Germania: Bundesbank compra i Bund quando non ci sono abbastanza acquirenti. (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
LA legge NON è UGUALE per TUTTI!

Come la Germania si difende dalle Brigate Rothschild
o i tedeschi fanno… gli italiani
di Marcello Foa - 30/01/2013
Fonte: blog.ilgiornale

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E’ uno dei tanti paradossi dell’euro: ai tedeschi, ai severissimi tedeschi, è concessa una facoltà che è negata agli altri membri dell’eurozona e che è fondamentale per tenere bassi i tassi di interesse sul debito pubblico. Trattasi del diritto, accordato alla Bundesbank, di comprare i Bund quando non ci sono abbastanza acquirenti.
Come spiega Mario Grigoletti nel sito “capire davvero la crisi”, di cui sono uno dei cofondatori, questo diritto è negato all’Italia. E si tratta di una discrepanza tutt’altro che secondaria, perché quano i titoli di Stato di un Paese sono sotto attacco, il fatto che la banca centrale possa acquistare quelli invenduti, sostituendosi agli acquirenti privati, permette di tenere bassi i tassi di interesse e, in ultima analisi, di scongiurare un default.
Per intenderci: se la Banca d’Italia avesse avuto questa possibilità, lo spread non sarebbe schizzato alle stelle. Ma non l’aveva e sappiamo com’ è andata a finirte, mentre la Bundesbank ce l’ha e se ne avvale molto più frequentemente di quanto si immagini (leggete l’articolo di Capire davvero la crisi ). E così riesce a rifinanziarsi a tasssi molto più bassi dei nostri.
Trattasi di un espediente, utilissimo ma molto italiano e poco tedesco. Eppure negato agli italiani e praticato dai tedeschi. In un gioco delle parti invertito, che grida vendetta. Perché le regole dell’Eurozona, applicando il sillogismo, anche morale, tanto caro alla Merkel, devono valere per tutti. E allora Berlino dia l’esempio e rinunci al privilegio oppure la Ue lo estenda a tutti i membri.
Perché l’Italia tace? Perché non solleva il problema nel Consiglio europeo? L’Italia deve sempre e solo subire?
 

tontolina

Forumer storico
Ecco spiegato il motivo per cui la Merkel NON VUOLE che la BCE acquisti direttamente i BOND degli Stati europei


perchè la germania questo servizio ce l'ha in casa
 

tontolina

Forumer storico
e poi loro dicono che hanno molti immigrati che trattano bene


insomma bene... si fa per dire....

Hartz IV per tutti?



Su Hartz IV, il sistema tedesco di sostegno al reddito, è in corso una battaglia legale e politica per la sua estensione a tutti i cittadini EU. Una battaglia decisiva per la creazione di un vero mercato del lavoro europeo. Da Der Spiegel
Hartz IV deve essere accessibile anche agli immigrati provenienti dall'Unione Europea? La coalizione nero-gialla si oppone. Ma ora un giudice potrebbe costringere il governo federale ad essere piu' generoso.


Lazarinka R. pensava che la Germania sarebbe stato il paese del suo futuro, credeva di poter trovare la felicità qui. Ora invece deve ricorrere contro le leggi di questo paese.


Lazarinka R., 24 anni, arrivata a Stoccarda dalla Bulgaria alla fine dell'estate 2008, lavorava come cameriera al nero. Dopo un anno e mezzo è rimasta incinta, ed è stata abbandonata dal suo ex fidanzato. Lazarinka non aveva il denaro nemmeno per andare dal medico. Verso la fine della gravidanza ha perso anche il lavoro. Ha deciso quindi di rivolgersi al Jobcenter di Stoccarda sperando che il governo tedesco potesse aiutarla. Ma li' i funzionari le hanno detto che in base alle leggi tedesche non le spettava niente, consigliandole di tornare in Bulgaria.


Lazarinka ha deciso invece di avviare un'azione legale contro la città di Stoccarda. La Bulgaria come la Romania dal 2007 è membro dell'Unione Europea. L'avvocato della ragazza bulgara sostiene che il diritto europeo obbliga lo stato tedesco a sostenere i migranti provenienti dagli stati membri dell'UE, come fa con i cittadini tedeschi. Del caso si sta occupando la Corte Sociale Federale di Kassel (Bundessozialgericht).


