dalla suizzera (1 Viewer)

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翠鸟科
la violenza, repressione, oppressione possono prendere spunto da qualsiasi cosa, una scusa vaLE l'altra ... sono cmq il metodo piu' barbaro per risolvere le situazioni,
possiamo discutere se barbaro sia ok o no (non saro' io a dire 'no')
non siamo io e f4f che vogliamo a tutti i costi distinguerci dagli animali :D


più o meno :
io ci terrei a distinguermi soprattutto dagli Essere Umani, a questo punto :mumble:
 

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翠鸟科
Libero scambio tra Svizzera e Cina

Schneider-Ammann e Gao Hucheng hanno firmato l'accordo a Pechino
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BERNA - Svizzera e Cina hanno formato oggi a Pechino l’accordo bilaterale di libero scambio (ALS) fra Svizzera e Cina, che dovrebbe entrare in vigore nel 2014. Il testo, sottoscritto dal consigliere federale Schneider-Ammann e il ministro cinese del commercio Gao Hucheng, dovrà ancora essere ratificato dai due stati. L'accordo di libero scambio con la Cina si applicherà a numerosi settori: prodotti industriali, alcuni prodotti agricoli, regole d'origine, procedure doganali, agevolazioni commerciali, barriere non tariffarie al commercio, provvedimenti a protezione della politica commerciale e servizi. L'intesa ingloba anche la protezione della proprietà intellettuale, la promozione degli investimenti, la concorrenza, la trasparenza negli appalti pubblici, la questione ambientale e quella del lavoro aventi ricadute sul commercio, la collaborazione in ambito economico e tecnico e infine disposizioni di carattere istituzionale .
 

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翠鸟科
21 giu 2013 20:43 Sale la tensione tra Berlino e Ankara

La repressione delle proteste mette in pericolo le trattive di adesione all'UE
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ANKARA - Brusca impennata di tensione fra Berlino e Ankara all'indomani della repressione della protesta dei giovani, che ora rischia di far deragliare la prevista ripresa delle trattative di adesione fra Turchia e UE. Berlino oggi ha convocato l'ambasciatore turco. Per ritorsione Ankara ha convocato quello tedesco.
Il governo di Berlino non ha gradito le reazioni muscolari di Erdogan alle condanne piovute dall'Europa, e le parole del ministro degli affari europei Egemen Bagis contro Angela Merkel, che lunedi si era detta "scioccata" dal trattamento riservato ai giovani di Gezi Park. Per motivi "tecnici", che però non ingannano nessuno, Berlino ora chiede il rinvio dell'apertura di un nuovo capitolo negoziale fra Ue e Turchia, il primo dopo tre anni di gelo, prevista per giovedì prossimo.
Bagis ha reagito accusando Merkel di fini elettorali, e quasi minacciandola: "chi si occupa della Turchia finisce male", come l'ex-presidente francese Nicolas Sarkozy, sconfitto alle presidenziali da Francois Hollande, ha avvertito.



aggiungo articolo del 14lug
Se l’economia affossa Erdogan



A rischio il modello turco e la fama di riformista del premier

Anche in Italia si rischiava di essere seriamente redarguiti dalla lobby filo-turca, affascinata dal nuovo sultano del Bosforo e dai buoni affari, che promette sempre un grande impegno per l’ingresso di Ankara nell’Unione, un club un po’ farisaico che non la vuole ma non ha mai il coraggio di dirlo.
Altro che "mamma li turchi!", con Erdogan saremmo persino andati in guerra fiancheggiando un’opposizione siriana eterogenea, impopolare persino in Turchia, e travolta da un feroce conflitto interno con al Qaida.



L’alfiere della sua politica estera, il ministro Ahmet Davetoglu, autore di un manuale di geopolitica imbevuto di mistica pan-turca, dopo aver enunciato lo slogan «zero problemi con i vicini», ha seminato più gineprai che soluzioni. Non solo Ankara è coinvolta in un conflitto nel cuore del Medio Oriente, ma ora si trova allineata con Teheran nella dura condanna del colpo di stato al Cairo: proprio quella Turchia già ossessionata dalla cospirazione sciita di ayatollah ed Hezbollah in Siria.

