasse cominciarono a sparire e ci si rese finalmente conto che queste ultime erano servite quasi eslusivamente a pagare gli interessi ai banchieri privati, ad accrescere il senso di colpa dei cittadini di quelle nazioni europee meridionali piu' "briconcelle" il cui governo aveva accumulato un debito pubblico maggiore di quello che arbitrariamente (e non si sa perche') ci si era masochisticamente imposti di non superare...ecco che finalmente il denaro creato dai vari governi nazionali era diventato finalmente di proprieta' dei cittadini e non piu' delle banche private, ed ecco che finalmente anche grazie allo strumento della democrazia diretta tutte le volte che una nazione voleva effettuare degli investimenti, per favorire l'economia locale e aumentare il livello di prosperita' di tutti i cittadini, bastava creare semplicemente un po' di denaro in piu': poiche' contemporaneamente, una volta eliminata la truffa del secolo, ovvero il signoraggio bancario primario e secondario, la gente comincio' anche a diventare piu' onesta, fu una bellissima sorpresa constatare che l'inflazione non solo non aumento' ma cesso' anche di esistere: la moneta divenne finalmente semplicemente quel tramite, quella convenzione, quel mezzo di scambio che avrebbe sempre dovuto essere.

I vari governanti presi da quella brezza e corrente di onesta cominciarono finalmente ad applicare quel principio conosciuto come "distribuzione" equa delle varie risorse della terra verso tutti i cittadini: ogni persona maggiorenne aveva finalmente il diritto a ricevere gratuitamente un pezzo di terra dallo Stato dove poter costruire la propria casa, il proprio orticello e la propria attivita' economica o professionale.
L'acqua era diventata finalmente un bene pubblico gratuito, cosi come anche i mezzi di trasporto pubblici (altrimenti perche' chiamarli pubblici?), come anche le universita' (d'altronde nei paesi nordici lo sono sempre state, e in Germania si paga al massimo 250 l'anno se non di meno), le scuole, le autostrade e i musei.
Grazie poi al fatto che coloro che avevano boicottato e falsificato e manipolato i dati sulle varie ricerche sulla fusione fredda come anche altri dispositivi di free energy, furono tutti condannati all'ergastolo, ecco che finalmente enti come l'Enel andarono in fallimento, dal momento che ogni cittadini disponeva nella propria abitazione di dispositivi in grado di produrre in modo pulito e illimitato energia elettrica.
La gente era veramente felice, e piano piano le varie associazioni criminali come la mafia, l'ndragheta, la camorra e la sacra corona unita cessarono di esistere.
Alla massoneria e al vaticano venne finalmente a mancare quell'energia (le nostre paure e le nostre ansie oltre alla nostra poverta') che le teneva in vita e cominciarono pian piano a scomparire del tutto.
Anche la polizia non aveva piu' ragion d'esistere, dal momento che i poliziotti stessi col loro pensiero causativo non facevano altro in passato che alimentare la criminalita'...che dire poi di quei poliziotti sia in Italia che in USA che per soddisfare i loro miseri eghi abusavano del loro potere e picchiavano o uccidevano senza motivi inermi e innocenti cittadini?

Insomma finalmente il mondo era cambiato in meglio.
Per concludere: nonostante ormai le carceri fossero diventate piu' dignitose (quasi come degli alberghi), mago Drag e tutti gli altri complici del signoraggio bancario dopo una decina d'anni si suicidarono in carcere: non erano riusciti a superare i loro sensi di colpa per tutti i crimini che avevano commesso: l'aumento di consapevolezza aveva toccato anche loro ma non sufficientemente da fargli capire che anche il suicidio e' un crimine, in questo caso verso se stessi.....

:lol::lol::lol: non accadrà mai......siamo finiti.
 