Il fatto che Lazarinka R. abbia lavorato al nero non ha alcuna importanza. Hartz IV non è una prestazione assicurativa che richiede precedenti versamenti nelle casse sociali. E' rilevante solo la condizione di bisogno - che nel caso di Lazarinka è chiaramente presente.


Ma nel processo davanti alla Corte di Kassel che si tiene questa settimana, non va solo in scena una battaglia legale fra la città di Stoccarda e la giovane madre bulagara. Si tratta piuttosto di una decisione fondamentale: gli immigrati dai paesi EU hanno diritto alle stesse prestazioni sociali a cui possono accedere i tedeschi? Anche i rumeni e i bulgari hanno diritto ad Hartz IV?


E dietro a tutto questo c'è la grande questione del vero significato dell'Unione Europea: una comunità con gli stessi diritti per tutti i cittadini oppure un'unione economica con legami molto deboli?




Il governo nero-giallo si mette di traverso



La cancelliera Angela Merkel durante l'eurocrisi ha evocato in piu' occasioni la solidarietà europea. Si è pronunciata a favore di un'Europa con legami molto forti, frontiere aperte e un mercato comune. Ma se i cittadini di altri paesi europei arrivano in Germania e durante la ricerca di un lavoro chiedono sostegno finanziario, il governo nero-giallo non è disposto a concederlo. Si inizia subito a parlare di immigrazione incontrollata verso il nostro stato sociale.


Sulla stessa materia, già nel 1953 diversi stati europei avevano firmato una Convenzione per l'assistenza sociale (Fürsorgevertrag). Secondo l'accordo tutti i cittadini legalmente presenti in uno dei 17 stati firmatari hanno diritto alle stesse prestazioni sociali. Nel 2006 il governo federale ha modificato il diritto tedesco: gli stranieri alla ricerca di un lavoro in Germania non possono richiedere il sostegno di Hartz IV. Nel 2010 la Corte Sociale Federale ha deciso che i cittadini di tutti i paesi firmatari della Convenzione del 1953 hanno diritto alle stesse prestazioni sociali.


Il governo federale nel tentativo di aggirare la sentenza della corte di Kassel, nel dicembre 2011 ha aggiunto una riserva all'accordo del 1953: Hartz IV viene escluso. La scelta del governo dovrebbe scoraggiare anche gli immigrati in fuga dalla crisi economica in Spagna o in Grecia. Il ministro del lavoro Ursula von der Leyen (CDU) aveva giustificato il provvedimento in maniera piuttosto curiosa: i cittadini provenienti da paesi come la Romania o la Bulgaria, membri EU ma non firmatari della Convenzione del 1953, non possono trarre vantaggio dal trattato; anche gli altri pertanto dovranno restarne esclusi.


Con questa logica, la coalizione di governo nero-gialla ha cercato di gestire la posizione svantaggiata di alcuni migranti, peggiorando le condizioni di tutti gli altri.



Per l'Europa sarebbe un segnale di politica sociale disastroso.



Le organizzazioni attive nel sociale e i politici di opposizione criticano l'accordo. Ulrich Schneider, direttore della Deutschen Paritätischen Wohlfahrtsverbands, parla di "un segnale pericoloso per le politiche sociali in Europa". Soprattutto la barriera all'ingresso in Hartz IV introdotta all'interno dell'accordo sull'assistenza sociale è giuridicamente discutibile. Georg Classen del Berliner Flüchtlingsrat è preoccupato del fatto che la Germania possa decidere di non applicare un trattato internazionale in maniera unilaterale. Di fatto i cittadini tedeschi all'estero continuano a ricevere prestazioni sociali. Il divieto "va contro il diritto internazionale".


L'ordine degli avvocati con le stesse argomentazioni ha chiesto al governo federale di ritirare la modifica del trattato. Gli stessi consulenti del governo federale dubitano della validità giuridica del provvedimento. Alcuni immigrati hanno perfino avuto successo con i ricorsi presentati ai tribunali regionali (Landessozialgericht). La Corte Sociale Federale potrebbe ora costringere Merkel ad un cambiamento di rotta.


L'avvocato Rolf Gutmann, difensore della bulgara Lazarinka R., vuole che la corte di Kassel riconosca il diritto all'eguale trattamento per tutti i cittadini europei. Ma non al ribasso come vorrebbe il governo federale, piuttosto al rialzo: Hartz IV per tutti.


