ISRAELE e ISIS (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
da https://www.facebook.com/andrea.franco.16752/posts/1000407603349509




MA CHE STRANO.... davvero neh :cool:

F. WILLIAM ENGDHAL
Journal-neo.org
Questo non era assolutamente previsto che accadesse.

Un militare israeliano, col grado di colonnello, è stato catturato a “brache calate assieme all’Isis”.

Con questo voglio dire che è stato catturato da soldati dell’esercito iracheno, assieme ad una banda di terroristi dello Stato Islamico o Isis o Daesh, come preferite.
Sotto interrogatorio da parte dell’intelligence irachena, pare abbia riferito parecchie cose sul ruolo dell’IDF (esercito israeliano ndr) nell’appoggiare l’Isis.
Un’agenzia di stampa iraniana alla fine di ottobre ha riferito — citando un esperto funzionario dell’intelligence irachena — della cattura di un colonnello dell’esercito israeliano, di nome Yusi Oulen Shahak, legato a quanto si dice al battaglione Golani dell’Isis, operante nel governatorato di Salahuddin.

In una dichiarazione presso l’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Fars, un comandante dell’esercito iracheno disse: “Le forze popolari di sicurezza hanno fatto prigioniero un colonnello dell’esercito di Israele”. Aggiunse anche che il colonnello dell’IDF “aveva partecipato alle operazioni terroristiche della fazione takfirita dell’Isis”. Precisò che il colonnello è stato arrestato assieme ad un gruppo di terroristi dell’Isis o Is, fornendo dei dettagli: “Il nome del colonnello israeliano è Yusi Oulen Shahak, ed ha il grado di colonnello presso la brigata Golani…col codice segreto militare di Re34356578765az231434.




Perché Israele?
Dal 30 settembre, quando sono iniziati gli efficaci bombardamenti russi contro obbiettivi specifici dell’Isis, sono emersi dei dettagli, per la prima volta alla luce del sole, sul ruolo alquanto sporco non solo di Washington, ma anche di un altro membro della Nato, la Turchia, sotto la presidenza Erdogan.
Diventa sempre più chiaro che, perlomeno una fazione dell’amministrazione Obama ha giocato un ruolo molto sporco dietro le quinte nel sostenere l’Isis, con l’intento di accelerare la dipartita del presidente Bashar Al Assad e preparare il terreno per quelli che sarebbero inevitabilmente stati un caos e una distruzione in stile libico, che avrebbero fatto dell’attuale crisi dei rifugiati siriani in Europa, un semplice antipasto.
La fazione pro-Isis a Washington include i cosiddetti neoconservatori che ruotano attorno all’ex direttore della Cia, nonché boia della resistenza irachena, il generale David Paetreus.
Essa include inoltre il generale Usa John R. Allen, che dal settembre del 2014 ha ricoperto il ruolo di inviato speciale del presidente Obama per la Coalizione Globale volta al contrasto dell’ISIL (stato islamico di Siria e del Levante);

fino alle sue dimissioni nel febbraio 2013, vi era anche il Segretario di Stato Hillary Clinton.
Il generale John Allen, imperterrito sostenitore della “no fly zone” portata avanti dagli Usa in Siria lungo i confini con la Turchia — cosa che il presidente Obama ha respinto — è stato significativamente rimosso dal suo incarico il 23 ottobre 2015.
Ciò è avvenuto appena dopo che il lancio degli efficaci bombardamenti russi contro le basi terroriste dell’Isis in Siria e del fronte Al-Nusra cambiassero completamente la situazione del quadro geopoltico in Siria e nell’intero Medio Oriente.




Il rapporto dell’ONU cita Israele
E’ ormai consolidato che il Likud di Netanyahu e le forze armate israeliane lavorino a fianco ai guerrafondai neocon, cosi come lo è l’oposizione del primo ministro Benjamin Netanyahu all’accordo di Obama sul nucleare iraniano.