Le teorie del complotto però non funzionano sui mercati. Dopo piazza Taksim e la crisi finanziaria, le accuse di Erdogan alla «lobby dei tassi di interesse» sono diventate il bersaglio delle ironie del Financial Times e del Wall Street Journal.



Per meglio argomentare la tesi della cospirazione internazionale, sempre più di moda dopo il golpe antiMorsi, Erdogan ha appena assunto come consigliere l’azzimato anchorman Yigit Bulut, il quale sostiene che «le potenze straniere stanno cercando di uccidere il primo ministro con la telecinesi». Siamo dunque arrivati al paranormale, sintomo forse più preoccupante e meno gestibile del fondamentalismo religioso e dei divieti sull’alcol.
Il primo ministro, un autentico self made man, è stato assai abile nella sua ascesa, come sindaco di Istanbul e poi come organizzatore di un partito islamico moderato, l’Akp, capace di attirare non solo gli elettori religiosi, prima esclusi dal sistema, ma anche il centro borghese, le nuove classi imprenditoriali anatoliche, intercettando il cambiamento sociale sfuggito alle élite militari e kemaliste. Ha promosso la liberalizzazione economica e quella politica rimuovendo gli elementi antidemocratici dell’esercito e della magistratura, i due pilastri del "deep state", lo stato profondo.



Ma dopo tre indiscutibili vittorie elettorali si è fatto prendere la mano per imboccare uno stile autoritario, con l’aspirazione nel 2014 di dirigere una repubblica presidenziale. Usando il pugno di ferro della repressione .
 
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Etsi omnes , Ego non
Autostrade: il 24 novembre si voterà su aumento della "vignetta"

BERNA - Gli svizzeri saranno chiamati il 24 novembre a decidere sull'aumento da 40 a 100 franchi del prezzo del contrassegno autostradale. Gli oppositori hanno infatti consegnato oggi alla Cancelleria federale 105'822 firme convalidate dai comuni, oltre il doppio del necessario.
Il comitato referendario, che ha consegnato anche 20'000 firme non ancora certificate, è capitanato dall'Unione Democratica di Centro (UDC) e dalla Lega dei Ticinesi, ed è sostenuto anche dall'Unione svizzera di arti e mestieri (USAM) e dal Touring Club Svizzero (TCS).

Grazie al traffico privato la Confederazione raccoglie 9,5 miliardi di franchi all'anno, somma che sarebbe sufficiente a finanziarlo, affermano gli oppositori. Ma il 70% dei soldi degli automobilisti e dei motociclisti vanno a favore di "scopi alieni", come i trasporti pubblici e il bilancio della Confederazione.

C'è inoltre - aggiungono - una disparità di trattamento fra svizzeri e stranieri: questi ultimi sono favoriti poiché possono acquisire per 40 franchi un contrassegno valido due mesi, mentre gli svizzeri che usano raramente l'autostrada sono comunque costretti a spendere 100 franchi.

Pure l'Associazione Traffico e Ambiente (ATA) è contraria, ma per altri motivi, ad una maggiorazione della "vignetta" autostradale e consegnerà venerdì le firme da lei raccolte, circa duemila. L'organizzazione ambientalista teme infatti che un ulteriore introito finanziario comporti la costruzione di nuove autostrade, e in particolare di una seconda galleria di base al San Gottardo, con conseguente incremento del traffico.

Il primo aumento del "pedaggio" delle autostrade da vent'anni a questa parte è concepito nell'ambito del nuovo decreto sulla rete delle strade nazionali. Il progetto, adottato dalle Camere il 22 marzo, prevede che la Confederazione diventi proprietaria di circa 400 km supplementari di "asfalto".

Il costo maggiorato del "bollo" dovrebbe consentire alla Confederazione di raccogliere 275 milioni di franchi.

