" ..la luce in fondo al tunnel " (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Ancora un brusco risveglio dall’ottimismo di Monti

settembre 27, 2012 | Filed under: EVIDENZA,jimmomo.blogspot | Posted by: Federico Punzi
Le acque sono tornate ad agitarsi. La Borsa ha perso il 3,29% e nonostante il Tesoro abbia collocato 9 miliardi di BoT a 6 mesi con tassi in netto calo, lo spread è risalito verso quota 380. I mercati subiscono il contraccolpo dell'aggravarsi della crisi spagnola – Pil in caduta anche nel III trimestre,
deficit statale già oltre gli obiettivi europei, buchi di bilancio delle autonomie e delle casse di risparmio,
e come se non bastasse
i tumulti degli indignados e le spinte separatiste della Catalogna – e sanzionano il ritardo di Madrid nel chiedere l'attivazione del piano di aiuti ESM/Bce, ormai non più questione di "se", ma di "quando" e a quali condizioni.

Era già accaduto la scorsa primavera.
Ogni volta che il premier Mario Monti sparge ottimismo, ecco il brusco risveglio. Un paio di settimane fa aveva parlato di «luce in fondo al tunnel», nei giorni scorsi di un 2013 «in ripresa» per l'Italia, nonostante il netto peggioramento delle stime governative. Martedì, in un'intervista alla Cnn, si è detto «più ottimista sul futuro dell'Europa», di cui ha discusso l'altra sera a cena con il gotha dell'economia e della finanza americana, tra cui il segretario al Tesoro Geithner e il finanziere Soros.

Ma se i mercati sono bizzosi e volubili, anche gli ultimi dati della nostra economia reale sono sconfortanti e sembrerebbero sconsigliare qualsiasi ottimismo.
(...)
In due giorni Monti s'è preso dell'«algido» da Bersani e del «ligio alla Merkel» da Berlusconi.
Schermaglie da campagna elettorale, che il professore mostra di incassare (nelle sue risposte alla Cnn non c'è traccia dell'irritazione nei confronti del Cav attribuitagli, invece, con un uso molto "old media" dei virgolettati, dall'HuffPost italiano). Può permettersi di lasciar giocare i "ragazzi", sono gli scandali a parlare, e l'ipotesi Monti-bis apparirà facilmente come l"unica realistica tra le macerie dei partiti.
LEGGI TUTTO su L'Opinione
5043006-2418198295251688456

7xhSsys3Lho
 

tontolina

Forumer storico
Ecco l'alternativa al disastro dell'Europa neoliberista


Kill PIL

Scritto da Dafni Ruscetta Mercoledì 03 Ottobre 2012 00:03


Valutazione attuale:
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
/ 29
ScarsoOttimo
euro-amoroso.jpg
Intervista di Dafni Ruscetta a Bruno Amoroso* - M5S Cagliari.











Professor Amoroso, secondo lei l’Italia è davvero vicina all’uscita dal tunnel, come ha dichiarato il Premier Monti? Oppure ‘la notte è ancora lunga’?
La metafora della luce in fondo al tunnel fu utilizzata dal generale William Westmoreland nel 1968, durante un’audizione al senato degli Stati Uniti per la guerra in Vietnam. Quattro anni dopo le sue truppe fuggivano a gambe levate dal tetto dell’ambasciata di Saigon. Nel caso di Monti – e dell’Italia – è sbagliata perché non stiamo avanzando velocemente dentro un tunnel, ma precipitando dentro un pozzo senza fondo. La speranza è che ci si aggrappi a qualcosa per poter poi risalire. Questo qualcosa è distruggere le istituzioni della finanza e della politica che hanno preparato questa crisi – la finanza con scopi predatori e la politica per partecipare al “dividendo” della rapina – e ricostruire un nuovo sistema nazionale e internazionale dove i criteri di giustizia sociale e di sovranità popolare siano rimessi al centro.
 

tontolina

Forumer storico
Mal comune… lacrime per tutti

Posted by Maurizio - 2 giugno 2013 - Blog
Mal comune? lacrime per tutti



“La recessione sta segnando profondamente il potenziale produttivo, rischia di ripercuotersi sulla coesione sociale. […] Non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi venticinque anni.”

Le parole del Direttore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella Relazione Annuale suonano come una sferzata nel giorno in cui la disoccupazione rilevata ad aprile segna un 12% e un inimmaginabile 40,5% per i giovani tra i 15 e i 24 anni.
Quanto sono lontani i tempi in cui ci veniva detto che da questa crisi saremmo usciti prima e meglio degli altri!



Eppure le parole di Visco giungono all’indomani della conclusione della procedura per deficit eccessivo per l’Italia.

Tutto bene quindi?



Stiamo finalmente uscendo dal tunnel?


Non è il caso di cullarci in facili illusioni, dato che l’allentamento del “pressing” nei confronti dell’Italia è probabilmente dovuto al peggioramento delle condizioni economiche degli altri partner Europei.

La Grecia, dopo due salvataggi e un haircut sui titoli di Stato, si trova con un debito pubblico esattamente agli stessi livelli del 2010 a 310 miliardi di euro e con un debito/Pil previsto per il 2013 al 175%.


La Spagna dopo aver chiuso un 2012 con un deficit del 10,6% rispetto al Pil, nel 2013 e 2014 non riuscirà a contenere il deficit al di sotto del 6% del Pil. Il problema più preoccupante resta legato alla tenuta sociale, con una disoccupazione del 27%, che colpisce il 56% dei giovani. La crisi nel settore edilizio è ben lontana dal rimarginarsi, con ricadute pesanti sulla solidità del mondo bancario. Un ulteriore aspetto ben delineato nelle raccomandazioni dell’Unione Europea è rappresentato dal forte deficit delle tariffe elettriche; il loro riallineamento rischia di aggravare in modo ancora più incisivo la povertà delle fasce più deboli della popolazione.


