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Forumer storico
Abbiamo quello che ci meritiamo. Siamo un gregge di pecore. Finché non ci decidiamo a prendere a calci nel c..o (nel vero senso della parola) questa classe politica, che da decenni ci governa, la situazione non migliorerà mai.
Servirebbe gente onesta e con dei sani principi ma di questi tempi se arriva a comandare la fanno fuori subito.
Il modo di far pagare meno tasse, ma a tutti, eliminando i privilegi di casta esiste il problema è che manca la volontà di applicarlo. Così si colpiscono sempre i piccoli.
Io comunque se vedo un brutta aria tolgo i soldi dal conto e levo le tende.
Al limite verrò in Italia in vacanza. :D
 
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generali1984

Forumer storico
vero

ma dove portare i risparmi di una vita?

qui in Italia il clima è davvero insalubre


..............................


la questione è al tempo stesso complessa e semplice
la risposta estremamente lunga
la prima domanda da porsi è si resta in Italia o si espatria ?

se si resta si deve poi passare al carattere personale
che ti po di lavoro si fa ?
esistono legami familiari che portano costrinzioni e limitazioni personali ?

insomma o si parla seriamente o si fanno chiacchiere da bar
ognuno deve tracciare scenari adattabili a se stessi
che non possono essere replicabili per altri

statisticamente le azioni sono quelle che proteggono meglio
dai disastri finanziari
- però non tutte, solo limitate categorie difensive
- e comunque si arriva a perdere anche il 50-60% del valore nei momenti
peggiori, prima di un recupero tutto da quantificare
( certo sempre meglio del perdere il 75% definitivamente )

il problema non è il disastro finanziario nel suo pieno svolgimento
ma quello che si è fatto prima e se la situazione permette cambio cavallo

es:
caso 1 ) abbiamo preso obbligazioni franchi svizzeri e siamo a cavallo
perchè ci becchiamo la rivalutazione mentre tutto intorno le cavallette !
caso 2 ) abbiamo preso azioni Oreal e anche se le donne comprano
sempre, spendono molto meno di prima e le quotazioni iniziano a calare drammaticamente

svolgimento = a borsa precipita la situazione si avvita

esiti possibili :
a) vendiamo le obbligazioni in franchi svizzeri e saltiamo sulle oreal
nel frattempo dimezzate che da lì in poi vanno al rialzo
abbiamo fatto terna quaterna e tombola !

b)
le nostre lOreal si sono dimezzate in 12 mesi, ma riprendono a salire
perchè oltre le donne c'è un esercito di uomini più o meno diversi
che usufruisce del settore e i clienti non mancano
in 3 anni siamo di nuovo in pari

c) il nostro istituto fallisce ! noi siamo coperti le obbligazioni sono
assolutamente sicure ma la procedura di liquidazione va per le lunghe
dopo 36 mesi riprendiamo possesso delle stesse ma nel frattempo
il paese è tornato alla vecchia lira , la svalutazione è stata selvaggia
e ci viene applicato un cambio forzoso altamente tossico
il nostro potere di acquisto sul malloppo è sceso del 75% .
ma non ci importa perchè nel frattempo ci siamo dati alla coltura
intensiva di mariuana, uomini in divisa ci hanno prelevato
e ora abbiamo la residenza a san vittore :rolleyes:

non è semplice non c'è un canovaccio preciso
dipende dal tipo di crisi e dai condottieri al timone
purtroppo per noi condottieri validi non ne abbiamo

direi che casa di proprietà con 2500/5000 metri di terreno e acqua
e un lavoro abbastanza sicuro sono una buona assicurazione .
i soldi sono pezzi di carta
 