DANY1969

Forumer storico
Ho deciso di dare un tono a questo 3d :melo: e, causa riposo forzato dovuto a sciatalgia :)cry::help:), avendo più tempo del solito da perdere :D... ho deciso di postare questo entusiasmante grafico ad un minuto di multivomit dove è chiaramente visibile la direzionalità del titolo... ovvero orizzontale :benedizione::rolleyes:
 

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Ho deciso di dare un tono a questo 3d :melo: e, causa riposo forzato dovuto a sciatalgia :)cry::help:), avendo più tempo del solito da perdere :D... ho deciso di postare questo entusiasmante grafico ad un minuto di multivomit dove è chiaramente visibile la direzionalità del titolo... ovvero orizzontale :benedizione::rolleyes:

:lol: No no ora va giù :lol:
 

Val

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Moda, è morto Elio Fiorucci


Stilista innovativo, Fiorucci aprì a Milano, in Galleria Passarella, il primo negozio, "una finestra sul mondo con le novità di Carnaby Street, le hit parade londinesi e quelle statunitensi".

Disegnato dalla scultrice Amalia del Ponte, lo spazio viene inaugurato da Adriano Celentano che arrivò all'opening su una Cadillac rosa.

La formula fortunata del negozio milanese, dove in vendita erano non solo i vestiti, ma anche gadget, curiosità, cibi e bevande, tutto all’insegna dei "colori accesi", venne
replicata sempre a Milano in via Torino per poi arrivare fino a Londra nel 1975 e a New York nel 1976.

Da qui il trampolino per un successo internazionale, con la creatività e alcune immagine iconiche diventate simboli come gli angioletti vittoriani logo di Fiorucci che hanno conquistato migliaia di giovani.


Nel 1990 l’attività fondata da ElioFiorucci viene venduta a una società giapponese.
 

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Cosa non si fa e si dice, per apparire ........
"Voi razzisti siete stronzi".


Opinione leggitima, che mette sotto lo zerbino le altrettanto legittime proteste degli italiani che non riescono ad ottenere il posto gratuito all'asilo perché nelle graduatorie vengono scavalcati in povertà da rom, profughi e immigrati.
Non è una storiella raccontata dai razzisti, ma una verità in gran parte d'Italia.

Non è razzismo chiedere al governo di dare prima la casa a chi è cittadino in questo Stato e in questo Stato paga o ha pagato le tasse, quando aveva un lavoro.

"Sono un'italiana che vive da secoli al di sotto della soglia di povertà - scrive su Facebook - e no, i migranti non mi stanno togliendo il pane di bocca".
Frasi sufficienti per diventare in poco tempo l'idolo della sinistra che urla al razzismo degli altri e lo compie nei confronti degli italiani.
Una sinistra che condivide il pensiero di chi chiama "stronzi" chi crede "alle minchiate di Salvini" e sulla sua pelle vive il disagio della povertà senza alcun aiuto dallo Stato.

Ripeto, non è razzismo dire: "Prima gli italiani". È buonsenso.
Sarebbe lodevole politica di uno Stato che prende le difese dei suoi cittadini e quando può accoglie gli altri.
 

Val

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A Casale San Nicola non c'erano razzisti, non c'erano "stronzi".

C'erano "profughi" anche lì: profughi a casa loro.



Quattro milioni di italiani sotto la soglia di povertà sono un dato reale che un Paese non può non prendere in considerazione.

Non basta elevare a eroina una di questi che dice di non sentirsi scavalcata dai profughi, dimenticando chi invece si sente scaricato dallo Stato in cui vive.


"Scusa Sara, sono di sinistra e pongo la solidarieta'al primo posto - scrive Efisio Loddo in risposta al post di Francesca - ma ho famiglia e so quanto costa garantire solo il pane giornaliero. Bene, non ho mai capito come fanno i rom a girare tutto il giorno con macchine e furgoni, avere sempre i denti in oro e accertati conti in banca a vari zeri".


Poi conclude: "Non c'entra nulla il razzismo".


Chissà se Francesca darà dello "*******" pure a lui.
 

