HAi PRESENTE QUANDO LA SABBIA SCOTTA, MA TU TE NE FREGHI PERCHE' TANTO SAI (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
ROMA – Una coop rossa accusata di comprare gli appalti a suon di mazzette.
Una vicenda poco chiara di fondi neri in Tunisia.
E un sindaco, quello dell’isola di Ischia, in carcere per corruzione.

Basta scorrere la lista degli arrestati per capire, però, che se il nome che fa più rumore è quello del primo cittadino di Ischia Giuseppe Ferrandino, il cuore della vicenda, il vero protagonista è un altro: la coop.
 

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In cella è finito anche il fratello del sindaco, Massimo Ferrandino.

Ma tutti gli altri o quasi sono uomini della Coop:


il responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo Cpl Concordia Francesco Simone,


l’ex presidente Roberto Casari (andato in pensione a gennaio ma accusato di essere sostanzialmente il “regista” degli affari della coop),



il responsabile commerciale dell’area Tirreno Nicola Verrini,


il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli,



il presidente del consiglio di amministrazione della Cpl distribuzione Maurizio Rinaldi.



Non direttamente legato a Cpl c’è soltanto l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico.


Le misure restrittive per esponenti della Cpl non si limitano agli arresti:



per Massimo Continati e Giorgio Montali, rispettivamente direttore amministrativo e consulente esterno della Cpl è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
 

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La grande protagonista dell’inchiesta, insomma, è la Coop rossa Cpl Concordia.

Una coop con sede a Concordia sulla Secchia nel Modenese che ha oltre 100 anni di vita e attività.

Negli atti dell’inchiesta, ricorda Repubblica:
viene definita una “tra le più antiche cosiddette ‘cooperative rosse’”. Opera a livello internazionale, con 1.800 addetti e 70 società controllate e collegate in tutto il mondo e un fatturato consolidato di 461 milioni nel 2014. Oggi esprime fiducia nella magistratura ed “è pronta a prendere i dovuti provvedimenti” qualora gli addebiti fossero confermati. La Legacoop Modena auspica che le indagini “non incidano sul regolare prosieguo di un’attività lavorativa così importante per tante famiglie dell’intero territorio”.
 

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Oltre a tutto ciò, vorrei capire perchè le COOP hanno una fiscalità agevolata.
 
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DANY1969

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Buongiorno :)

:lol::D
 

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Val

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Proprio vero.
Questo è uno dei peggiori incantatori e ciarlatani che abbiamo avuto nella storia d'Italia.....e purtroppo tanta gente ci casca. Se condividete, passate parola.

Ieri il governo Renzi ha improvvisamente rialzato la testa, urlando ai quattro venti i risultati incoraggianti dell’aumento dei contratti a tempo indeterminato.


Dopo un anno di indicatori puntualmente negativi, i primi dati sulle assunzioni nel 2015 sono stati annunciati con l’anticipo delle grandi occasioni, prima da parte del premier stesso che ha raccontato come il ministro Poletti avesse in mano dei numeri “a due cifre” poi, infine, dallo stesso ministero del Lavoro che li ha diffusi orgogliosamente.


Questo, in sostanza, l’esito del monitoraggio operato dallo stesso ministero del Welfare: nel primo bimestre del nuovo anno, i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti del 38,5% rispetto allo stesso periodo del 2014, con un incremento di oltre 70mila assunzioni in complesso.


Un risultato, ovviamente, salutato con entusiasmo dal presidente del Consiglio. “L’Italia riparte”, ha sentenziato Matteo Renzi, mentre, dalla maggioranza, si sperticavano le lodi della politica economica dell’esecutivo.

Ma una cosa dev’essere chiara fin da subito: i numeri che oggi l’esecutivo sventola con tanta soddisfazione non hanno niente a che fare con la riforma del lavoro. O, forse, dipendono proprio dal suo arrivo, non già come incentivo, ma come deterrente: ecco perché.


Innanzitutto, è da sottolineare il valore aggiunto degli sgravi contenuti nella recente legge di stabilità, che ha ridotto sensibilmente i contributi Inps ai datori di lavoro che sottoscrivono nuovi contratti a tempo indeterminato, insieme a una parallela riduzione del fardello Irap.
Insomma, un’occasione molto ghiotta che, giustamente, le imprese hanno prontamente colto non appena i fondi sono stati sbloccati.


Ma d’altro canto, persiste un’ulteriore ragione alla base dell’impennata così decisa delle assunzioni.

E non rientra nei casi dell’economia che riparte, o della crisi ormai alle spalle, tutte frasi che spesso, purtroppo, abbiamo sentito a sproposito.


Siccome i dati diffusi dal ministero del Lavoro si riferiscono ai mesi di gennaio e febbraio, non bisogna ignorare come la nuova tipologia dei contratti a tutele crescenti, contenuta nel decreti attuativi del Jobs Act sia entrata in vigore, guarda caso, proprio dal 7 marzo.