Israele considera Hezbollah, il partito islamico sciita appoggiato dall’Iran, con sede nel Libano, come il nemico principale.
Hezbollah ha combattuto attivamente a fianco all’esercito siriano contro l’Isis in Siria.
La strategia del generale Allen di bombardare l’Isis, da quando è stato incaricato dell’operazione nel settembre del 2014, lungi dal distruggere l’organizzazione in Siria, ha invece fatto espandere il suo controllo del territorio, come ha ripetutamente fatto notare Lavrov, ministro degli esteri della Russia di Putin. Adesso è chiaro quale fosse precisamente l’intento di Allen e della fazione di Washington per la guerra.
Almeno dal 2013 le forze armate israeliane hanno apertamente bombardato quelli che ritenevano fossero gli obiettivi di Hezbollah in Siria. Un’indagine ha infatti rivelato come Israele stesse colpendo le forze armate siriane e alcuni obiettivi di Hezbollah che stavano efficacemente contrastando l’Isis ed altri gruppi terroristi.
In questo modo Israele sta attualmente aiutando di fatto l’Isis, così come i bombardamenti anti-Isis del generale Allen che durano da un anno.
Che una fazione del Pentagono abbia lavorato in segreto per addestrare, armare e finanziare quella che oggi chiamiamo Isis o IS in Siria, è oggi provato nero su bianco.

Nell’agosto del 2012 un documento del Pentagono classificato come “segreto”, poi successivamente desecretato sotto la pressione dell’ ONG Judicial Watch, ha descritto con precisione la nascita di quello che è diventato in seguito l’Isis, sorto dallo Stato Islamico dell’Iraq, quindi affiliato ad Al-Qaida.
Il documento del Pentagono riportava che “…c’è la possibilità di impiantare un’entità statale salafita nella Siria orientale (Hasaka e Der Zor), e questo è esattamente ciò che vogliono le potenze che sostengono l’opposizione [ad Assad ndr], al fine di isolare il regime siriano, considerato l’avamposto strategico dell’espansione sciita. (Iraq ed Iran).”
Le potenze che nel 2012 sostenevano l’opposizione includevano allora il Qatar, la Turchia, l’Arabia Saudita, gli Usa e, dietro le quinte, Israele e Netanyahu.
La creazione di “un’entità salafita nella Siria orientale,” oggi territorio dell’Isis o Is, era nell’agenda di Petraeus, del generale Allen e di altri al fine di distruggere Assad.
E’ questo che porta l’amministrazione Obama in stallo con la Russia, la Cina e l’Iran, riguardo alla bizzarra richiesta Usa di rimuovere Assad prima che venga distrutto l’Isis. Questo gioco è oggi alla luce del sole e mostra al mondo la doppiezza di Washington nell’appoggiare quelli che la Russia definisce correttamente “terroristi moderati” contro un Assad regolarmente eletto. Che Israele si trovi inoltre in mezzo alla tana di ratti delle forze di opposizione terroristiche in Siria è stato confermato in un recente rapporto dell’ONU.
Ciò che il rapporto non menzionava era invece il perché Israele avesse un interesse così forte per la Siria, specialmente per le alture del Golan.
Perché Israele vuole rimuovere Assad
Nel dicembre 2014 il Jerusalem Post ha riportato la scoperta di un rapporto delle Nazioni Unite largamente ignorato e politicamente esplosivo, che descrive come l’esercito Israeliano sia stato visto dall’ONU assieme a combattenti dell’Isis. La forza di peacekeeping dell’ONU — forza di osservatori per il ritiro (UNDOF) — stanziata lungo i confini tra Israele e Siria presso le Alture del Golan dal 1974, ha rivelato che Israele ha collaborato strettamente con le forze terroriste di opposizione siriane, presso le Alture del Golan, incluso il qaedista fronte Al-Nusra e lo Stato Islamico, “mantenendo stretti contatti negli ultimi 18 mesi”. Il rapporto è stato inviato presso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. I media mainstream negli Usa e in tutto l’Occidente hanno nascosto queste scoperte esplosive.
I documenti ONU mostrano come le forze armate israeliane (IDF) abbiano tenuto contatti regolari con membri del cosiddetto Stato Islamico fin dal maggio 2013. L’IDF ha dichiarato che simili contatti ci sono stati solo per fornire cure mediche a civili, ma l’inganno è stato svelato quando gli osservatori dell’UNDOF hanno accertato contatti diretti tra forze dell’IDF e soldati dell’Isis, fornendo anche assistenza medica a combattenti dello Stato Islamico. Il rapporto cita anche la consegna di due casse di materiale dall’IDF alle forze dell’Isis, il contenuto delle quali non è stato specificato. Il rapporto ONU ha inoltre identificato ciò che i siriani hanno definito un “crocevia di movimenti di truppe tra l’IDF e l’Isis”, argomento di interesse che l’UNDOF ha portato davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
L’UNDOF è stato creato sulla base della risoluzione n° 350 del 1974 del Consiglio di Sicurezza sulla scia delle tensioni create dalla guera dello Yom Kippur del 1973 tra Siria e Israele. Essa ha delineato una zona cuscinetto tra Israele e le Alture del Golan siriane, conformemente all’accordo per il ritiro delle forze armate del 1974, governata e gestita dalle autorità siriane. A nessuna forza militare al di fuori dell’UNDOF è consentita la permanenza laggiù. Al giorno d’oggi vi sono 1200 osservatori.
A partire dal 2013 e dall’escalation di attacchi israeliani contro la Siria lungo le Alture, ufficialmente per ricercare “terroristi di Hezbollah”, la stessa UNDOF è soggetta a massicci attacchi da parte dei teroristi dell’Isis e di Al-Nusra per la prima volta dal 1974, così come a rapimenti, omicidi, furti di materiale e munizioni ONU, di veicoli e di altri beni, al saccheggio ed alla distruzione delle proprie strutture.[Israele non teme di mettersi contro l'ONU]