Gutmann si riferisce al diritto europeo, il quale garantisce a tutti i cittadini europei gli stessi diritti. Da una sentenza della Corte Europea del 2002 si evince infatti che le prestazioni derivanti dalla Convenzione sull'assistenza sociale sono valide per ogni cittadino UE, anche se il suo paese non ha firmato la convenzione.


Se il primo argomento non dovesse convincere i giudici, Gutmann si rifarà alla direttiva EU sul "Coordimanento dei sistemi sociali di sicurezza". Anche da questa, infatti, si puo' dedurre un diritto degli immigrati EU alle prestazioni Hartz IV. Se i giudici di Kassel decideranno di dare ascolto ad almeno uno degli argomenti di Gutmann, tutti i cittadini EU avranno diritto alle stesse prestazioni sociali in Germania.
 

tontolina

Forumer storico
e poi loro dicono che hanno molti immigrati che trattano bene


insomma bene... si fa per dire....

Hartz IV per tutti?



Su Hartz IV, il sistema tedesco di sostegno al reddito, è in corso una battaglia legale e politica per la sua estensione a tutti i cittadini EU. Una battaglia decisiva per la creazione di un vero mercato del lavoro europeo. Da Der Spiegel
Hartz IV deve essere accessibile anche agli immigrati provenienti dall'Unione Europea? La coalizione nero-gialla si oppone. Ma ora un giudice potrebbe costringere il governo federale ad essere piu' generoso.


Lazarinka R. pensava che la Germania sarebbe stato il paese del suo futuro, credeva di poter trovare la felicità qui. Ora invece deve ricorrere contro le leggi di questo paese.


Lazarinka R., 24 anni, arrivata a Stoccarda dalla Bulgaria alla fine dell'estate 2008, lavorava come cameriera al nero. Dopo un anno e mezzo è rimasta incinta, ed è stata abbandonata dal suo ex fidanzato. Lazarinka non aveva il denaro nemmeno per andare dal medico. Verso la fine della gravidanza ha perso anche il lavoro. Ha deciso quindi di rivolgersi al Jobcenter di Stoccarda sperando che il governo tedesco potesse aiutarla. Ma li' i funzionari le hanno detto che in base alle leggi tedesche non le spettava niente, consigliandole di tornare in Bulgaria.


Lazarinka ha deciso invece di avviare un'azione legale contro la città di Stoccarda. La Bulgaria come la Romania dal 2007 è membro dell'Unione Europea. L'avvocato della ragazza bulgara sostiene che il diritto europeo obbliga lo stato tedesco a sostenere i migranti provenienti dagli stati membri dell'UE, come fa con i cittadini tedeschi. Del caso si sta occupando la Corte Sociale Federale di Kassel (Bundessozialgericht).


Il fatto che Lazarinka R. abbia lavorato al nero non ha alcuna importanza. Hartz IV non è una prestazione assicurativa che richiede precedenti versamenti nelle casse sociali. E' rilevante solo la condizione di bisogno - che nel caso di Lazarinka è chiaramente presente.


Ma nel processo davanti alla Corte di Kassel che si tiene questa settimana, non va solo in scena una battaglia legale fra la città di Stoccarda e la giovane madre bulagara. Si tratta piuttosto di una decisione fondamentale: gli immigrati dai paesi EU hanno diritto alle stesse prestazioni sociali a cui possono accedere i tedeschi? Anche i rumeni e i bulgari hanno diritto ad Hartz IV?


E dietro a tutto questo c'è la grande questione del vero significato dell'Unione Europea: una comunità con gli stessi diritti per tutti i cittadini oppure un'unione economica con legami molto deboli?




Il governo nero-giallo si mette di traverso



La cancelliera Angela Merkel durante l'eurocrisi ha evocato in piu' occasioni la solidarietà europea. Si è pronunciata a favore di un'Europa con legami molto forti, frontiere aperte e un mercato comune. Ma se i cittadini di altri paesi europei arrivano in Germania e durante la ricerca di un lavoro chiedono sostegno finanziario, il governo nero-giallo non è disposto a concederlo. Si inizia subito a parlare di immigrazione incontrollata verso il nostro stato sociale.