Val

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"Volete un caffè? È ancora caldo". Sono le 8 e mezza del mattino, ma sono tutti già svegli. Il sole comincia a scottare e dormire nelle tende diventa impossibile.
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Eppure, nessuno elemosina un sorriso, una stretta di mano, un gesto di accoglienza.
Beviamo un paio di caffè mentre parliamo delle difficoltà di vivere come "profughi".



Anzi, di come si vive nel "Primo campo profughi per italiani".

Una definizione che vuole essere una contraddizione. Provocatoria, di protesta.

Da cittadini a "profughi", questo ci spiegano le 30 famiglie che da un mese vivono in un piazzale dormendo nelle tende da campeggio, senza luce e servizi igenici.


"Meglio così che in mezzo ad una strada"- spiega Gianluca che con la sua tenda è lì dal primo giorno di vita del campo. Un casa molti non ce l'hanno. O non l'hanno mai avuta. Una vita passata ad arrangiarsi tra parenti ed alloggi provvisori, nonostante siano tutti iscritti alle lunghissime liste di attesa per una immobile popolare del Comune di Roma.
Protesta, appunto. Il campo profughi per italiani, infatti, non è lì per un caso. Davanti c'è l’ex scuola privata Socrate, struttura che a breve dovrebbe ospitare un centro di accoglienza per richiedenti asilo, a Casale San Nicola, periferia nord della Capitale. E queste persone non si vogliono arrendere così: famiglie, donne incinte, bambini e neonati hanno bisogno che lo Stato li degni di uno sguardo.
 

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La tenacia di una singola persona può ottenere risultati inaspettati per molti. E’ il caso di un consumatore veneziano che ha fatto ricorso contro Enel per contestare la famigerata “tassa sulla tassa”, ossia la quota di Iva sulla bolletta di gas ed elettricità calcolata anche sulle accise. E ha vinto: un giudice di pace di Venezia ha stabilito, con un decreto ingiuntivo, che l’odiosa doppia imposta è illegittima e quanto versato in più va restituito. Così Enel dovrà rimborsare al cliente 103,78 euro, più interessi e spese. Successivamente lo Stato, trattandosi di una tassa che finisce nelle casse dell’erario, li restituirà alla società dopo la nota di variazione annuale sull’Iva. Le fatture contestate sono otto per la fornitura di gas e 12 per l’elettricità.
 

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Nel decreto il giudice richiama il principio stabilito dalla Corte di Cassazione a sezioni unite nella sentenza 3671/97, secondo il quale, salvo deroga esplicita, un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra. Il decreto ingiuntivo è passato in giudicato visto che Enel non aveva fatto opposizione. Probabilmente perché la società ha ritenuto di non essere lei a dover contestare il ricorso, visto che l’imposta è stabilita da una legge dello Stato. L’intera vicenda nasce dalla campagna portata avanti dai consumatori per ottenere il rimborso dell’Iva indebitamente pagata dai cittadini sulla Tassa dei rifiuti (Tia), che infatti è citata nella sentenza. Battaglia vinta, quella, visto che la nuova Tari non prevede più il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto.
 

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La cifra da rimborsare di per sé non è alta ed è facile pensare che sia meglio pagare piuttosto che imbarcarsi in un lungo percorso giudiziario, anticipando anche le spese legali e amministrative. Eppure, dal sassolino può venir giù una valanga. E questa volta a favore dei consumatori. Secondo Federconsumatori, che da anni contesta l’applicazione di questa “tassa sulla tassa”, si tratta di una “storica sentenza”. Stando alle stime dell’associazione, senza l’Iva sulle accise una famiglia media con un consumo di 1.400 metri cubi di gas pagherebbe ogni anno tra i 50 e i 75 euro in meno di bolletta. L’associazione ha già dato mandato alla propria Consulta giuridica di studiare le modalità di intervento e di ricorso per far ottenere a tutti i consumatori il rimborso di quanto pagato in più. E fa sapere che, grazie a questa sentenza, interverrà con ancora più forza “affinché l’imposizione dell’Iva su tali tributi sia cancellata definitivamente e venga messa la parola fine a questo vero e proprio abuso”.
 

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