Ma anche i paesi considerati virtuosi, non sempre a ragione, mostreranno tutti i limiti di una spesa pubblica che illude i propri cittadini di poter vivere al di sopra delle proprie possibilità;
la Francia ad esempio negli ultimi 10 anni ha sempre presentato un deficit delle finanze pubbliche e nel 2013 l’Ocse prevede che aggiungerà un altro 4% di deficit/Pil, ben al disopra della fatidica soglia del 3% di Maastricht.
La Commissione Europea ha pensato bene di concedere un posticipo al rientro, ma le problematiche strutturali del paese sono notevoli: il sistema di tassazione è complesso e scarsamente efficiente; le generose misure di sostegno del reddito mettono a volte in competizione la vacanza lavorativa con la ricerca di un impiego; i giovani tendono ad avere un basso livello scolastico e una scarsa qualificazione, spesso conoscono solo la lingua madre, ancorati a una consuetudine che poteva essere soddisfacente nel passato coloniale.


Anche la Germania, si presenta sempre più vulnerabile a un calo dei consumi dei partner europei; probabilmente quest’anno dovrà registrare un deficit dei conti pubblici, seppur frazionale. Le elezioni del Bundestag sono ormai vicine, sarà interessante vedere il giudizio tedesco sulla gestione della crisi da parte di chi ha guidato una nazione che apparentemente è la più solida, ma che ora potrebbe mostrare dei piedi di argilla e vacillare sotto il suo stesso peso.


Concludendo, la crisi sta ora trasferendosi dai paesi periferici dell’Eurozona a quelli sinora considerati più solidi, che si trovano proprio per questo ancora più impreparati a convivere con queste problematiche.
Si potrebbe dire che in questo caso “mal comune” è foriero di lacrime per tutti.
Fonti Bibliografiche:
Banca d’Italia – Relazione annuale sul 2012; considerazioni finali del Governatore – 31 maggio 2013
Commissione Europea – Raccomandazioni ai paesi 2013 - 29 maggio 2013
OCSE – Economic Outlook - 29 maggio 2013
 

big_boom

Forumer storico
si siii la luce hahaha

ma ci credete pure?

quando da -5% si fara' un +0,2% diranno "siamo in piena ripresa!"

si con le tasse al 60% per i disgraziati, ma vaff... va :cool:
 

Allegati

  • 563510_10201769772182979_1355579316_n.jpg
    563510_10201769772182979_1355579316_n.jpg
    64,9 KB · Visite: 353

tontolina

Forumer storico
L'indice Pmi servizi Markit/Adaci - che copre società di servizi dalle assicurazioni ai bar - è salito ad agosto
a 48,8
dal 48,7 di luglio

rimanendo, per il ventisettesimo mese consecutivo, sotto la soglia di 50 che separa l'espansione dalla contrazione.
Un sondaggio condotto da Reuters fra 12 analisti aveva individuato un consensus a 49,4, con stime comprese fra 48,7 e 52,2.
Il dato suggerisce che la debole domanda domestica continua a pesare sul terziario della terza economia della zona euro mentre la manifattura, più orientata all'export, beneficia della ripresa globale. Se gli ultimi dati macroeconomici indicano che l'Italia sta iniziando ad uscire da una profonda recessione iniziata a metà 2011, l'indagine odierna ricorda che la ripresa potrebbe essere lenta e fragile.
 

big_boom

Forumer storico
chiude azienda e manda a casa 60 dipendenti, i motivi:

Nessuno però cerchi di farmi sentire colpevole, non attacca. Quale altro matto si sarebbe accollato tutte le mie rogne e preoccupazioni per vivere con un reddito pari a quello del mio direttore di produzione? So di aver fatto tutto ciò che era in mio potere e, qualunque cosa sarà detta contro di me, giungerà solo dalla bocca dei veri colpevoli. Per ogni responsabilità si guardi quindi ad un’Italia cannibale, in mano a partiti e sindacati. E’ un paese in cui la mafia dilaga ed in cui la corruzione è maestra di vita. Sinceramente non capisco quelli che ancora credono nella possibilità di cambiamento. Non si lamenti chi sostiene il tricolore di uno Stato e di una politica che usano i soldi sottratti ad imprese e lavoratori per mantenere i propri vizi e clientele elettorali. Non si lagni chi inneggia ad un presidente che ci chiede sacrifici e che, con il frutto di questi sacrifici, adempie alla priorità più sentita dagli italiani: creare e mantenere 4 nuovi senatori a vita. Non pianga chi preferisce la sudditanza e la mafia, piuttosto che la libertà.

Chiudo l?azienda per non morire sotto i colpi di Stato, banche e sindacati | L'Indipendenza
 

tontolina

Forumer storico
DUE SCHIAFFONI A SACCOMANNI: PRIMA IL SUO “CAPO” DRAGHI, POI BRUXELLES: “I CONTI DELL’ITALIA NON SONO BUONI” (LA RIPRESA CHE NON ARRIVA)

Da una parte il solito tentativo di puntellare il governo Letta con lo spettro dei conti che “migliorano solo con la stabilità politica”, dall’altra una figura di me-da per il Tesoro che ha passato gli ultimi tre mesi a sparare dati sulla “recessione finita” per poi essere smentito da BCE, FMI, OCSE e UE (manca solo l’Unione Bocciofile)…

DUE SCHIAFFONI A SACCOMANNI: PRIMA IL SUO “CAPO” DRAGHI, POI BRUXELLES: “I CONTI DELL’ITALIA
 

Users who are viewing this thread

Alto