NAZIONE ELFICA

IMPIKKERANNO ELFINO KON UNA KORDA D'ORO...
c) il nostro istituto fallisce ! noi siamo coperti le obbligazioni sono
assolutamente sicure ma la procedura di liquidazione va per le lunghe
dopo 36 mesi riprendiamo possesso delle stesse ma nel frattempo
il paese è tornato alla vecchia lira , la svalutazione è stata selvaggia
e ci viene applicato un cambio forzoso altamente tossico
il nostro potere di acquisto sul malloppo è sceso del 75% .
ma non ci importa perchè nel frattempo ci siamo dati alla coltura
intensiva di mariuana, uomini in divisa ci hanno prelevato
e ora abbiamo la residenza a san vittore :rolleyes:

Giusto, ma se noi gli EURI li abbiam sotto il cuscino ki ci obbliga a cambiarli.....
 

tontolina

Forumer storico
c) il nostro istituto fallisce ! noi siamo coperti le obbligazioni sono
assolutamente sicure ma la procedura di liquidazione va per le lunghe
dopo 36 mesi riprendiamo possesso delle stesse ma nel frattempo
il paese è tornato alla vecchia lira , la svalutazione è stata selvaggia
e ci viene applicato un cambio forzoso altamente tossico
il nostro potere di acquisto sul malloppo è sceso del 75% .
ma non ci importa perchè nel frattempo ci siamo dati alla coltura
intensiva di mariuana, uomini in divisa ci hanno prelevato
e ora abbiamo la residenza a san vittore :rolleyes:

Giusto, ma se noi gli EURI li abbiam sotto il cuscino ki ci obbliga a cambiarli.....
gli euro sono contrassegnati

ogni nazione ha la sua sigla

e se gli EurI sono italiani
sei fregato =mente
 

tontolina

Forumer storico
La casta mette le ali









Articoli di Finanza Personale



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A.P. - venerdì, 1 luglio 2011 - 13:41
A chi in passato si è indignato per gli sprechi e le forzature dei politici italiani deve aver fatto un certo effetto la notizia pubblicata da l'Espresso sotto il titolo "Voli blu, è spreco record" in cui si parla dei due nuovi elicotteri dotati di ogni comfort acquistati dallo Stato, e quindi a spese dei contribuenti italiani, per una cifra complessiva di circa 100 milioni di euro.
Da una parte c'è il ministro Giulio Tremonti che non perde occasione di ricordare ai cittadini la necessità di rigore per rimettere in sesto il bilancio e far ripartire l'economia: la sua manovra finanziaria, d'altronde, soprannominata "lacrime e sangue", sembra andare proprio in questa direzione [scopri i dettagli della manovra]. Dall'altra, però, evidentemente c'è qualcuno che ha sentito la necessità di acquistare due ultra-accessoriati Agusta-Westland Aw-139 al servizio degli uomini di Governo per le loro trasferte.
Sempre secondo quanto riportato da L'Espresso, l'acquisto dei due nuovi mezzi è solo la punta di un iceberg di malcostume: nel 2010, per le trasferte governative, lo stormo dei velivoli a disposizione dello Stato ha solcato i cieli per 8.500 ore. Praticamente 365 giorni consecutivi sempre in volo. Come si arrivi a questo record è presto detto: «Per due volte un membro dell'esecutivo ha preteso un jet che lo portasse da Milano Linate a Milano Malpensa. Il Falcon è partito da Roma Ciampino, è atterrato a Linate per caricare l'autorità e ha compiuto la trasferta di cinque minuti per poi rientrare nella capitale. Una spesa senza senso solo per assecondare i capricci di un ministro», ha raccontato al settimanale un alto ufficiale dell'Aeronautica.
La flotta al completo si compone di dieci jet extralusso (3 Airbus e 7 Falcon) e di circa venti Piaggio P180, le "Ferrari dei cieli", messi a disposizione di sottosegretari e ministri per agevolare i loro trasferimenti con ingenti spese di personale e carburante. Tutto questo senza contare il contributo essenziale fornito dai velivoli dell'Aeronautica che stando a uno studio della Fondazione Icsa dimostrerebbe come l'Aeronautica negli ultimi dieci anni si sarebbe sobbarcata diverse decine di milioni di euro per gli spostamenti dell'esecutivo: 25 milioni nel solo 2009.
La polemica, in realtà, torna ciclicamente: pochi mesi fa il ministro della Difesa Ignazio La Russa è stato accusato di aver utilizzato l'aereo blu solo per raggiungere Milano in tempo per l'inizio della partita della sua squadra del cuore, l'Inter, impegnata in quell'occasione a San Siro contro lo Schalke04 [leggi la notizia].
Nel 2009 i senatori Francesco Sanna e Paolo Nerozzi presentarono un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiarire costi e nominativi dei viaggiatori imbarcati dagli aerei di Stato dopo che alcune foto immortalarono la presenza a bordo di personaggi come il cantante Mariano Apicella.
Nel 2007, invece, fu il turno dell'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella che insieme con il figlio e altri amici si servì di un jet dell'Aeronautica militare per andare a Monza dove era in programma il Gran Premio.
I costi e gli sfarzi della politica
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Non conoscono crisi: ecco gli stipendi d'oro dei parlamentari
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Quanto costano i nuovi sottosegretati nominati dal Governo?
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Quanto valgono le pensioni dei parlamentari
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Chi è il più ricco del Parlamento? La classifica dei patrimoni
 