Sulla stessa materia, già nel 1953 diversi stati europei avevano firmato una Convenzione per l'assistenza sociale (Fürsorgevertrag). Secondo l'accordo tutti i cittadini legalmente presenti in uno dei 17 stati firmatari hanno diritto alle stesse prestazioni sociali. Nel 2006 il governo federale ha modificato il diritto tedesco: gli stranieri alla ricerca di un lavoro in Germania non possono richiedere il sostegno di Hartz IV. Nel 2010 la Corte Sociale Federale ha deciso che i cittadini di tutti i paesi firmatari della Convenzione del 1953 hanno diritto alle stesse prestazioni sociali.


Il governo federale nel tentativo di aggirare la sentenza della corte di Kassel, nel dicembre 2011 ha aggiunto una riserva all'accordo del 1953: Hartz IV viene escluso. La scelta del governo dovrebbe scoraggiare anche gli immigrati in fuga dalla crisi economica in Spagna o in Grecia. Il ministro del lavoro Ursula von der Leyen (CDU) aveva giustificato il provvedimento in maniera piuttosto curiosa: i cittadini provenienti da paesi come la Romania o la Bulgaria, membri EU ma non firmatari della Convenzione del 1953, non possono trarre vantaggio dal trattato; anche gli altri pertanto dovranno restarne esclusi.


Con questa logica, la coalizione di governo nero-gialla ha cercato di gestire la posizione svantaggiata di alcuni migranti, peggiorando le condizioni di tutti gli altri.



Per l'Europa sarebbe un segnale di politica sociale disastroso.



Le organizzazioni attive nel sociale e i politici di opposizione criticano l'accordo. Ulrich Schneider, direttore della Deutschen Paritätischen Wohlfahrtsverbands, parla di "un segnale pericoloso per le politiche sociali in Europa". Soprattutto la barriera all'ingresso in Hartz IV introdotta all'interno dell'accordo sull'assistenza sociale è giuridicamente discutibile. Georg Classen del Berliner Flüchtlingsrat è preoccupato del fatto che la Germania possa decidere di non applicare un trattato internazionale in maniera unilaterale. Di fatto i cittadini tedeschi all'estero continuano a ricevere prestazioni sociali. Il divieto "va contro il diritto internazionale".


L'ordine degli avvocati con le stesse argomentazioni ha chiesto al governo federale di ritirare la modifica del trattato. Gli stessi consulenti del governo federale dubitano della validità giuridica del provvedimento. Alcuni immigrati hanno perfino avuto successo con i ricorsi presentati ai tribunali regionali (Landessozialgericht). La Corte Sociale Federale potrebbe ora costringere Merkel ad un cambiamento di rotta.


L'avvocato Rolf Gutmann, difensore della bulgara Lazarinka R., vuole che la corte di Kassel riconosca il diritto all'eguale trattamento per tutti i cittadini europei. Ma non al ribasso come vorrebbe il governo federale, piuttosto al rialzo: Hartz IV per tutti.


Gutmann si riferisce al diritto europeo, il quale garantisce a tutti i cittadini europei gli stessi diritti. Da una sentenza della Corte Europea del 2002 si evince infatti che le prestazioni derivanti dalla Convenzione sull'assistenza sociale sono valide per ogni cittadino UE, anche se il suo paese non ha firmato la convenzione.


Se il primo argomento non dovesse convincere i giudici, Gutmann si rifarà alla direttiva EU sul "Coordimanento dei sistemi sociali di sicurezza". Anche da questa, infatti, si puo' dedurre un diritto degli immigrati EU alle prestazioni Hartz IV. Se i giudici di Kassel decideranno di dare ascolto ad almeno uno degli argomenti di Gutmann, tutti i cittadini EU avranno diritto alle stesse prestazioni sociali in Germania.

la germania della MERkel è davvero molto egoista


rifiutano agli altri quello che loro ottengono in ogni nazione
 

big_boom

Forumer storico
la germania della MERkel è davvero molto egoista


rifiutano agli altri quello che loro ottengono in ogni nazione


non sono fessi! inoltre la poveretta di prima com'e' che senza soldi puo' permettersi di fare causa contro il comune di Stoccarda!! manco fosse la Apple :D

noi europei facciamo parte della categoria "piagne e fotti"

in europa l'anomalia e' la Germania che si troverebbe con la sua mentalita' monto piu' in agio confinante con paesi asiatici
 

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