Israele ed il petrolio delle Alture del Golan
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al meeting del 9 novembre col presidente Obama alla Casa Bianca, ha chiesto a Washington di riconsiderare il fatto che Israele ha illegalmente occupato una parte delle alture del Golan, a partire dalla Guerra dei Sei giorni del 1967 tra Israele ed i paesi arabi. Durante l’incontro, Nethanyahu ha chiesto ad Obama, apparentemente senza successo, di appoggiare formalmente l’annessione israeliana delle Alture del Golan illegalmente occupate, sostenendo che l’assenza di un governo siriano funzionante “da luogo a diverse valutazioni” riguardo al futuro di quell’area così strategicamente importante.
Certamente Netanyahu non ha dato nessuna spiegazione plausibile sul fatto che le forze israeliane, assieme ad altre, sono state responsabili dell’assenza di un governo siriano funzionante a causa del loro supporto all’Isis ed al fronte qaedista Al-Nusra.
Quando l’UNDOF ha iniziato a documentare nel 2013 i contatti sempre più frequenti tra l’esercito di Israele da una parte e l’Isis ed Al-Qaeda dall’altra lungo le Alture del Golan, la Genie Energy, una semi-sconosciuta compagnia petrolifera di Newark, nel New Jersey, assieme ad una sua controllata isreliana, la Afek Oil e Gas, iniziò a muoversi nelle Alture per delle esplorazioni petrolifere, col permesso del governo Netanyahu. Quello stesso anno gli ingegneri dell’esercito di Israele sostituirono la recinzione di confine lunga cinque miglia con la Siria, rimpiazzandola con una barriera dotata di filo spinato, sensori di movimento, sensori a contatto, telecamere ad infrarossi e radar di terra, alla pari del muro costruito da Israele lungo la West Bank.
E’ abbastanza interessante che Yuval Bartov, geologo capo della controllata israeliana della Genie Energy, l’Afek Oil e Gas, abbia annunciato alla TV israeliana Channel 2 come la sua compagnia avesse scoperto un consistente giacimento petrolifero sulle Alture del Golan: “Abbiamo scoperto un giacimento spesso 350 metri nelle Alture del Golan meridionali. A livello mondiale, i giacimenti hanno in media lo spessore di 20 o 30 metri, mentre questo è 10 volte più spesso, parliamo quindi di una quantità rilevante”. Come ho rilevato in un precedente articolo, il comitato consultivo internazionale della Genie Energy include alcuni nomi noti, come Dick Cheney, l’ex direttore della Cia e famigerato neo-con James Woosley, Lord Jacob Rothschild ed altri.
Di certo, nessuna persona sana di mente suggerirebbe che vi sia un legame tra i rapporti dell’esercito di Israele con l’Isis ed altri terroristi anti-Assad in Siria, specialmente lungo le alture del Golan, e la scoperta dei giacimenti da parte della Genie Energy nello stesso posto, o con i recenti appelli di Netanyahu al “ripensamento” sulle Alture del Golan ad Obama. Questo suonerebbe troppo simile ad una “teoria della cospirazione”, mentre tutte le persone ragionevoli sanno bene che non esistono cospirazioni ma solo coincidenze. Oppure…parafrasando le parole immortali di Brad Pitt nel ruolo del Primo sottotenente del West Virginia Aldo Reine, nella scena finale di un brillante film di Tarantino, Inglorious Bastards, sembra che “ il vecchio Netanyahu e i suoi amici succhiac*z*i siano stati beccati con le mani in un barattolo di biscotti molto sporco laggiù in Siria.”