Ticinonline - Autostrade: il 24 novembre si voterà su aumento della "vignetta"
 

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翠鸟科
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Thailandia: Hitler tra i supereroi

Un'importante università si scusa per un murales di una cerimonia di laurea
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BANGKOK - La più prestigiosa università thailandese, la Chulalongkorn di Bangkok, si è ufficialmente scusata oggi per un murales in cui la figura di Adolf Hitler è stata accostata a Superman e altri supereroi come sfondo per le fotografie di laurea dei suoi studenti, l'ultimo di una serie di episodi simili che di recente hanno evidenziato la profonda ignoranza storica dei giovani nel Paese.
L'enorme dipinto raffigurava il Führer col braccio teso nel saluto nazista, vicino a personaggi come Batman, Captain America, Iron Man e l'Incredibile Hulk. Sui social network sono circolate diverse foto di studenti togati sorpresi in foto ricordo in pose simili a quelle di Hitler, dopo la cerimonia di laurea tenutasi la settimana scorsa.


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翠鸟科
Università: sul web lezioni gratis

Anche al Politecnico di Lo­sanna prendono piede i "Massive Open Online Courses"
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LOSANNA - La globalizzazione si estende, e le univer­sità non stanno a guardare. Al contrario, ri­spondono con una sigla. Più precisamente con MOOCs, acronimo di Massive Open Online Courses, ossia dei corsi universitari presenti solo su Internet. Lezioni quindi che gli studenti possono seguire dove e quando vogliono, per poi confrontarsi con il docen­te responsabile, attraverso appositi forum. Libertà sembrerebbe quindi la parola chia­ve che caratterizza queste
nuove lezioni ri­spetto ai corsi virtuali già presenti come ad esempio il «Teleteaching», ovvero un video­insegnamento a distanza nel quale il do­cente propone il corso da un'altra universi­tà, ad un'ora e data precisa. Last but not le­ast, i MOOCs, a differenza delle università online, sono completamente gratuiti e ac­cessibili su scala mondiale a chiunque ne fosse interessato, iscritto o no ad un istituto universitario. Sviluppato negli Stati Uniti nel 2011, questo nuovo modello pedagogico è sbarcato l'an­no scorso in Svizzera al Politecnico di Lo­sanna (EPFL). Pierre Dillenbourg, direttore del Centro per l'Educazione Digitale all'EPFL ci spiega che il motivo principale per il quale si è deciso di lanciare questo progetto anche alle nostre latitudini è legato
soprattutto alla possibilità di far conoscere, a livello internazionale, la qualità dell'inse­gnamento elvetico. Invogliando così un ba­cino più ampio di studenti a venire a scopri­re i nostri istituti.
Una delle particolarità di questo nuovo ap­proccio didattico, continua Dillenbourg, sta proprio nel vasto numero di persone, uni­versitari e non, che possono beneficiare di questi insegnamenti in piena libertà geo­grafica e temporale. Agli scettici che si la­mentano di una perdita di contatto umano docente-allievo, Dillenbourg risponde che «in un auditorio dove 400 studenti seguono lo stesso corso è praticamente impossibile avere un contatto personale con il docente. Grazie ai
MOOCs invece i giovani possono prepararsi a casa, approfondire l'argomento e in seguito, quando si trovano con il docen­te, dar vita ad uno scambio di opinioni più fiorito e intenso». Chiaramente l'impegno richiesto è grande dalle due parti della cat­tedra: l'allievo deve avere la costanza di prepararsi, mentre il docente deve soprat­tutto allestire i video da inserire sulla piatta­forma virtuale.

Un cambiamento che, come ci ricorda Mar­tin Odersky, docente al politecnico romando e pioniere nell'insegnamento tramite MO­OCs, «è una vera sfida: ci si deve abituare a parlare di fronte a un
computer, ad essere filmati, e allo stesso tempo riuscire a trasmet­tere la medesima passione di quando si è in classe. Diciamo che la vera prova è riuscire a combinare questi due tipi di insegnamento, la tradizione con l'innovazione.
 