Tutti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato sottoscritti da quel giorno, non godonoo più della corazza contro il licenziamento senza giusta causa prima costituita dall’articolo 18.


Ecco, dunque, che i numeri tanto osannati dal governo assumono dunque una luce completamente diversa: anziché segnale incoraggiante per il recupero della ricchezza e l’occupazione, potrebbe essere il frutto di un comportamento difensivo attuato dai lavoratori, per tutelarsi di fronte all’imminente riforma dei contratti, magari accettando condizioni più sfavorevoli pur di non rimetterci anche nella protezione del proprio posto di lavoro.

La risposta definitiva la conosceremo solo tra qualche mese, quando saranno diffusi i dati relativi al rodaggio dei nuovi regimi contrattuali, scaturiti dal tanto contestato Jobs Act.



E chissà che non finiremo per imbatterci in una scoperta davvero inattesa: di questa riforma potevamo tranquillamente farne a meno.
 

Val

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Chiudono i manicomi criminali. Il vero pericolo è un ritorno al passato con le carceri ridotte a ospedali psichiatrici

Cosa accadrà oggi nell'esperimento della chiusura degli Opg? Io credo che in qualche caso, probabilmente quello della Lombardia, ci sarà la semplice sostituzione di una targa. Quello che a Castiglione delle Stiviere io mi auguro garantisca il funzionamento di una struttura che funziona bene ed adeguatamente. E chiuderla sarebbe uno dei soliti pasticci all'italiana. Basterà chiamarla residenza per l'esecuzione della pena e non ospedale psichiatrico giudiziario e il caso sarà risolto. Ma in buona parte delle altre situazioni credo che l'esperimento si risolverà nel modo più prevedibile. I pazienti degli Opg dimessi ancora gravemente malati e socialmente pericolosi, quando commetteranno reati, magari anche gravi, semplicemente finiranno in carcere. Dove già oggi si trova il più grande Opg che si sia mai realizzato. In grandi carceri come Opera o come le Vallette di Torino ci sono centinaia e centinaia di cartelle psichiatriche aperte con pazienti francamente patologici affetti da psicosi, da dipendenze e da altri disturbi mentali che ricevono una terapia psichiatrica in un luogo totalmente inappropriato. Le carceri già gravate da un peso organizzativo e drammatico rischieranno di trasformarsi con questa nuova iniezione di follia in un vero e proprio manicomio degno del Marat-Sade di Peter Weiss.
 

Val

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Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha subito soffiato sul fuoco della fiducia prevedendo che gli 1,9 miliardi stanziati per gli sgravi nelle assunzioni potrebbero portare fino a un milione di posti di lavoro. (questa l'avevo già sentita in passato :lol::lol:)

È un "numerone", riconosce il ministro: "Spero, mi auguro, che questo dato si produca: i primi sintomi ci sono già".

Il dato sulla fiducia delle imprese in particolare è "positivo", secondo Poletti, perché "è la conferma di un trend che da un po' di mesi si è attivato".

I sogni di gloria del ministro, purtroppo, si sono infranti contro il muro dei dati sulla disoccupazione pubblicati oggi dall'Istat.
Dopo il forte calo registrato a dicembre, seguito da un’ulteriore diminuzione a gennaio, a febbraio il tasso di disoccupazione sale di 0,1 punti percentuali, tornando al 12,7%, lo stesso livello di dicembre e di 0,2 punti più elevato rispetto a febbraio 2014.

"Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 2,1% - fa notare l'istituto di statistica - in valore assoluto i disoccupati a febbraio sono 3,24 milioni".
Non solo. Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio sono pure diminuiti gli occupati.
Che scendono dello 0,2%.
Sono state bruciate ben 44mila unità.
"Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali - continua l'Istat - rispetto a febbraio 2014, l’occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,2 punti".
 

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Un grande blackout ha colpito la Turchia, lasciando senza energia almeno 44 province. Il premier Ahmet Davutoğlu ha dichiarato che gli investigatori stanno cercando di capire le cause dell’interruzione di corrente e stanno prendendo in considerazione tutte le ipotesi, compreso un attacco terroristico. Hürriyet
 

Val

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boia d'un mond leader

...dicevano una volta i vecchi comunisti al governo DC......ma oggi, cosa potranno dire ?

Non c’è inchiesta penale sulle grandi opere dal nord al sud dell’Italia che non veda coinvolta a vario titolo qualche grande cooperativa rossa emiliana.

Ben prima dell’inchiesta sul gas a Ischia che ha portato in carcere il numero uno della Cpl Concordia, Roberto Casari, già da qualche anno le aziende, vanto e marchio storico della sinistra, assieme ai loro fatturati hanno infatti visto crescere il numero degli indagati nei consigli di amministrazione.
 

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