F. William Engdhal è un consulente di rischio strategico e docente universitario, laureato in Scienze Politiche all’università do Princeton, autore di successo in ambito geoplitico e sul petrolio, scrive esclusivamente per il magazine on-line.
Fonte: http://journal-neo.org
Link: http://journal-neo.org/…/israeli-colonel-caught-with-is-pa…/
25.11.2015





New Eastern Outlook
There’s no denying that the Russian military campaign against ISIS in Syria has really off-set the organization’s militant stranglehold and that this campaign has practically led to re-orientation of the Middle East’s strategic landscape that…
journal-neo.org
 

tontolina

Forumer storico
I documenti desecretati USA che raccontano la nascita dell’ISIS

Pubblicato 16 novembre 2015 - 19.30 - Da Claudio Messora



NUOVI-DOCUMENTI-USA-ECCO-COME-E-NATO-LISIS.jpg


UN PO’ DI STORIA
E’ il 2004 quando Abu Musab al-Zarqawi fonda al Qaeda in Iraq, nota con l’acronimo di AQI. Nel 2006 viene fatto fuori da un raid USA.
Al suo posto arriva Abu Ayyub al-Masri, che annuncia subito la creazione dello Stato Islamico dell’Iraq (ISI).
Dopo la sua uccisione, avvenuta nel 2010 in un’operazione congiunta USA-Iraq, capo dell’ISI diviene Abu Bakr al-Baghdadi, che l’anno successivo, nel 2013, dichiara di avere assorbito un gruppo di militanti, supportati da Al Qaeda, che operano in Siria, conosciuto con il nome di Jabhat al-Nusra, o anche Fronte al-Nusra.

Il leader dell’ISI dichiara così la nascita dell’ISIL, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (con il termine di “levante” ci si riferisce storicamente a tutta l’area che si affaccia sul Mediterraneo dell’est), o anche come Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS).

Le due sigle sono equivalenti.

Il Fronte al-Nusra, guidato da Abu Mohammad al-Julani, però nega di essersi fuso con l’AQI e di avere dato vita all’ISIL. Dopo 8 mesi di faide interne, il 3 febbraio 2014 al-Qaeda recide i legami con al-Baghdadi, ma un ramo del Fronte al-Nusra, che opera nella città siriana di Al-Bukamal, si unisce lo stesso all’ISIL. E’ interessante notare come al-Baghdadi sia stato prigioniero degli Stati Uniti in Iraq, nel Camp Bucca, dal 2005 al 2009. Qui lo vediamo in una foto diffusa dal Ministero degli Interni iracheno.
abu-bakr-al-baghdadi-150.jpg


. “Non era tra i peggiori“, ha dichiarato il colonnello Ken King che lo ebbe in custodia. Conosceva le regole e non si metteva mai in pericolo. Gli Usa l’avrebbero consegnato infine alle autorità irachene, con una solida documentazione a corredo, ma in seguito sarebbe stato inspiegabilmente rilasciato. E avrebbe avviato il regime del terrore che tutti noi oggi conosciamo.

Quantomeno curioso.

Soprattutto in considerazione delle numerose, leggendarie foto che ritraggono il senatore McCain, nei suoi viaggi in Siria tesi a costituire una forza che si opponesse ad Assad, con un giovane che, se non è al-Bagdhadi, ci somiglia in maniera impressionante.




Insieme al presunto al-Baghdadi, ci sarebbe stato anche il temibile Khalid al-Hamad, soprannominato “il mangiatore di cuori” per via di questo video dove divora il cuore di un soldato pro-Assad.



Come che sia, il 29 giugno del 2014 l’ISIL proclama la nascita di un califfato mondiale. Al-Baghdadi si autonomina califfo e il gruppo cambia il suo nome in IS, semplicemente “Stato Islamico”, concetto che viene rifiutato da governi e leader musulmani in ogni parte del mondo.




Il NUOVO DOCUMENTO DESECRETATO USA
Un po’ di storia era necessaria per comprendere che nel 2012 esisteva solo lo Stato Islamico dell’Iraq (ISI), ma l’ISIL non esisteva ancora.
Acquisisce quindi particolare significato il contenuto del documento desecretato quest’anno, grazie alle pressioni di Judicial Watch, e redatto il 12 agosto 2012 dalla DIA, la Defense Intelligence Agency degli Stati Uniti d’America.
La DIA è la componente del Dipartimento della Difesa (Department of Defense, DoD) che fornisce ai decisori politici e militari, nonché al presidente USA in persona, un servizio di intelligence sia sui governi e sugli stati delle zone calde, che sui protagonisti in genere capaci di influire sul complesso degli equilibri geopolitici, pur non essendo Stati veri e propri.

