Per il bonifico non ci sono tasse da pagare. Ma evita di fare bonificoni o assegnoni.
Ai fini dell'imposta di successione contano solo gli assegni rientrati negli ultimi 4 giorni prima dell'apertura della successione o, nel peggiore dei casi, tutti i movimenti avvenuti in quei 4 giorni (la legge sostiene la prima ipotesi, ma la prassi dell'ae no e se ti vengono richiesti ti conviene darglieli).
Nei casi di donazioni e passaggi di denaro ci possono essere problemi a livello di violazione della quota di legittima se ci sono altri fratelli, ma questo non riguarda le imposte, sibbene i rapporti tra gli eredi.
Potresti avere problemi di accertamento sintetico (col redditometro, per capirsi) se usassi una cifra di quel tipo in assenza di atto di donazione per fare ingenti spese di beni registrati (case, auto...) in pochi anni. Ovviamente no problema in caso di eredità.
La donazione, come la successione, sconta per il figlio un 4% di imposta con una franchigia di un milione di euro. Esempio: 999.999 euri donati --> il notaio che redige l'atto pubblico si frega le mani ma l'erario nulla. 1.000.100 euri donati --> il notaio si frega le mani (come sempre) e allo stato vanno 4 euri.
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