tontolina

Forumer storico
che fatti i conti
sono 22220,45 euro mensili


alla faccia della miseria
sono tutti dei nababbi che vivono principescamente sulle nostre spalle
non contenti di quella miseria pari a 22mila euro al mese

RUBANO
e non c'è settimana che non vi sia un arresto
e se sono parlamentari una richiesta di arresto per gravi reati contro tutti noi

naturalmente LORO fanno quadrato perchè sono tutti della stessa pasta... e difendono la casta ladrona

Pm Napoli chiede arresto ex consigliere Tremonti per corruzione

giovedì 7 luglio 2011 13:07

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ROMA (Reuters) - La Procura di Napoli ha chiesto alla Camera dei deputati l'arresto del parlamentare Pdl Marco Milanese, ex consigliere del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, con l'accusa di corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e associazione per delinquere nell'ambio dell'inchiesta sulle attività di una società di assicurazioni. Lo dice oggi un comunicato della Procura partenopea.
Milanese, ex ufficiale della Guardia di Finanza e consigliere politico di Tremonti fino al 28 giugno scorso, è accusato di aver ricevuto dall'imprenditore Paolo Viscione denaro e regali - orologi di lusso, gioielli, auto Ferrari e Bentley, viaggi all'estero - in cambio di notizie riservate sulle indagini della Finanza sulla società di assicurazioni Eig e del broker Nowosad e di alcuni interventi per rallentarle.


Secondo i magistrati, che dicono di basarsi sia sulle ammissioni di Viscione che su indagini, Milanese avrebbe poi favorito alcune persone, tra cui Guido Marchese e Carlo Barbieri - da oggi agli arresti domiciliari, riferisce la Procura - facendo attribuire loro incarichi "in diverse società controllate dal ministero dell'Economia, quali Ferrovie dello Stato, Ansaldo Breda, Oto Melara e altre".
L'ipotesi degli inquirenti è che i favoriti avrebbero pagato Milanese per l'aiuto, e che il passaggio del denaro sarebbe stato fatto passare come acquisto di "immobili da lui posseduti in Francia". Ma "numerose incongruenze relative a tale compravendita" avrebbero aiutato i magistrati a ricostruire l'origine delle somme versate a Milanese.
Ora la Procura sta indagando "per accertare i collegamenti all'interno della Guardia di Finanza che hanno consentito al Milanese di accedere a notizie coperte dal segreto di indagine nonché per ricostruire l'origine delle disponibilità economiche del Milanese ed altri connessi episodi corruttivi".
-- Sul sito Reuters.com le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su Reuters Italia (reuters_italia) su Twitter
 

tontolina

Forumer storico
qualcuno comincia a far di conto e capire ......

