Comandante Gerard
Forumer storico
Inizio questa discussione per provare ad iniziare a ragionare su questa ipotesi, che al momento sembra un pò ardita, mah alla luce degli avvenimenti greci e degli incombenti rischi su altri paesi, Italia compresa, forse potrebbe non esserlo in un prossimo futuro, leggendo qua e là visioni e prospettive geopolitiche ed economiche tutt'altro che rassicuranti.
I punti critici e la debolezza strutturale dell'euro e dell'area euro stanno emergendo e si basano su considerazioni fattuali:
1) E' stata creata una moneta europea ma non esiste uno Stato europeo, un governo ed una politica comune ; ogni stato pensa agli affari ed interessi propri con le sue politiche , le sue abitudini, la propria cultura, la propria indole.
2) Non vi è alcuna concreta prospettiva a breve e nemmeno a medio termine, che tale situazione possa cambiare, anzi, stanno riemergendo sempre più nette le differenze "antropologiche" e culturali tra i differenti popoli (es: Tedeschi - Greci ovvero paesi nordici - paesi latini)
3) La paura atavica tedesca verso l'inflazione è l'altra faccia del loro concetto di moneta forte non svalutabile come caposaldo dell'esistenza stessa della loro nazione. Qualsiasi stato che abbia usato o possa usare l'arma della svalutazione , o peggio, usi trucchi e taroccamenti vari, è visto come un grandissimo rischio per la stabilità del loro stato e di conseguenza va allontanato, se non punito.
4) La speculazione, i mercati, chiamiamoli come vogliamo, al di là di ipotetici complotti goldmaniani o anglofoni antieuro (che ci possono anche essere), si sono accorti di questa debolezza strutturale e reale ed hanno iniziato a scommetterci sopra, con l'intenzione , pare, di "andare a vedere"...
E siamo all'oggi e qui faccio le mie considerazioni: la Grecia è ancora una piccolissima cosa, è stata per ora messa una pezza e si guadagna tempo, sperando soprattutto che ciò possa servire ad evitare il "contagio" ad altri paesi, ben sapendo che la Grecia è comunque già in una sorta di default "tecnico" e probabilmente prima o poi dovrà comunque ristrutturare.
Ma se dovessero profilarsi davvero altri salvataggi, tipo Portogallo o addirittura Spagna, la spinta del popolo tedesco a mollare l'euro diventerebbe allora fortissima e assai difficilmente potrà essere elusa dai loro governanti. Ne sono convinto, pur sperando che ciò non succederà. Peraltro penso che nessuno verrà buttato fuori dall'euro: sono i tedeschi che se ne andranno e se ne faranno un altro con chi considereranno "affidabile" e con chi ci starà; difficilmente l'Italia potrà esserci, temo...
A quel punto che succederà a noi e ai nostri tds e non solo? Io non ne ho idea.
Forse solo l' Italia del Nord (alias padania...), conti alla mano potrebbe stare dentro il "nuovo euro" tedesco. E qua mi chiedo: cosa farebbe la lega in tal caso , viste le sue note idee secessioniste, quale occasione migliore di questa potrebbe esserci per la fine dell'Italia come la conosciamo finora?
Forse quest'ultima può essere una provocazione ma spero di stimolare interessanti discussioni!
I punti critici e la debolezza strutturale dell'euro e dell'area euro stanno emergendo e si basano su considerazioni fattuali:
1) E' stata creata una moneta europea ma non esiste uno Stato europeo, un governo ed una politica comune ; ogni stato pensa agli affari ed interessi propri con le sue politiche , le sue abitudini, la propria cultura, la propria indole.
2) Non vi è alcuna concreta prospettiva a breve e nemmeno a medio termine, che tale situazione possa cambiare, anzi, stanno riemergendo sempre più nette le differenze "antropologiche" e culturali tra i differenti popoli (es: Tedeschi - Greci ovvero paesi nordici - paesi latini)
3) La paura atavica tedesca verso l'inflazione è l'altra faccia del loro concetto di moneta forte non svalutabile come caposaldo dell'esistenza stessa della loro nazione. Qualsiasi stato che abbia usato o possa usare l'arma della svalutazione , o peggio, usi trucchi e taroccamenti vari, è visto come un grandissimo rischio per la stabilità del loro stato e di conseguenza va allontanato, se non punito.
4) La speculazione, i mercati, chiamiamoli come vogliamo, al di là di ipotetici complotti goldmaniani o anglofoni antieuro (che ci possono anche essere), si sono accorti di questa debolezza strutturale e reale ed hanno iniziato a scommetterci sopra, con l'intenzione , pare, di "andare a vedere"...
E siamo all'oggi e qui faccio le mie considerazioni: la Grecia è ancora una piccolissima cosa, è stata per ora messa una pezza e si guadagna tempo, sperando soprattutto che ciò possa servire ad evitare il "contagio" ad altri paesi, ben sapendo che la Grecia è comunque già in una sorta di default "tecnico" e probabilmente prima o poi dovrà comunque ristrutturare.
Ma se dovessero profilarsi davvero altri salvataggi, tipo Portogallo o addirittura Spagna, la spinta del popolo tedesco a mollare l'euro diventerebbe allora fortissima e assai difficilmente potrà essere elusa dai loro governanti. Ne sono convinto, pur sperando che ciò non succederà. Peraltro penso che nessuno verrà buttato fuori dall'euro: sono i tedeschi che se ne andranno e se ne faranno un altro con chi considereranno "affidabile" e con chi ci starà; difficilmente l'Italia potrà esserci, temo...
A quel punto che succederà a noi e ai nostri tds e non solo? Io non ne ho idea.
Forse solo l' Italia del Nord (alias padania...), conti alla mano potrebbe stare dentro il "nuovo euro" tedesco. E qua mi chiedo: cosa farebbe la lega in tal caso , viste le sue note idee secessioniste, quale occasione migliore di questa potrebbe esserci per la fine dell'Italia come la conosciamo finora?
Forse quest'ultima può essere una provocazione ma spero di stimolare interessanti discussioni!