“Fu Berlusconi a volere le stragi di mafia”: il pentito Romeo inguaia l’ex Cav. (1 Viewer)

tontolina

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Quando il pentito Romeo ha fatto “quel” nome più di qualcuno è saltato sulla sedia: “Fu Berlusconi a volere le stragi di mafia”.




A Roma, nell'aula bunker del carcere di Rebibbia, laddove la corte d'assise di Caltanissetta si trova in trasferta nell'ambito del processo Borsellino Quater, più di qualcuno è saltato sulla sedia.
In seguito alla deposizione di Gaspare Mutolo, pentito ed ex autista di Totò Riina, è stato ascoltato l'artificiere del Brancaccio, il pentito Pietro Romeo.
Condannato per la strage di via dei Georgofili, ha rivelato come proprio quelle stragi siano state compiute per sbloccare la trattativa sul 41bis e farlo abrogare. Oltre che per concedere un grosso favore ad un grosso politico.
E parlando con Francesco Giuliano, un altro dei killer di Brancaccio soprannominato “olivetti”, Romeo scoprì che c'era un politico “che ci diceva che si dovevano mettere le bombe".
Chi era questo politico?
"Poi", ha aggiunto, "un giorno eravamo io, Francesco Giuliano e Gaspare Spatuzza. Giuliano commentava gli attentati e chiese a Spatuzza ‘Perché li abbiamo fatti, per chi, per Andreotti o Berlusconi?"'.
Fu Spatuzza a rispondere: "Per Berlusconi".

Ancora una volta il nome dell’ex Cav. finisce sulla bocca di pentiti che raccontano una delle stagioni più oscure della storia italiana.
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tontolina

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COMMENTO DEL PROF. ON. CLAUDIO PIOLI, esule in Francia

Pubblicato il 18/06/2014 da admin
Carissimo Avvocato: non mi sorprendo di nulla sin dai tempi di Craxi. Da vent’anni Berlusconi definisce i suoi avversari “comunisti”, ma il dilagare della sua spesa pubblica (quando è stato al governo) ha sempre avuto una natura social comunista.
Chi ha votato Grillo? Soprattutto chi non credeva nella partitocrazia.

Ma Grillo si fa consigliare dalla “rete”, quindi sono sempre degli Italiani che cercano spesa pubblica, come quelli che votano gli altri partiti.
Allora il problema è la democrazia, che bisogna meritare, per non degenerare nell’oligarchia, o in altre forme di gestione addirittura totalitarie. L’Italia sta puntando ormai, almeno in zone che possiamo definire “a macchia di leopardo”, in una confusa forma di anarchia o califfato mafioso camorristico.

L’immissione di una decina di milioni di immigrati permette questo smottamento inarrestabile e violento verso il basso.

Non dimentichiamo poi che la metà degli aventi diritto al voto, non vota. Siamo di fronte ad un paesone che non sa dove andare per mettere il pane ed il companatico ogni giorno sulla tavola.

Non c’è da stupirsi: aumentando l’insicurezza, come anche nelle zone calde francesi (Banlieu parigine, a Lione, Marsiglia, Grenoble), è facile pensare che le rivolte siano ormai dietro l’angolo e, probabilmente, l’unica via per ritornare all’onestà.

Grillo ha comunque ceduto a chi gli ha detto che occorre legiferare (proporre, discutere, emendare…) per cambiare. Non poteva fare diversamente. Certo è che, con l’esprienza di questi ultimi mesi, Grillo ha acquisito una certa esperienza che prima non aveva.

L’accordo PD + Lega + Forza Italia gli taglierà comunque le gambe.

La sua unica politica è quella di distinguersi sempre dalla partitocrazia, anche cercando di spingere ad apportare qualche modifica (lenta ed insignificante, tenendo conto dei veri problemi!) alle leggi capestro del PD. Per ultimo: la spesa ampia, elastica e sostenibile è impossibile in Italia, ove le rigidità del sistema, volute dal clientelismo, impediranno ogni cambiamento di un certo peso.
Sulla sostenibilità dicasi la stessa cosa : non si combatterà l’evasione e l’aumento delle imposte e dei balzelli continuerà a distruggere la classe media (borghesia privata), contribuendo ad abbassare ulteriormente il livello culturale medio della popolazione, da gettare nelle fauci della eterna propaganda elettorale.

Purtroppo si troverà la libertà solo con l’emigrazione: Mazzini l’aveva capito da un pezzo…

L’Italia andava bene per gli avventurieri come Garibaldi (nessuno si è mai chiesto di che cosa vivesse questo tipo, dopo aver fatto il marinaio, il ladro di cavalli, il corsaro…).
Buona giornata. C.P.

http://marcodellaluna.info/sito/2014/06/18/commento-del-prof-on-claudio-pioli/
 

tontolina

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Processo Lavitola, Berlusconi testimone: “Magistrati incontrollati e irresponsabili”

Battibecco con il presidente del collegio giudicante nel dibattimento: "Non capisco perché mi fa queste domande", "Non c'è bisogno che capisca", "I giudici hanno l'immunità piena", "E sono tutelati dal codice penale", "Posso aggiungere che...", "No, lei è un teste e deve rispondere"


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 giugno 2014Commenti (777)

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...trati-incontrollati-e-irresponsabili/1033041/
 

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