Supertassa sui Bot: su 10mila euro
si perdono tre quarti del reddito


Ecco gli effetti dell'aumento dell'imposta di bollo sui conti titoli. Colpiti soprattutto i piccoli risparmiatori. Allarme degli operatori: operazione miope, si rischia la fuga dai titoli di Stato di GIULIANO BALESTRERI

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MILANO - Fuga dai titoli di Stato. Più che il remake di "Fuga da Alcatraz", rischia di essere l'effetto della manovra 2011-2014 che ridurrà al minimo la rendita di Bot, Cct e Btp, soprattutto per i piccoli risparmiatori.

Un'operazione "miope, di breve periodo" secondo gli addetti ai lavori perché "a queste cifre - spiega un operatore - gli italiani dovrebbero preferire i fondi comuni aperti sperando in rendimenti migliori. E, in effetti, fare peggio sarebbe difficile".
Soprattutto se il capitale del piccolo risparmiatore non supera i 10mila euro.
Una cifra che se investita oggi in Bot rende 152,5 euro netti l'anno (il rendimento lordo è al 2,14%), ma che dopo il decreto scenderà a 66,7 euro (con una perdita del 56,3%).
E nel 2013 calerà addirittura a 36,7 euro (-76%).


Un effetto legato al progressivo aumento del bollo d'imposta sul dossier titoli, che aumenterà subito da 34,2 a 120 euro per arrivare a 150 nel 2013. Con il paradosso che a rimetterci sarebbero proprio i piccoli risparmiatori, perché con l'aumentare dell'esposizione finanziaria l'impatto dell'imposta si diluisce.
E così 25mila euro investito che oggi valgono 432,3 euro netti, sono pronti a scendere 346,5 dopo la manovra (-20%) e a 316,5 euro nel 2013 (-27%).

Sopra 50mila euro, poi, nei piani dell'esecutivo, c'è un nuovo scoglio: la tassazione sale a 120 euro subito dopo l'approvazione del decreto e a 380 euro dal 2013. Con un'evidente sperequazione tra chi può investire tanto e chi no. Più si sale, meno è forte l'incidenza dell'imposta.

E così la mossa del governo rischia di trasformarsi in un'arma a doppio taglio perché i titoli di Stato sono lo strumento principe per finanziare il proprio debito. In questo modo, invece, il rischio è proprio quello di allontanare i propri finanziatori. Ecco perché - a giudizio di molti - la proposta del governo pare una mossa ancorata esclusivamente al breve periodo. Anche perché autorevoli fonti bancarie contestano i numeri presentati nella relazione tecnica della manovra.

Secondo il ministero dell'Economia, che cita una ricerca Eurisko, il 26% dei correntisti avrebbe un conto titoli (oltre 10 milioni i conti). A queste cifre l'incremento dell'imposta di bollo a 120 euro per il 2011 e il 2012 e a 150 euro per i depositi sotto i 50mila euro dal 2013 (380 euro per i depositi con valore superiore), determinerebbe un incremento del gettito nell'arco dei prossimi quattro anni di 8,8 miliardi.

Eppure sono proprio le fonti bancarie a spiegare che i conti titoli sono meno, circa 8 milioni dove sono depositati 236 miliardi di euro in titoli di Stato per un ammontare medio di 29mila euro. A queste cifre lo sforzo richiesto ai piccoli risparmiatori arriverebbe, a regime, un miliardo di euro solo per Bot, Btp e Cct. A meno che la stretta non spinga le famiglie verso altre scelte. L'ultima incognita è legata alla tassazione delle rendite fiscali. La finanziaria non le tocca, ma la legge delega non esclude di portare l'aliquota dal 12,5 al 20% nel prossimo triennio. Senza alcuna distinzione tra chi specula in Borsa e chi investe i propri risparmi nell'acquisto del debito dello Stato. (06 luglio 2011)
 

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