Vedi l'allegato 50702
Se guardiamo il grafico del nostro indice FTSE MIB vediamo un doppio massimo con neck-line a 21.950 punti e target teorico 19.300.
Tuttavia vediamo anche che nei giorni scorsi c'è stata una notevole forza dei mercati, con gap rialzista e candele verdi (tra giovedì e venerdì abbiamo avuto una bullish engulfing). Sembrerebbe dunque che il mercato voglia salire e non di scendere.
Tuttavia questo movimento, fino ai 21.950, si può classificare come return move fino alla neck-line del doppio massimo. Oltre i 21.950 punti il doppio massimo verrà negato e saremo rialzisti.
Ora la mia domanda è:
Il vero segnale è quello ribassista del doppio massimo oppure è quello del rimbalzo dei giorni scorsi ?
Ormai mi sento io di "rimbalzare" sugli altri quello che spesso è stato obiettato (talora giustamente) a me, e cioè che TROPPE seg.he mentali sono controproducenti (di qui il mio nick


).
Come tu stesso hai aggiunto nell'ultimo post, le mani forti - specie nelle borsette da oratorio e poco liquide come la nostra, manovrabili con appena 4-5 titoli di peso - possono disegnare tutte le figure e generare tutti i segnali e disseminare tutte le trappole che vogliono.
Ad esempio, è vero che la negazione di una figura ribassista ha (teoricamente) una forte valenza rialzista, ma chi assicura che a sua volta - ovviamente ex post - la negazione ribassista non si riveli una trappola rialzista ? E allora, per simmetria, a quel punto la "negazione della negazione" avrebbe un potenziale ribassista ancor più devastante dell'originaria figura.
Del resto un esempio semplice e pratico di questo ce l'abbiamo già in quel grafico : l'indice ha disegnato TRE massimi DECRESCENTI tra ottobre, novembre e dicembre, uno per mese. Perfetto: inequivocabile segnale di trend divenuto discendente. E invece ecco, a gennaio, quella che avremmo potuto considerare la negazione: un nuovo massimo inequivocabilmente PIU' ALTO del precedente. Cosa avremmo dovuto concludere ? Che si trattava di una negazione delle conclusioni appena raggiunte. E che quindi tra long e short sarebbe stato preferibile, a quel punto, il long. Ebbene, giusto il tempo di dirlo ed ecco a febbraio nuovi minimi

a formare quindi una nuova potenziale figura "a megafono" (non me ne intendo, ma si chiama così quella a minimi e massimi crescenti ?).
Ovviamente inutile dire che, tra una negazione e l'altra, i loss (relativi a posizioni appena costituite sulle ultime certezze "di turno") vanno a stratificarsi, in una specie di frustrante gioco del gatto/mercato col topo/trader.
In questo momento anche i 22000 punti di cui parli costituirebbero nuovamente un terzo massimo decrescente... quindi si riproporrebbe la situazione di ott/nov/dic... la cosa sarebbe negata solo se il terzo massimo (quello in via di costruzione) fosse superiore al secondo, cioè a 22500... e quindi già dovremmo operativamente "aspettare" fino a quel momento,

se avverrà. Ma quand'anche accadesse ? Chi ci assicura che questo eventuale massimo superiore - magari anche di poco - a 22500 punti non faccia da "fotocopia" a quello di gennaio e preluda, a tradimento, a NUOVI minimi ???
In tutto questo, ancor più frustrante è sapere che una piccola cerchia-cricca di individui (parlo dei piani altissimi: tipo banche d'affari come G. Sachs per intendersi) sa invece benissimo come andrà e dove sarà il mercato momento per momento, fin da ora, per il semplicissimo fatto che sono loro a portarlo al guinzaglio. Costoro se - ad esempio - si mettono silenziosamente short a manetta adesso, si può star certi che troveranno il modo di riscuotere atempo debito. Sapranno solo loro come e perchè, sanno loro quali Stati rischiano il defaut, come e quando, sanno loro come e quando usciranno fuori queste difficoltà, e se non escono le faranno uscire ad arte loro stessi, faranno uscire voci da gole profonde a libro paga (occulto) oppure viceversa le metteranno a tacere se è qesto che gli conviene ecc. ecc. Basta vedere, per fare un esempio piccolissimo, come son riusciti praticamente da soli ad affossare un titolo come Finmeccanica, ripeto, da soli contro tutti.
Quindi cercare di "prevedere" equivale semplicemente a scoprire cosa costoro hanno già deciso: è una cosa semplicissima o al tempo stesso impossibile ...a seconda di qual è la sponda del fiume su cui ti trovi. E la nostra sponda, purtroppo, è quella più affollata...proprio perchè è quella dei miserabili, della carne da macello da immolare alle avide fauci di quei pochi (avvoltoi) che stanno sull'altra.
Ciao