Non è un mistero per nessuno che gli Stati Uniti (e non solo loro) desiderino la caduta del regime politico di Assad in Siria, per acquisire il controllo di un’area altamente strategica come quella che consente ai paesi produttori di petrolio di avere uno sbocco nel Medirettaraneo. Se volete comprendere un po’ meglio la posta in gioco, guardatevi questo video, parlato in spagnolo ma sottitotolato in italiano. I documenti desecretati USA che raccontano la nascita dell'ISIS - Byoblu.com
SIRIA: LA SPIEGAZIONE DI TUTTO (il video che dovete vedere per capire)


E cosa scrive, nell’agosto 2012, la Defense Intelligence Agency? Scrive che i salafiti, i fratelli musulmani e AQI (al-Qaeda Iraq) sono le principali forze che guidano l’insurrezione in Siria, e inoltre che anche l’occidente, i paesi del golfo e la Turchia vogliono far cadere Assad, mentre la Russia, la Cina e l’Iran sono dalla parte del regime.
Ecco il passaggio a cui fare riferimento:
Department-of-Defense-Isis-1.jpg




Nel documento, a pagina 3, si spiega che al-Qaeda Iraq conosce bene la Siria perché si è addestrata lì, prima di trasferirsi in Iraq. Si dice poi che l’AQI sostiene le forze che si oppongono ad Assad e che richiama i sunniti alla guerra contro la Siria, in quanto stato infedele.
Poi, nell’analisi sulle possibili conseguenze in Iraq, sostiene che “se la situazione dovesse andare in fumo, c’è la possibilità di creare un principato salafita, dichiarato o meno, nell’est della Siria, e questo è esattamente ciò che i poteri che sostengono l’opposizione vogliono, per isolare il regime siriano“. Si ipotizza quindi che “L’ISI potrebbe anche dichiarare uno Stato Islamico attraverso la sua unificazione con altre organizzazioni terroristiche in Iraq e in Siria”.
Sappiamo dunque che le forze di opposizione ad Assad avevano bisogno della nascita dell’ISIS per abbattere il regime siriano. E lo stesso vice-presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, lo ha sostenuto (“non siamo riusciti a convincere i nostri alleati nel medio oriente a smettere di sostenere gli estremisti in Siria“, guarda il video), mentre l’ex generale Nato Wesley Ckark ha dichiarato che “I nostri amici e alleati hanno fondato l’ISIS per distruggere gli Hezbollah“.
Ora, sappiamo con certezza, che gli USA consideravano l’ISIS, fin da prima della sua comparsa, come un modo di isolare il governo siriano, ma sappiamo anche che i suoi alleati lo hanno creato e sostenuto, mentre al Fronte al-Nusra veniva consigliato un po’ di trucco per presentarsi come forza moderata e beneficiare del supporto degli Stati Uniti in termini di armi, che poi finivano però anche nelle mani dell’ISIS.
E del resto non si può sapere quanti di quei 60 miliardi di dollari di armi che gli USA hanno venduto all’Arabia Saudita (cioè gli alleati del medio oriente che secondo il vice-presidente degli Stati Uniti d’America hanno finanziato l’ISIS) siano in realtà finiti nelle mani del califfato.
Quello che sappiamo è che l’occidente, per assicurarsi il dominio di un’area strategica del pianeta come quella che dalla Siria conduce all’Iraq e all’Iran, ha fondato, finanziato e supportato in tutti i modi la nascita di un movimento destabilizzatore, fortemente votato alla propaganda, il quale avrebbe poi trovato unico canale di diffusione mediatico quel Site (Search for International Terrorist Entities, il sito di monitoraggio USA degli jihadisti sul web) dove Rita Katz ancora oggi diffonde le rivendicazioni dell’ISIS come se avesse un’esclusiva commerciale e, quasi sempre, senza linkare le fonti (per saperne di più sul site, leggi “Ecco da dove arrivano tutte le cose che sappiamo dell’ISIS. Chi è Rita Katz“).
Ecco perché i commenti di chi oggi invoca crociate contro gli infedeli, presentando uno scenario a senso unico dove qui siamo tutti buoni e di là sono tutti cattivi, riporta verità parziali, molto spesso demagogicamente tese a orientare l’opinione pubblica in favore di un intervento armato che serve molti scopi diversi, tra i quali il ridimensionamento di una forza sfuggita al controllo occidentale non è che uno di essi, mentre il conseguimento dell’obiettivo militare di abbattere Assad e di quello strategico di controllare l’area del medio oriente rappresentano sicuramente obiettivi primari, anche in considerazione del fatto che l’ISIS conta più o meno 50mila uomini. E non è credibile, in nessun modo, che i più potenti eserciti della Terra possano avere una qualunque, anche remota possibilità di non averne ragione – se davvero lo volessero – in meno di 24 ore.
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big_boom