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Confederazione: voto elettronico, sì

In futuro gli svizzeri dovranno poter votare tramite internet
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BERNA - In futuro gli svizzeri dovranno poter votare tramite Internet. Tutti i cantoni potranno però decidere autonomamente quando introdurre il voto elettronico. La Confederazione ha definito oggi quali criteri devono essere rispettati per arrivare a questo risultato.
Attualmente i cantoni possono far utilizzare l'e-voting massimo al 30% degli aventi diritto,
Punto centrale delle nuove norme - che entreranno in vigore nel 2014 - è la verificabilità: ogni cittadino deve poter accertarsi che il suo voto sia stato inviato.
Per un utilizzo illimitato del voto elettronico varranno invece condizioni più severe. Singoli cittadini o comitati neutrali dovranno poter verificare il corretto salvataggio e conteggio dei voti.



l'ostacolo tecnico per raggiungere questo risultato sarà superato al più presto nel 2018.
 

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Erdogan: i manifestanti? Dei roditori

Il premier turco ha attaccato duramente le proteste antigovernative
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ANKARA - Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha definito "roditori pietosi" i manifestanti antigovernativi che hanno lanciato un appello a boicottare i prodotti turchi, riferisce oggi la stampa di Ankara. Il capo del governo islamico, che già più volte ha definito "vandali" e "terroristi" le centinaia di migliaia di giovani scesi in piazza negli ultimi due mesi per chiedere le sue dimissioni, ha rilevato che sono stati lanciati "appelli per fermare i consumi per sei mesi, per bloccare l'economia". Erdogan ha definito "barbara" l'idea "di fare cadere il governo provocando un collasso del commercio". "Coloro che vogliono sistemare i conti con il governo indebolendo l'economia sono roditori pietosi che cercano di fare buchi nella nave che trasporta 76 milioni di turchi"


Turchia, in aumento i capitali in uscita

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ANKARA - Circa 3 miliardi di dollari hanno lasciato la Turchia dall'inizio delle proteste contro il capo del governo Recep Tayyip Erdogan, ha indicato oggi il vicepremier responsabile per l'economia Ali Babacan.










Uccello imprigionato un anno come spia

Turchia: il volatile, dopo severi controlli, è stato rimesso in libertà
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ANKARA - Un uccello sospettato di essere una spia di Israele, catturato oltre un anno fa dagli abitanti di un villaggio dell'Anatolia Orientale e consegnato alle autorità, è riuscito 'dimostrare la propria innocenza' ed è stato rimesso in libertà, riferisce oggi la stampa turca.
Un gheppio con un anello metallico su una zampa, con la scritta "24311 TelAvivunia Israel" era stato avvistato e subito catturato dai contadini del villaggio di Altinvya vicino a Elazig convinti fosse un pericolo agente dell'intelligence israeliana.
 

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翠鸟科
l formaggio Schabziger fa 550 anni

Prodotto unicamente nel Canton Glarona, è odiato o amato alla perdizione -


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GLARONA - Chi lo ama alla perdizione e chi lo aborre; chi non ne sopporta l'odore penetrante e chi è convinto abbia virtù afrodisiache. È il formaggio Schabziger, prodotto unicamente nel canton Glarona, che come marchio protetto festeggia la veneranda età di 550 anni, ma le sue origini risalgono all'VIII secolo, quando a produrlo erano i monaci. Fin dal XV secolo risulta protetto con un voto della Landsgemeinde.


"Siamo i pionieri, dalla notte dei tempi, grazie alla nostra Landsgemeinde che ha fissato la ricetta dello Schabziger". Una formula immutata dall'aprile 1463, quando venne approvata dall'assemblea dei cittadini del cantone. Il complesso processo di lavorazione dura da sei a sette mesi. Il formaggio deve anche recare un timbro di origine, che lo rende uno dei più antichi marchi protetti, di sicuro della Svizzera, forse anche del mondo.


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Frontalieri: oggi vertice al Pirellone

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MILANO - Oggi alle ore 15, vertice a Milano, al Pi­rellone, tra il presidente del Consiglio regio­nale della Lombardia Raffaele Cattaneo,... i e una delegazione ticinese guidata da Alessandro Del Bufalo, presidente del Gran Consiglio e composta dal ...
***nodo dei frontalieri (dumping sala­riale e fondo disoccupazione), ma anche il
***progetto «burocrazia zero», che prevede che le Camere di commercio dei Comuni di con­fine si attivino per trovare strumenti e mezzi per alleggerire la pressione fiscale e buro­cratica arginando il fenomeno della delocalizzazione.
 

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