Forumer storico
quindi se mai nascesse sto fantomatico IS, israele avrebbe da guadagnarci?

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per me e' meglio non dire + niente su sti qua finche' non si hanno le idee chiare ...e nessuno le ha

secondo me il terrorismo dal dopoguerra e' un'arma usata contro i popoli e la loro liberta

chi nella realta' vuole l'indipendenza si organizza con eserciti e trova qualcuno disposto a finanziarlo come e' sempre successo (esempio Dombass )

mentre per il terrorismo a senso unico contro soli civili e' solo una false flag da usare a proprio vantaggio
 

SEE FU

Forumer storico
Queste cose che ho letto le sapevo già.
Il problema e che gli USA si stanno dimenticando della lezione dell'11 settembre 2001. Negli anni '80 avevano armato Bin Laden e poi questo gli si è rivoltato contro.
Ora hanno armato l'ISiS, e chi gli garantisce che non gli si rivolti contro?
 

marofib

Forumer storico
l'unica cosa chiara e' che nessuno vuole + mandare i propri militari in altri terreni
quindi cercano di sovvertire il nemico vattelapesca con ribelli del luogo....che automaticamente diventano terroristi per qualcuno...e incontrollabili poi
 

marofib

Forumer storico
quindi con questi presupposti non sara' mai finita....milizie da armare e nemici non finiranno mai

l'unico sistema e' l'istruzione
+ uno e' cosciente meno si fara' manipolare ed esplodere per dei coglioni qualsiasi
 

marofib

Forumer storico
e' come se nato/renzi/parlamentari ecc....ci venissero a chiedere di andare in guerra per loro

ma andate a fannncuuuuullllooooooooooooooooo
 

big_boom

Forumer storico
quindi con questi presupposti non sara' mai finita....milizie da armare e nemici non finiranno mai

l'unico sistema e' l'istruzione
+ uno e' cosciente meno si fara' manipolare ed esplodere per dei coglioni qualsiasi

e invece io ti dico che finisce questo tipo di terrorismo quando ci saranno altri soggetti interessati a finanziare il terrorismo con obiettivi diversi

se avete notato non serve piu' nemmeno il false flag per raggiungere i propri obiettivi di guerra, non serve piu' un 11 settembre! bisogna abbattere un aereo russo? lo tiri giu' e basta!

stessa cosa per invadere gli stati ecco perche' ora Putin e' entrato in gioco "in difesa"
purtroppo questo succede perche' sono "cadute" le democrazie dell'europa con l'euro sostituendo la democrazia dei popoli e degli stati con quella di un CDO in stile apple ma che per vendere prodotti puo' usare missili nucleari e monete sovrane!

mescolare interessi privari a interessi pubblici e' stato un grave errore che ci portera' a guerre fra mondi: occidente in mano ad un ristretto gruppo elitario e resto del mondo ancora ancorato al vecchio modello di stato famiglia

ci stiamo avviando alla 3' guerra mondiale e alla distruzione di entrambi i modelli sociali (definire poi il modello usa odierno come "sociale" e' un insulto all'umanità)

questo e' un mio parere
 

marofib

Forumer storico
e invece io ti dico che finisce questo tipo di terrorismo quando ci saranno altri soggetti interessati a finanziare il terrorismo con obiettivi diversi

questo avalla quello che dicevo..... non finira' mai
forse tra qualche generazione, con + cultura
penso sia evidente la pacificazione nell'occidente rispetto a 50 100 anni fa ecc
non perche' ci siano meno squilibri...ma semplicemente perche' pensiamo/sappiamo di +
in ritardo ma anche i muslim si sveglieranno
 

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